Anno | 1966 |
Genere | Poliziesco |
Produzione | Francia |
Attori | Bernard Noël, Alain Mottet, Genevieve Fontanel . |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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CONSIGLIATO N.D.
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Quando Georges Neveux ha telefonato a Marcel Bluwal per proporgli di portare sul piccolo schermo la leggenda di Vidocq, il soprassalto deve aver lasciato posto al dubbio: come fare a raccontare in tredici episodi una delle figure più popolari di Francia, tale da ispirare Victor Hugo (nel personaggio dell’evaso Jean Valjean ne I Miserabili), Honorè de Balzac (con il suo Vautrin nella Comédie humaine), Alexandre Dumas (nella figura di Jackal nel Mohicans de Paris) e aver avuto uno dei suoi massimi estimatori in Edgar Allan Poe? I tentennamenti si sono dissolti con la scelta dell’attore principale, quel Bernard Nöel capace di interpretare alla meraviglia un personaggio ambiguo e misterioso lungo una serie che è entrata di diritto negli annali della televisione francese. Il vero Eugène François Vidocq è nato il 24 luglio del 1775 ad Arras; a 16 anni si arruolò nell’esercito, per poi venire arrestato a Lille per aver ferito un ufficiale; tra il 1800 e il 1809 non si contarono più le sue evasioni e le sue fughe dalle prigioni, salvo poi essere catturato e fornire i suoi servigi alle autorità suggerendo di istituire una polizia preventiva – la Police de Sûreté – di cui divenne il capo dal 1811 al 1827. Fu allora che Vidocq, forse nella speranza d’un facile guadagno, forse per difendersi dalle accuse di corruzione che da più parti gli venivano indirizzate, s’accinse alla stesura degli autobiografici (da alcuni definiti romanzati) Mémoires, i cui primi due volumi apparvero nel 1828, seguiti l’anno dopo da altri due; riottenuto il comando della Sûreté nel 1832, Vidocq rimase in carica solo otto mesi, a causa d’uno scandalo che coinvolse un suo agente. La serie prende avvio dalla fine della Rivoluzione, quando Vidocq è un perenne fuggiasco; Neveux ha immaginato un avversario capace di tenergli testa come il poliziotto Flambart (interpretato da Alain Mottet): i due s’incontrano raramente, ma nel corso degli inseguimenti s’instaura quella stima reciproca che porterà il nostro a collaborare con la polizia negli ultimi due episodi.L’altra figura fondamentale del serial risulta Annette (Geneviève Fontanel), la complice temeraria dell’eroe dalle folte basette. La colonna sonora è composta da Serge Gainsbourg. La serie ha conosciuto un sequel nel 1971 con Le nuove avventure di Vidocq, in cui il nostro diventa capo della Sûreté. Vidocq, definito da Neveux “un attore della vita” e dal critico letterario Hubert Juin “une force de la nature, un miracle de la volonté”, è tornato in auge nel 2001 con il film Vidocq – La maschera senza volto, terza trasposizione cinematografica dopo le versioni del 1922 e del 1938.