Titolo originale | In the Valley of Elah |
Anno | 2007 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 124 minuti |
Regia di | Paul Haggis |
Attori | Tommy Lee Jones, Charlize Theron, James Franco, Susan Sarandon, Jonathan Tucker Frances Fisher, Jason Patric, Josh Brolin, Wes Chatman, Mehcad Brooks, Roman Arabia, Wayne Duvall, Barry Corbin, Jake McLaughlin, Brent Briscoe, Devin Brochu, Joseph Bertot. |
Uscita | venerdì 30 novembre 2007 |
Tag | Da vedere 2007 |
Distribuzione | Mikado Film |
MYmonetro | 3,12 su 25 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 5 agosto 2013
La scomparsa di un soldato reduce dall'Iraq, schiude un mondo di aberranti atrocità sull'inutilità della guerra e sulla crisi dei valori in America. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Nella valle di Elah ha incassato nelle prime 12 settimane di programmazione 1,7 milioni di euro e 472 mila euro nel primo weekend.
Nella valle di Elah è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Hank Deerfield (l'imperturbabile Tommy Lee Jones), un veterano del Vietnam maniaco dell'ordine e patriota devoto, parte alle ricerca del figlio Mike, tornato dall'Iraq da appena una settimana e misteriosamente scomparso. Dopo le prime infruttifere ricerche - e grazie all'aiuto dell'ispettore Emily Sanders (la perfetta Charlize Theron), vessata dai colleghi e costretta a occuparsi di piccoli casi irrisolti - il cadavere del giovane soldato viene ritrovato in una zona militare, fatto brutalmente a pezzi e con segni visibili di bruciature.
L'universo della famiglia Deerfield cade a pezzi, punito per la seconda volta con la scomparsa di un figlio, scardinando le convinzioni etiche e morali dell'orgoglioso militare in pensione, convinzioni che iniziano a vacillare mano a mano che la verità sull'efferato delitto salta fuori.
Il ritorno di Paul Haggis alla regia, Oscar alla sceneggiatura per Crash - Contatto fisico, è di quelli che non passano inosservati. Una penna impeccabile che muove delicatamente la macchina da presa, una storia che mette in gioco tutto: paure, veleni, ingiustizie, scomode verità e tanto orgoglio ferito.
Una costruzione narrativa che non può essere scalfita sotto nessun punto di vista: intreccio, pathos, commozione, citazioni bibliche (il titolo riprende l'episodio biblico fra Davide e Golia consumatosi nella valle di Elah), sono impeccabili e rendono il film privo di qualsivoglia smagliatura. Ed è proprio questa innata perfezione, questo classico dai toni sommessi che arriva fino alle viscere di un pubblico di larghissimo consumo, che suscita, se non delle perplessità, almeno delle domande. La perfezione non è di questo mondo e Haggis lo sa. Cavalcare l'onda di un disagio, come quello che l'America più progressista vive nel (com)piangere i proprio soldati, è quantomeno sospetto. L'antimilitarismo, come l'antirazzismo delineato in Crash, tocca le corde dell'attualità più scottante, legittima prevedibili cambi governativi, gioca con le atrocità della guerra e lancia, infine, un messaggio d'aiuto - altro che pace! - che non può che suscitare l'applauso delle platee di ogni latitudine. Ed è qui, in questa corsa all'impazzata verso il cuore di ognuno di noi, che Haggis incappa nella stessa trappola che tende allo spettatore. Una genuinità così costruita che non lascia il tempo e lo spazio per riflettere davvero su ciò che veramente è stato e su ciò che sarà. Magari dieci anni fa sarebbe stato diverso, ma per ora, quel che è certo, è un posto assicurato nella valle degli Oscar.
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Appena rientrato dall'Iraq, Mike, giovane militare in licenza , misteriosamente scompare. Il padre Hank (T.L. Jones), un veterano in pensione, cerca con ogni mezzo di scoprire la verità sull'accaduto. La sua ricerca lo condurrà ad una realtà sconcertante, che non solo mette in discussione il militarismo ed il forte senso patriottico del vecchio Hank ma lo sconvolge nel [...] Vai alla recensione »
Hank Darfield, veterano militare, viene a conoscenza del fatto che il figlio Mike è scomparso poco dopo essere tornato dall'Iraq. Il giovane verrà ritrovato brutalmente ucciso e il padre deciderà di indagare per conto proprio mentre la polizia passa tranquillamente il caso ai militari. Con l'aiuto della poliziotta Sanders, molto più motivata dei suoi colleghi [...] Vai alla recensione »
Un ex militare riceve una telefonata dalla base dove si trova il figlio che non è rientrato per l'appello. L'uomo allora decide di partire per il New Mexico per ecrcare di saperne di più. Il caso si complicherà ancora di più quando il giovane verrà rinvenuto smembrato e bruciato. Le indagini saranno allora condotte da una giovane investigatrice.
Hank Deerfild (Tommy Lee Jones), patriota e reduce del Vietnam, si mette alla ricerca del figlio minore Mike, scomparso da una base del Nuovo Messico, dopo essere tornato dall'Iraq. Il corpo del giovane viene trovato carbonizzato in un terreno vicino alla base. Le autorità sembrano intenzionate ad insabbiare la cosa, quindi Hank decide di indagare per conto suo, scoprendo scoprendo dettagli [...] Vai alla recensione »
Hank, un ex militare combattente nella guerra del Vietnam va alla ricerca del figlio (anche lui militare) scomparso dopo essere rientrato dall'Iraq...Un film dal ritmo lento ed estenuante che percorre le fasi d'indagine su un piano credibile e razionale, non c'è il vero colpo di scena nè sussulti particolarmente emozionanti e alcune scene sembrano lunghe più del necessario [...] Vai alla recensione »
Film amarissimo e vero sul degrado psico-fisico-attitudinale dei militari USA impegnati in azioni di guerra contro pseudo-nemici. Su questo film si è detto tutto; sui motivi per cui gli USA dichiarano ciclicamente guerra a qualche paese, ben poco. I bidelli del Nord-Dakota e gli insegnanti vanno a scuola con le armi adesso. Il secondo emendamento è sempre più attuale, dentro e [...] Vai alla recensione »
La guerra è atrocità, ma la guerra vista attraverso gli occhi di un padre che crede ciecamente al sacrificio per la patria e si trova a vivere il sacrificio del proprio figlio che è ben lontano dai valori militari a cui era stato educato, non può che lasciare lo spettatore paralizzato e partecipe della tragedia che si sta snocciolando sotto i suoi occhi.
Strutturato come un giallo investigativo costituisce, ad oggi, la più importante riflessione cinematografica sulla guerra in Iraq. Il meccanismo quasi Thriller dello script fa emergere senza inutili didascalismi l'impatto devastante che la guerra produce su chi la combatte. Ottimo il cast, su cui spicca l'intensa interpretazione di Tommy Lee Jones.
Se ne accorge lentamente durante la storia il nostro protagonista (Tommy Lee Jones) che le cose non stanno come sembrano: non è una questione di droga, non c'entrano nemmeno i servizi di sicurezza (militari o civili che siano) con i loro "istituzionali" depistaggi. Cos'è che ha trasformato un "sano" giovane americano, educato da un padre di tale fattura, [...] Vai alla recensione »
"IN The Valley of Elah"(Paul Higgis, anche autore della sceneggiatura, 2007), dove la valle di Elah sarebbe quella del biblico confronto tra David e Goliath, di cui conosciamo la pregnanza metaforica, e'un film che demolisce punto su punto anche la retorica"very USA"dell'"esportazione della democrazia", espressamente citata dal protagonista, ex agente della [...] Vai alla recensione »
"In the Valley of Elah"(Paul Higgis, 2007), la vicenda di un padre, ex-militare nel Vietnam(TOmmy Lee Jones, "perfetto"per il ruolo), che cerca il figlio, disperso in Irak. Menzogne, ipocrisia dlele autorità, incomprensioni con l'addetta alla polizia militae(Charlize Theron, ormai ai vertici, giustamente), finché il corpo si scopre, ma negli States, dopo che il [...] Vai alla recensione »
Film di grande impatto, sembra tratto da una storia vera. Tommy Lee Jones si conferma uno dei migliori attori in circolazione. Veramente difficile tenergli il passo, anche per Susan S. e C. Theron. Detto cio, prima di tutto lo acquisto immediatamente su ebay. Cosa dire: grande denuncia ad una guerra senza vinti ne' vincitori, che non siano l'umanita'.
Di molte cose parla questo film, non solo di antimilitarismo. Il valore dell'avere paura, dell'essere imperfetti eppure meritevoli di affetti, di volontà di riscatto, soprattutto di sete di Giustizia, dea sempre inseguita per poi essere calpestata come nell'investire un bambino innocente per "ragioni di guerra" e come esito finale di un lungo cammino di amore e di lealtà [...] Vai alla recensione »
OTTIMO FILM SULLA TRAGEDIA IRACHENA.GIRATO COME UN GIALLO DAI TEMPI VOLUTAMENTEI LENTI IN UNA PROVINCIA AMERICANA IN CUI ALEGGIA LA SOLITUDINE E RIECCHEGGIANO I MOTIVI DELL'IPERREALISMO METAFISICO DEL PITTORE OPPER.LA VICENDA IN SE E' BANALE LA RICERCA DI UN EFFERATO ASSASSINO,MA IL CONTESTO E' SPLENDIDO,TOMMY LEE JONES INCARNA UN PADRE NELLA DISPERATA RICERCA DEL FIGLIO SCOMPARSO,SCENDE NEGLI INFERI [...] Vai alla recensione »
"La valle di Elah" pensavo, vedendolo, che è il secondo film americano che vedo in passaggi tv in cui si tratta di cannibalismo. Il primo è "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno", dove certo il cattivo viene punito in questo orrendo modo, è una storia diversa Invece qui sembra un'uscita tra amici che finisce male...in una maniera davvero perfida, escalation dell'orrore (ma è un fatto realmente [...] Vai alla recensione »
Ne «La valle di Elah» di Paul Haggis, un padre indaga sulla misteriosa uccisione del figlio, reduce dalla guerra in Iraq. Ciò che scopre è più banale e truce del previsto. È chiuso dentro di sé come in una corazza, l'Hank Deerfield (Tommy Lee Jones) di Nella valle di Elah ( In the Valley of Elah, Usa, 2007, 121'). A niente sembra arrendersi, nemmeno allo strazio del suo Mike (Jonathan Tucker), fatto [...] Vai alla recensione »
Un padre (Tommy Lee Jones), fiero americano e veterano di Vietnam e Cambogia, aspetta invano che suo figlio di ritorno dal fronte iracheno si faccia vivo con i genitori. I giorni passano, il figlio non chiama. Dietro l'assenza, una morte violenta e dietro quella morte violenta una verità scomoda in cui il sempre più incredulo genitore è costretto ad immergersi.
Agente della polizia militare a riposo, Hank Deerfield indaga sulla sorte del figlio Mike, scomparso misteriosamente al rientro dal fronte iracheno. Malgrado tutti s'impegnino a fondo per ostacolarlo, con l'eccezione dell'investigatrice Emily Sanders, l'uomo riuscirà a scoprire la verità. Traumatizzante: non solo per la sorte del ragazzo, ma per la luce sinistra che l'inchiesta proietta sulla nuova [...] Vai alla recensione »
La valle di Elah, secondo la Bibbia, è il luogo dove il ragazzo Davide affrontò il gigante Golia: ma l'analogia con il flm non risulta troppo chiara. Nella famiglia di un reduce dal Vietnam molto patriottico è già accaduta una cosa atroce (il figlio maggiore, pilota militare, è morto), ora accade una cosa misteriosa: il secondogenito, appena tornato dalla guerra d'Iraq, è svanito da una base militare [...] Vai alla recensione »
Per Paul Haggis il dramma della guerra in Irak, al di là della condanna politica, può essere affrontato come un caso d'autocoscienza nazionale: «Nella valle di Elah» colpisce, in effetti, per la suspense che serra come in una morsa la storia di un veterano del Tennessee alla ricerca del figlio misteriosamente scomparso subito dopo il rimpatrio dal fronte.
Dopo il trionfo di Crash – Contatto fisico, Paul Haggis aveva un problema: scovare una storia che gli facesse tornare «la voglia, l'urgenza di raccontare qualcosa che colpisse sul serio, che non lasciasse indifferenti». Per questo si è messo in ascolto del dolore e del conflitto che attraversava la società americana riguardo alla guerra irachena. Poi un giorno su Playboy ha letto un articolo di Mark [...] Vai alla recensione »
Iraq. dopo l'approccio sperimentale. di DePalma (Redacted, di cui vi abbiamo parlato ieri), ecco la buona vecchia Hollywood, il filane classico con fior di divi e premi Oscar. In the Valley of Elah di Paul Haggis è, rispetto a Redacted, l'altra faccia della luna. Perché è un film narrativo assolutamente tradizionale e perché parla dei reduci dall'Iraq, delle ferite che la guerra ha lasciato nella psiche [...] Vai alla recensione »
Fresco reduce dall’Iraq, il figlio di Hank scompare misteriosamente. Siccome il padre È un ufficiale della polizia militare in pensione, ci mette un mezzo secondo a capire che nessuno, né le autorità civili né i soldati, stanno facendo granché per scoprire in quale guaio si sia cacciato il ragazzo. Così le indagini le fa lui, aiutato da una poliziotta vittima del mobbing.
Viewed from one angle — straight on, from the ground level of its busy plot — “In the Valley of Elah” might be mistaken for a tidy crime procedural. A retired military police officer named Hank Deerfield (played by Tommy Lee Jones with his usual brisk, gruff economy) learns that his son Mike (Jonathan Tucker), an Army specialist recently returned from Iraq, has gone AWOL from his base in New Mexico. [...] Vai alla recensione »
L'antica Babilonia si trova in quello che oggi si chiama Iraq, ma il poco che ne restava è stato distrutto durante la guerra. La nuova Babilonia, una delle tante nuove Babilonie tirate su senza gloria e senza sforzo nel ricco Occidente, sta in un postaccio sperduto in Nuovo Messico. Ed è qui che Tommy Lee Jones arriva per indagare sulla sorte di suo figlio, partito soldato proprio in Iraq, ma scomparso [...] Vai alla recensione »
Oltre che di Ken Loach, ieri al Lido è stata la giornata anche di Paul Haggis e del secondo film in concorso che spara a zero sulla guerra americana in Iraq. Guardando In The Valley of Elah l'emozione è forte. Non solo per ciò che si vede, non solo per tutto quello che si intuisce. Ma soprattutto per questo cinema che si fa carico di dire quello che più nessuno dice, non certo i media, non certo i [...] Vai alla recensione »
Quando al primo film hai fatto centro non tanto per aver vinto l'Oscar – con Crash - ma perché l'hai vinto nonostante un film duro e coraggioso, il secondo è a rischio vaccata. Se poi ti scrivi la sceneggiatura e addirittura ti produci da solo, la vaccata è quasi sicura. Ma Haggis viene dalla tv – per una volta utile – e anche facendo un altro film alto e di denuncia, non perde mai di vista ritmo e [...] Vai alla recensione »
L’unico figlio rimasto in una famiglia americana (altri due sono già morti in Iraq, per l'orgoglio del padre patriota) torna negli Stati Uniti e, appena arrivato, scompare. Nessuno sa dove sia finito, i commilitoni dicono di saperne nulla, e lo stesso i comandanti dei vari livelli. Tommy Lee Jones va sul posto per trovarlo, ma nonostante l'aiuto della poliziotta civile Charlize Theron, fallisce.
Senza l'appoggio di un repubblicano coraggioso (e testardo) come Clint Eastwood opera seconda di Paul Haggis, cineasta democratico per eccellenza, già premio Oscar per Crash, sarebbe rimasta un sogno impossibile. Una storia hollywoodiana come tante, destinata a giacere nel cassetto. E invece, grazie ai buoni uffici del grande Clint, alla fine la Warner Bros ha deciso di finanziare questo film doloroso, [...] Vai alla recensione »
Nella valle di Elah si affrontarono Davide e Golia e da lì viene il titolo dell'ultimo film di Paul Haggis, regista di Crash, sceneggiatore di Lettera da Iwo Jima e dell'ultimo 007. Ma esso non racconta un improbabile passato biblico: accenna a un reale presente bellico, che continua a mieter vittime poco più a oriente, fra il Tigri e l'Eufrate. Un militare americano torna dunque dall'Irak per venir [...] Vai alla recensione »
In the Valley of Elah di Paul Haggis ha un momento alto. La madre Susan Sarandon entra nell'obitorio, vede il cadavere di suo figlio pezzi di corpo mutilati, strappati, bruciati, arsi dal fuoco nerastri. Puro orrore. Come Redacted di Brian De Palma il film vuol dire a che punto ragazzi americani qualsiasi possano diventare bestie feroci nel contesto della pessima guerra d'Iraq.
Arriva in sala La valle di Elah, un film sui disastri che la guerra in Iraq provoca nell'animo dei soldati e di chi li attende a casa. un nuovo capitolo di quel «cinema delle famiglie dei militari» che Hollywood ha sempre avuto a cuore C'è un momento terribile ne La valle di Elah di Tom Haggis (il titolo è una citazione della Bibbia, indica il luogo dove il ragazzo Davide affrontò e vinse il gigante [...] Vai alla recensione »
Ieri, per 5 euro, Alias smerciava anche bandiere americane. Il simbolo che amiamo odiare di più, dal maccartismo e dal Vietnam fino a oggi. Però Paul Haggis ci dà un buon consiglio su come utilizzare il drappo. Cineasta canadese, penna «ombra» di Eastwood, ma regista di Crash, notevole puzzle su Los Angeles, in gara con Nella valle di Elia, quasi un monologo interiore di Tommy Lee Jones, ci consiglia [...] Vai alla recensione »
Al contrario del Brian De Palma di Redacted, Paul Haggis non vuole manipolare la presunta oggettività delle riprese amatoriali o delle confessioni affidate a YouTube per far passare quella del proprio credo politico. Per l'autore di Crash - Contatto fisico la tragedia della guerra in Iraq può essere affrontata solo con l'integrità «morale» di un autentico e ispirato autore cinematografico: In The Valley [...] Vai alla recensione »
Quel che pensa della sua America, Paul Haggis lo riassume con un gesto: fa issare dal suo protagonista la bandiera a stelle e strisce a testa in giù. Che vuol dire: «Siamo veramente nella merda». È la fine di un doloroso percorso compiuto da Hank Deerfield (Tommy Lee Jones che parla con lo sguardo e si racconta con la sua bella faccia scolpita dalle rughe).
L' unico figlio rimasto in una famiglia americana (altri due sono già morti in Iraq, per l'orgoglio del padre patriota) torna negli Stati Uniti e, appena arrivato, scompare. Nessuno sa dove sia finito, i commilitoni dicono di saperne nulla, e lo stesso i comandanti dei vari livelli. Tommy Lee Jones va sul posto per trovarlo, ma nonostante l'aiuto della poliziotta civile Charlize Theron, fallisce.
Tra i molti film sulla guerra in Iraq, questo è il meno peggio. Il peggio è "Leoni per agnelli" di Robert Redford, con Meryl Streep giornalista e Tom Cruise senatore repubblicano in ascesa (nelle sale tra un paio di settimane). Il professorino Redford scalza dalla sua infima posizione anche "Redacted" di Brian De Palma (nelle sale non si sa quando): meglio un collage postmoderno, sia pure con foto [...] Vai alla recensione »
Certo le buone intenzioni non bastano a fare un buon film, non basta parlare di Iraq per inserirsi tra i migliori film della Mostra. Haggis, regista del pluripremiato Crash e sceneggiatore di film molto belli come Million Dollar Baby e Lettere da lwo Jima, ha scritto (e diretto) In the valley of Elah, ispirandosi a uno dei tanti eventi tragici collegati all'Iraq e raccontato per la prima volta su 'Playboy', [...] Vai alla recensione »