Fa' la cosa sbagliata - The Wackness

Film 2008 | Drammatico, V.M. 14 96 min.

Titolo originaleThe Wackness
Anno2008
GenereDrammatico,
ProduzioneUSA
Durata96 minuti
Regia diJonathan Levine
AttoriBen Kingsley, Josh Peck, Famke Janssen, Olivia Thirlby, Mary-Kate Olsen, Jane Adams Method Man, Aaron Yoo, Talia Balsam, David Wohl, Bob Dishy, Joanna Merlin, Shannon Briggs, Roy Milton Davis, Alexander Flores.
Uscitavenerdì 28 agosto 2009
DistribuzioneFandango
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14
MYmonetro 2,68 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Jonathan Levine. Un film con Ben Kingsley, Josh Peck, Famke Janssen, Olivia Thirlby, Mary-Kate Olsen, Jane Adams. Cast completo Titolo originale: The Wackness. Genere Drammatico, - USA, 2008, durata 96 minuti. Uscita cinema venerdì 28 agosto 2009 distribuito da Fandango. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 2,68 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 27 novembre 2017

In Italia al Box Office Fa' la cosa sbagliata - The Wackness ha incassato 209 mila euro .

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Consigliato nì!
2,68/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,33
PUBBLICO 3,20
CONSIGLIATO NÌ
La formazione sentimentale e psicoattiva di un giovane newyorkese.
Recensione di Marianna Cappi
Recensione di Marianna Cappi

New York 1994, era Giuliani. Luke Shapiro è un giovane spacciatore. Jeffrey Squires il suo psicanalista e il suo miglior cliente. Dall'erba al litio, il dottor Squires assume di tutto un po', ma nega al giovane amico la prescrizione per le pillole della felicità, spronandolo a vivere, a soffrire, ad amare. Almeno finché Luke non scopre di voler fare tutto questo solo con e per la figliastra di Squires, Stephanie...
Il college alle porte, l'ultima estate in città, i problemi economici in casa, la distanza dai coetanei, lo spettro e il rito della prima volta, che deve accadere, per liberare dalla condizione della domanda continua, per cominciare ad offrire qualche risposta sulla vita. Nel secondo film di Jonathan Levine (il primo, All the boys love Mandy Lane, resta inedito in Italia) gli elementi classici del romanzo di formazione edizione Sundance ci sono tutti ma appaiono un po' fuori tempo massimo, proprio come i vezzi formali di quando la regia cerca di commentare a suo modo la (bella) musica, invece che lasciarsi da lei accompagnare lungo la strada.
L'interesse del film è altrove, nella relazione tra un ragazzo che si crede depresso ma sta solo girando senza spinta, perché il suo carretto dei gelati pieno di droga non ha il sapore della ribellione ma quello abitudinario del mestiere e del dovere, e un adulto pieno di incongrua vitalità, che tiene a bada fuggendo in paradisi artificiali, un uomo che fa sempre "la cosa sbagliata", utile agli altri e poco a se stesso. Josh Peck ci mette la tenerezza dello sguardo, Ben Kingsley ci mette tutto se stesso, come nell'Oliver Twist di Polanski, e ci lascia capire che comico sarebbe se glielo facessero fare. Terza protagonista, la città di New York giunge in soccorso, si mette a disposizione, ma l'impressione è che Levine non colga appieno le occasioni che lei gli offre.
Tra situazioni scontate, psicologismi quasi invadenti, potenzialità narrative sottosfruttate, i due uomini raccontano due età, due modi di vivere l'amore e la disperazione, due storie di riflusso, post-hippy per Squires e post-grunge per Shapiro, mentre nella loro amicizia si rivelano (che più esplicitamente non si può) le contraddizioni del vivere e la speranza per sopravvivere.
Lontani anni luce dalla violenza inferta ed esperita dei kids di Larry Clark, il massimo che può accadere a Luke Shapiro è una notte in prigione o un trasloco in un quartiere meno benestante. Poco male, in fondo, e infatti non basta. D'altronde - ed è una scelta, non un caso - Josh Peck non viene dal mondo reale, ma direttamente da Nickelodeon.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 11 maggio 2009
Gus da Mosca

Nel 1994 le TwinTowers del WTC in NYcity sono in piedi, in strada si telefona dalle cabine e si ascolta Hip-Hop registrata sulle musicassette. In questo remotissimo passato recente, Levine ha collocato la sua seconda opera, riempiendola del suo stile e confermando il talento di chi sa fare cinema. Ha esordito con lo splendido film clandestino "All the boys love Mandy Lane", un capolavoro di genere [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 settembre 2009
tartetatin

Una fotografia strepitosa, con una risoluzione a "grana grossa" da filmino di famiglia, un salto negli anni '90, nella musica,nella realtà adolescenziale, nel sesso, negli scontri generazionali, nelle incomprensioni con la famiglia, nelle droghe, negli stati d'animo in bilico, tematiche già raccontate in tutte le salse eppure qui hanno un connotato quasi romantico, si empatizza con il protagonista [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 settembre 2009
nicoscarface

Ben Kingley, attore di fama mondiale per l'interpretazione del pluripremiato Gandhi di Richard Attenborough, dopo svariate partecipazione in film mediocri nel quale non è riuscito a trasmettere il suo innegabile talento, torna prepotentemente in un ruolo del tutto nuovo, lo psicologo folle, drogato, depresso e assolutamente comico del protagonista, il giovane Josh Peck, visto già in Mean Creek (altro [...] Vai alla recensione »

lunedì 22 marzo 2021
Fabio Silvestre

il film è ambientato a New Jork nella calda estate del 1994. Il giovane Luke Shapiro, conseguito il diploma, non va in vacanza ma resta nella Grande Mela guadagnandosi soldi facili attraverso lo spaccio di marijuana nascosta all'interno di un carrettino di gelati freschi. Il ragazzo nonostante i tanti contatti in realtà non ha dei veri amici ed essendo vergine ha pure difficoltà [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 settembre 2009
Alfie81

New York, estate 1994. Il “sindaco sceriffo” Giuliani stringe la morsa contro barboni e piccoli criminali, il grunge muore con Kurt Cobain e con lui la voce di una generazione, mentre il gansta-rap raggiunge il culmine della sua popolarità e qualità con Notorius B.I.G., la voce del ghetto, prima di morire anche lui qualche tempo dopo. Nei vicoli e parchi di una caldissima Big Apple si aggira il [...] Vai alla recensione »

venerdì 1 gennaio 2010
LOMAX

L'incontro/scontro tra un ragazzo privo di autostima alla ricerca della sua prima esperienza sessuale e un uomo di mezza età che vorrebbe poter rivivere i bei tempi che furono. Un giovane troppo maturo per la sua età, insicuro, convinto di non piacere ai suoi coetanei, privo di amici, troppo legato ai suoi doveri e alla routine, decide di spacciare un pò di erba per ottenere un pò di considerazione [...] Vai alla recensione »

domenica 30 agosto 2009
Storyteller

Tenero, spiritoso e irriverente, corteggiato da una disperazione costantemente stemperata nell'umorismo. Una cura depurante, insomma. I temi che affronta, sapientemente celati (magari solo in parte) da una sceneggiatura scorrevole ma non proprio brillante, si fanno carico di esistenzialismo e passioni, umori e persino politica. Il tema centrale è quell'incomunicabilità che ci rende così ciechi e schiavi [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 luglio 2009
spectator

Famiglie disfunzionali, sfratti esecutivi, adolescenti umbratili o troppo esuberanti, adulti in crisi, (molta) droga e (abbastanza) sesso: il genere di mistiume che manda in brodo di giuggiole il pubblico del Sundance, che infatti ha premiato questa pellicola con la menzione speciale. Lucas Shapiro, 17 anni e un ciuffo troppo emo per il 1994, gira con un carretto dei gelati nel quale nasconde quantitativ [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 settembre 2009
Antorusm

Carino, abbastanza divertente, a tratti poetico. Ma non un capolavoro.

venerdì 4 settembre 2009
Aus1976

Uno psicoterapeuta direbbe che questa film racconta il processo individuativo di un ragazzo e di un uomo... Non molto differenti direi alla fine. Vale proprio la pena di essere visto... inoltre ha lo splendido vantaggio di non essere un film estremamente gettonato (come sempre per i film sopra la media) e quindi niente telefonini accesi e un bel silenzio in sala.

sabato 29 agosto 2009
mike_like

una realtà diversa per un film diverso...

giovedì 27 agosto 2009
martalari

"Fa la cosa sbagliata" storia di un ragazzo furbo ma impacciato con le donne che diventa amico del suo psicoterapeuta (Ben Kingsley voto 7) molto più "accannato" di lui

lunedì 27 giugno 2011
Francesco2

Per un puro caso, ho visto recentemente questo film ed un'altra pellicola "Adolescenziale", "Remember me".Nonostante alcune differenze innegabili (Come si vede, al di là di tutta la retorica sulle Torri gemelle, che quest'ultimo sia post-11 Settembre........) i due film presentano anche delle analogie: i protagonisti sono due giovani "Sballati", che in entrambi casi non vengono giudicati ma di cui [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 gennaio 2011
SirVincent

domenica 11 ottobre 2009
wilsons

E' il classico film che visto da casa perderebbe parte del suo fascino. Le battute strepitose vanno ascoltate immersi nel buio, nel silenzio di un cinema, sentendone il rimbombo nella sala. E' un film che parla di perdizione, degradazione sia esterna che interiore, scelte sbagliate(ovviamente!); ambedue gli aspetti sono sempre intrisi in un tagliente sarcasmo e tragicomicità che insegna.

venerdì 4 settembre 2009
Aus1976

Uno psicoterapeuta direbbe che questa film racconta il processo individuativo di un ragazzo e di un uomo... Non molto differenti direi alla fine. Vale proprio la pena di essere visto... inoltre ha lo splendido vantaggio di non essere un film estremamente gettonato (come sempre per i film sopra la media) e quindi niente telefonini accesi e un bel silenzio in sala.

sabato 8 gennaio 2011
ultimoboyscout

Molto presuntuoso, malriuscito, scontatissimo. Peccato perchè Kingsley era riuscito benissimo invece nella sua parte e il ragazzo era risultato pure  simpatico.

giovedì 17 dicembre 2009
kaipy

ieri sera ho visto in DVD questo film che consiglio vivamente. mi è piaciuto. questo è uno di quei film che può essere visto in due modi il primo è quello superficiale che vede solo l'uso smodato di dorghe, (il nostro protagonista è uno spacciatore adolescente) il secondo è il film. l'adoloscenza e soprattutto qui appare con evidenza assoluta come la droga non sia in grado di migliorare [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 gennaio 2010
Liuk

La ricostruzione della New York di 15 anni fa è eccellente: il mondo sembra molto diverso se pur i tempi non siano lontani. Altrettanto eccellente è la caratterizzazione dei personaggi, molto reali pur essendo macchiette. Eccellente anche la colonna sonora. Allora cosa manca? probabilmente la storia. Il plot è piuttosto inutile, decisamente non avvincente o appagante.

venerdì 13 novembre 2009
don64

Film commedia americana,insensato,inconsueto,discreto.....insomma quasi da evitare.Vto 6

martedì 19 gennaio 2010
sindaco R

Bello, il modo in cui Levine racconta quello che il "ragazzo medio newyorkese" ( e non solo ) prova, posso confermare che tutte le paure, i pensieri ed i gesti hanno quel piccolo particolare di realtà che in molti altri film non si trova. Forse grazie alla giovane età del regista (credo) sono riuscito a vedere, dopo tanto tempo, un film che mi ha fatto impersonificare molto [...] Vai alla recensione »

Frasi
Ci sono persone di cui non ti puoi proprio fidare. Ascoltami bene: non fidarti mai di qualcuno che non fuma erba o non ascolta Bob Dylan. Chiaro? Non fidarti mai di quelli a cui non piace la spiaggia. E non ti devi mai, dico mai, fidare di chiunque ti dica che non gli piacciono i cani. Se incontri qualcuno a cui non piacciono i cani tu, tu devi avvisare subito le autorità e di sicuro non te la devi sposare.
Una frase di Dottor Squires (Ben Kingsley)
dal film Fa' la cosa sbagliata - The Wackness - a cura di
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Charles McGrath
The New York Times

THE film director Jonathan Levine never sold marijuana in high school, though he may have inhaled some. “Possible,” he said recently, fighting a smile. “It’s possible.” Nor did he ever trade weed for sessions with a psychiatrist, as the protagonist of his new movie, “The Wackness,” does. But in other respects “The Wackness” — Mr. Levine’s second feature, which opens Thursday and stars Josh Peck as [...] Vai alla recensione »

Enzo Natta
Famiglia Cristiana

Nella New York degli anni ‘90 amministrata con polso di ferro da Rudolph Giuliani che ha appena emesso l’ordinanza "Tolleranza zero" contro degrado e criminalità, uno psichiatra e un giovane fresco da diploma sono gli emblemi di un comune disagio esistenziale che nel disordine e nel caos in cui è sprofondata la Grande Mela sembrano trovare il loro ambiente naturale.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Luke vende fumo, Squires è un suo cliente. Luke lamenta solitudine e tendenze suicide. Squires lo esorta a farsi una ragazza (in tutti i sensi). Luke (Josh Peck) sta per entrare all'università. Il dr. Squires (Ben Kingsley) potrebbe abbondantemente essere suo padre. Invece è "solo" il suo psichiatra, contrario alle pillole ma non al sesso. Nonché il padre, anzi il patrigno, di Stephanie (l'Olivia Thirlby [...] Vai alla recensione »

Isabelle Regnier
Le Monde

"Wackness" : psychothérapie pour dealer de quartier Second long métrage de Jonathan Levine, réalisateur de Tous les garçons aiment Mandy Lane, Wackness hésite entre les registres sans jamais vraiment trouver le sien. Il est ici question d'un lycéen taciturne, qui pallie les problèmes d'argent de ses parents en vendant à la sauvette de la drogue qu'il dissimule dans un chariot de marchand ambulant. [...] Vai alla recensione »

Jan Stuart
The Los Angeles Times

Luke Shapiro, the depressed high school grad at the center of "The Wackness," labors to be more than just your average white homeboy in 1994 New York City. Occasionally he succeeds. He drops the hip-hop qualifier "mad" (read: very) into every third remark, peddles drugs from an Italian ices cart to second-generation flower children in Central Park and trades dope with his psychiatrist in exchange for [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

La stagione comincia un po' in sordina, pensando probabilmente alle mostre e ai festival tra l'estate e l'autunno. Eccoci così di fronte all'opera seconda di un giovane regista americano, Jonathan Levine, che è un patito di hip hop cui ha dedicato un cortometraggio di fine studi. Anche qui quasi tutti i personaggi ne parlano,. vi si appassionano e se lo regalano reciprocamente in cassette musicali. [...] Vai alla recensione »

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