Titolo originale | Caótica Ana |
Anno | 2007 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Spagna |
Durata | 118 minuti |
Regia di | Julio Medem |
Attori | Manuela Vellés, Charlotte Rampling, Bebe Rebolledo, Asier Newman, Nicolas Cazale Raul Peña, Gerrit Graham, Matthias Habich, Lluís Homar, Giacomo Gonnella, Leslie Charles, Juanma Lara, Diego Molero, Angel Facio, Antonio Vega. |
Uscita | venerdì 28 maggio 2010 |
Distribuzione | One Movie |
MYmonetro | 2,44 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 11 agosto 2010
Ana è uno spirito libero che esprime il suo entusiasmo per la vita con la pittura.
CONSIGLIATO NÌ
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Ana è una giovane donna cresciuta dal padre in una grotta davanti al mare delle Baleari. In un mercato d'arte di Ibiza, dove espone coloratissimi quadri naïf, le sue opere attirano l'attenzione di Justine, una mecenate di Madrid. La donna le offre l'opportunità di entrare in una "comune" di giovanissimi artisti per coltivare il suo talento.
Lontana dal padre e dalla grotta che la isolava dal mondo, Ana pratica il sonno ipnotico, scoprendo di essere stata una madre berbera, una scalatrice femminista, una dea della fertilità indiana e tante altre donne uccise per mano dell'uomo. Nel Nuovo Mondo troverà una risposta e il principio di sé.
Julio Medem, senza rinunciare a forti componenti ironiche, parodiche e simboliche, firma e gira un (melo)dramma esoterico improntato all'eccesso e al surrealismo con forti accenti grotteschi. Gli elementi religiosi, i personaggi femminili e materni, la gioiosa sessualità (autenticamente spagnola e dichiaratamente ispirata a quella almodovariana), non trovano in Caótica Ana modo di accomodarsi in un atmosfera avvolgente e convincente.
Al centro del suo film c'è ancora una donna che cerca di entrare in relazione col principio femminile pescando nel proprio passato. Se la protagonista di Lucia y el sexo si spostava da Madrid verso il mare, Ana fa il percorso inverso. I personaggi si muovono e si amano dentro arredamenti kitsch, i corpi, quello maschile e quello femminile, vengono mostrati nella semplicità dei loro minimi movimenti: andare in bagno, fare l'amore, morire divorati dagli avvoltoi o congelati sul K2.
Caótica Ana affronta il rapporto tra maschile e femminile tentando di rappresentare le differenza e le gerarchie sociali che si sono stabilite in tutto il mondo sui sessi. Partendo dalla condizione di ineguaglianza dei generi, espressa simbolicamente nella sequenza iniziale (la colomba aggredita e abbattuta dal falco), il regista prova a capire e a portare alla luce le ragioni profonde di questa soggezione. L'ipnosi regressiva, che ricerca le cause dei conflitti interiori nel mondo remoto di precedenti vite, è la tecnica di psicoterapia spirituale che Medem applica per decifrare le emozioni sepolte della protagonista. La questione della relazione e dell'opposizione tra i sessi viene risolta ridimensionando il dominio del maschile sul femminile e ristabilendo l'equilibrio tra le due parti.
Buone le intenzioni, grande l'ambizione, ridicola la "gestione" della materia esoterica.
Julio Medem è come la Callas con la raucedine : ha un enorme potenziale , ma non lo riesce ad esprimere. il film si apre con una situazione che (a causa di una recitazione grossolana e della ridicola interazione del giovane falconiere) risulta a dir poco grottesca : mentre un gruppo di cacciatori e intento ad ascoltare l'elogio delle qualità venatorie del falco, una candida colomba [...] Vai alla recensione »
Présenté il y a trois ans au festival de Toronto, Ana la chaotique avait suscité l'indifférence et quelques quolibets. Ce long métrage, qui marque sûrement le nadir de la filmographie très inégale de Julio Medem, réapparaît soudainement sans que le temps ait fourni de meilleures raisons d'aller le voir. Ana (Manuela Vellés, une adolescente prolongée comme les aime le réalisateur de Lucia et le sexe) [...] Vai alla recensione »