Titolo originale | Il y a des jours... et des lunes |
Anno | 1990 |
Genere | Commedia |
Produzione | Francia |
Durata | 117 minuti |
Regia di | Claude Lelouch |
Attori | Annie Girardot, Serge Reggiani, Gérard Lanvin, Patrick Chesnais, Vincent Lindon Jacques Gamblin, Francis Huster, Paul Préboist, Philippe Léotard, Gérard Darmon, Charles Gérard, Christine Boisson, Marie-Sophie L., Caroline Miola. |
MYmonetro | 3,11 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 28 marzo 2014
Personaggi e storie si intersecano e si alternano a partire dall'ora legale.
CONSIGLIATO SÌ
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Un uomo anziano ci ricorda quanto le fasi lunari possano influire sugli esseri umani e ci viene preannunciato un omicidio. Da quel momento seguiremo le vite di tredici personaggi. Si va da una coppia in crisi a una donna che cerca in una bambina non sua la figlia che ha perduto. Un sacerdote viene esplicitamente corteggiato da una fedele la quale non sa che lui è gay. Un cantautore viene attratto da un'ingenua cameriera di hotel e una moglie delusa dal marito, avvocato disonesto, fugge e incontra un camionista.
Si potrebbe continuare ma già questo accenno alla trama fornisce l'idea dell'elemento che costituisce l'ossatura del film: il succedersi di una molteplicità di vicende in cui l'aspetto dominante è dato dal bisogno insopprimibile di dare ascolto ai segnali che provengono dal cuore. Più che la luna sono i comportamenti degli esseri umani a condizionare gli esiti dei rapporti amorosi. Le coppie di Lelouch non sono destinate a durare a lungo ma in esse l'elemento di forza sono le donne. Sono loro quelle pronte a far saltare relazioni che vedono ormai compromesse dalla routine ma sono anche quelle che, di fronte alla disillusione per una nuova relazione che finisce con l'essere diversa da come speravano, hanno il coraggio e la forza per confrontarsi con la realtà e ammettere l'errore. Va altresì rilevato come in questo film 'lunare' prenda forma in modo esplicito l'aspetto scaramantico del regista. Non tutti sanno che la sua casa di produzione si chiama 13 perché, al momento della stesura dell'atto costitutivo e ancora con l'incertezza del nome da utilizzare, gli venne fatto notare che il suo nome e cognome erano formati da 13 lettere. Perché non utilizzare questa casualità come portafortuna per le future imprese? Detto e fatto. Ora in questo film abbiamo 13 personaggi coinvolti in una storia che dura 13 ore. Che si tratti ancora di un 'caso'? Assolutamente no. Qui la scelta è esplicita e determinata.
Probabilmente il più bel film in assoluto di Claude Lelouch. Per la prima volta la quasi totalità della critica, soprattutto quella francese, che lo ha sempre perseguitato, ha osannato un lavoro del regista francese. Sembra iniziare come le pellicole di Rohmer ma poi si riconoscono i pregi di Lelouch. Personaggi e storie si intersecano e si alternano a partire dall'ora legale. Inoltre c'è la luna piena e gli umori ne sono suggestionati. Tra i personaggi si ricordano il prete, un camionista cornuto, una ragazza appena sposata e già infelice. Ingorgo e litigio sanguinoso nel finale. Scorrevole e ottimamente recitato, merita stima e rispetto.
Salve, vidi questo film nel periodo di uscita, risalente al 1990. Fu spettacolare e lo ricordo sempre ancora con molta enfasi. Ho tanto cercato di poter acquistare una copia in VHS o DVD di questo film ovviamente in versione italiana, ma sembra un desiderio impossibile da soddisfare. Potete aiutarmi in questo desiderio? Vi risulta esistenze una qualsiasi declinazione in italiano di questo film? [...] Vai alla recensione »
Com'è bello questo ciclo di Lelouch su raimovie senza interruzioni di pubblicità...il film m'è piaciuto moltissimo, ben scritto ben congegnato; basterebbero le piccole scene di matrimoni a farne un capolavoro. Bravo Lelouch, non deludi mai!