Anno | 2001 |
Genere | Poliziesco |
Produzione | USA |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Allan Arkush, Michael Gershman, Roxann Dawson, Donna Deitch, Ian Toynton, Stephen Williams, Bethany Rooney, Arvin Brown, Jesús Salvador Treviño, Miguel Ferrer, Michael Zinberg, Tim Hunter, John Badham |
Attori | Jill Hennessy, Miguel Ferrer, Ravi Kapoor, Kathryn Hahn, Steve Valentine, Jerry O'Connell Mahershala Ali, Ken Howard, Alex Mc Kenna, Susan Gibney, Lorraine Toussaint, Michael T. Weiss, Jack Klugman, Chris Noth, Curtis Armstrong. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 16 novembre 2011
Jill Hennessy è Jordan Cavanaugh, medico legale che non si ferma alle autopsie da obitorio ma finisce per indagare oltre l'apparenza.
CONSIGLIATO N.D.
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Jordan Cavanaugh (Jill Hennessy) è una sorta di figlia seriale di Quincy (1976): anche lei medico legale che non si ferma alle autopsie da obitorio e finisce per spingersi in indagini oltre l’apparenza. Dopo aver gettato alle ortiche la carriera avviata a Los Angeles, la nostra torna nella natia Boston sotto l’ala protettiva del mentore dottor Garret Macy (Miguel Ferrer), il quale non può che assecondare la di lei sete di giustizia nei confronti delle vittime che le vengono assegnate (in realtà, anche per quelle che non le vengono sottoposte). Per Jordan spesso anche l’evidenza nasconde un buco nero, le leggi hanno sempre una via di fuga che permette di scovare il colpevole. Il dottor Mahesh Vijayaraghavensatyanaryanamurthy detto “Bug” (Ravi Kapoor) è un timido entomologo di Liverpool invaghito, non corrisposto, di Jordan; Lily Lebowski (Kathryn Hahn) è la patologa che ha intrecciato una relazione con Macy (è finita quando lui è tornato dalla ex moglie per un breve periodo); il dottor Nigel Townsend (Steve Valentine) è il criminologo inglese dallo humour tagliente e una conoscenza pressoché universale; il detective Woody Hoyt (Jerry O’Connell) è sovente al fianco di Jordan non solo per aiutarla nei casi che affronta: nel giorno del suo compleanno lui le regala un anello di diamanti ma lei lo rifiuta, preferendo una meno complicata amicizia; il dottor Trey Sanders (Mahershalalhashbaz Ali) è un praticante che abbandona la serie dopo la prima stagione; Max Cavanaugh (Ken Howard) è il padre di Jordan, un poliziotto in pensione che nasconde uno scheletro nell’armadio: l’omicidio mai risolto della moglie, la madre della protagonista, quando questa era bambina; Abby (Alex McKenna) è la figlia con problemi di droga di Macy; Renee Walcott (Susan Gibney) è la procuratrice distrettuale che si scontra in più di un’occasione con Jordan; Elaine Duchamps (Lorraine Toussaint) è assegnata contro la sua volontà dalla Walcott all’ufficio di Macy. Nel corso delle puntate, Jordan viene a capo dell’assassinio della madre, avvenuto nel 1979: la donna rimase vittima di un giro di corruzione che vedeva coinvolti suo padre e il fratellastro scomparso James Horton (Michael T. Weiss). La serie ideata e prodotta da Tim Kring s’ispira in realtà alle gesta di Michael Baden, il patologo forense di New York divenuto celebre per aver acceso i riflettori sui casi di Nicole Simpson, Sunny von Bulow e Jon Benet Ramsey; Baden è tra l’altro consulente tecnico del telefilm, che ha subito una pausa nella stagione 20032004 per via della gravidanza di Jill Hennessy ed è tornato in onda sull’NBC il 9 marzo 2004. Ferrer cura talvolta anche la regia. La colonna sonora e il tema musicale sono composti da Wendy (Melvoin) e Lisa (Coleman). Tra le guest-stars di passaggio: Leslie Bibb, Gina Gershon, Henry Winkler, Sandra Bernhard, Chris Noth, Lindsay Frost, Mariel Hemingway. Nel settimo episodio del quarto ciclo si registra un cross-over con Las Vegas: Jordan si trasferisce a indagare nella capitale americana del divertimento a “stelle e strisce”. Il telefilm si è aggiudicato un tris di ASCAP Awards. Ospite del terzo Telefilm Festival, Jill Hennessy ha tracciato un identikit del personaggio da lei interpretato: “Jordan è una donna forte e testarda, tanto da risultare talvolta antipatica. Tuttavia non è stato difficile interpretarla: è ribelle e indipendente come me”.