Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia, Francia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Tonino De Bernardi |
Attori | Isabelle Huppert, Tommaso Ragno, Giulietta De Bernardi . |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Iréne è una donna sola e senza speranza, abbandonata dal marito e in eterna lotta per l'affidamento dei due figli.
CONSIGLIATO SÌ
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Iréne passa ogni notte in compagnia di un uomo diverso per fuggire la solitudine e l'amarezza di una vita andata in frantumi. Continua a esibirsi in uno squallido locale notturno dove intona sempre la stessa canzone: l'amore è folle, l'amore è cieco. Madre di due figli e donna abbandonata brutalmente dal marito Jason, vaga per la città alla ricerca di se stessa e di un posto dove fermarsi finalmente a riflettere. Tonino De Bernardi, regista torinese con più di quarant'anni di cinema alle spalle, ha solcato con gli anni tutti i palcoscenici del sottosuolo culturale senza mai raggiungere il cuore del grande pubblico.
Ed è un peccato, perché De Bernardi è una conferma più che una sorpresa. Con Medee Miracle, ripercorre con sobrietà le fragilità femminili, riappropriandosi del mito greco e riadattandolo in una singolare chiave di lettura: straniante e delicato. Da sempre affascinato ai drammi legati all'emarginazione sociale (soprattutto nei soprusi subiti dalle donne) questa attualizzazione della tragedia, si discosta dall'originale, evocando le atmosfere che raccolgono il meglio del neorealismo italiano e della nouvelle vague francese. Tragedia, in fondo, tutta interna alla protagonista - la fascinosa e "maledetta" Isabelle Huppert - vittima di un destino che accomuna e devasta, imprigionando in sé tutto il dolore dell'esistenza. Dolore espiato nell'aiutare chi soffre, senza giungere a un infanticidio scontato e doloroso. La medea di De Bernardi è un dramma contemporaneo sul desiderio di appartenenza - a un luogo o semplicemente a se stessi - e sul bisogno d'essere amati. Un barlume di speranza, in fondo, è sempre possibile. Anche nella notte più buia del mito.