Mr. Brooks

Film 2007 | Drammatico, V.M. 14 120 min.

Anno2007
GenereDrammatico,
ProduzioneUSA
Durata120 minuti
Regia diBruce A. Evans
AttoriKevin Costner, Dane Cook, Demi Moore, William Hurt, Marg Helgenberger, Danielle Panabaker Ruben Santiago-Hudson.
Uscitavenerdì 5 ottobre 2007
DistribuzioneBuena Vista International Italia
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14
MYmonetro 2,27 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Bruce A. Evans. Un film con Kevin Costner, Dane Cook, Demi Moore, William Hurt, Marg Helgenberger, Danielle Panabaker. Cast completo Genere Drammatico, - USA, 2007, durata 120 minuti. Uscita cinema venerdì 5 ottobre 2007 distribuito da Buena Vista International Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 2,27 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 20 maggio 2016

Uno stimato uomo d'affari, nonché amorevole padre di famiglia, grazie alle sue notevoli capacità e il suo fiuto per il business, è riuscito ad ottenere numerosi successi personali. Ma l'uomo nasconde un segreto. In Italia al Box Office Mr. Brooks ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 759 mila euro e 300 mila euro nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,27/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 1,83
PUBBLICO 2,99
CONSIGLIATO NÌ
Un ex killer vive (forse) una vita 'normale'.
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 3 ottobre 2007
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 3 ottobre 2007

Sono due anni che Mr. Brooks non uccide nessuno e fila diritto. Con l'aiuto di Dio e di un gruppo terapeutico, a cui tace la vera natura della sua dipendenza, è riuscito a reprimere l'altro sé: Marshall, proiezione criminale del suo io, che lo spinge a commettere efferati delitti. Il "killer delle impronte", fuori servizio, è un padre amabile, un marito fedele e un imprenditore di successo. Ossessionato dal controllo e dalla pulizia, la scena dei suoi crimini non rivela mai un indizio. Ma una notte, mentre consuma un duplice omicidio, qualcuno lo osserva e lo fotografa. Il voyeur non sembra però ansioso di consegnarlo alla giustizia...
Il cinema americano si affida spesso ai "cattivi" per costruire la propria forza morale. Si potrebbe tratteggiare una galleria di volti contro cui il cinema dei "buoni" ha combattuto. Uno su tutti: il Kevin Spacey di Seven e dei Soliti sospetti, che incarna perfettamente il fascino del male metafisico, liberato cioè dalla costrizione del corpo (John Doe è invisibile perché ha cancellato le proprie impronte digitali, Kayser Soze si annulla inventando una creatura efferata). Mr. Brooks è invece e soprattutto un corpo. La fisionomia del malvagio di Kevin Costner segue la strada della seduzione e la tentazione del male torna ad avere una (bella) forma sullo schermo.
Da questo punto di vista ancora più interessante e ambigua appare la scelta di Kevin Costner per il ruolo del serial killer, che in un certo senso sconvolge le regole dell'invariabilità interpretativa.
Bruce A. Evans, sceneggiatore dello Stand by me di Rob Reiner, consegna al cattivo il corpo di un buono incallito, costringendo lo spettatore a subire un male ancora più forte. L'eroico Costner di Balla coi lupi mutua e degrada la propria immagine, corrompe l'espressione innocente (che conservava anche nel "mondo perfetto" di Eastwood), interpretando la perversione che attrae irresistibilmente i personaggi (il fotografo ficcanaso e l'agente di polizia) e gli spettatori.
I motivi di interesse della pellicola di Evans terminano qui. Le promesse di inquietudine si esauriscono presto, molto presto, in situazioni inverosimili e la suspense, determinata soltanto dall'attesa dello smascheramento, è priva di qualsiasi immaginazione. Si avverte una sorta di sfasatura nel tessuto, il film sembra sfuggire di mano al regista in un continuo scollamento tra le intenzioni e i risultati.
Mr. Brooks risulta alla fine strutturato di momenti topici, costruito con situazioni forti, che finiscono per negare i personaggi, resi inspiegabilmente tutti ambigui. Il doppio di Kevin Costner è William Hurt, alter ego gigionesco e colpevole.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 11 settembre 2012
ANDREA GIOSTRA

Un Dottor Jekyll e Mister Hyde versione ventunesimo secolo, con una piccola e impercettibile (allo spettatore disattento) citazione ad Highlander di Russell Mulcahy: sguardo vibrante ed estatico verso il cielo e braccia allargate in un “trepidante” momento di acquisizione di energia e forza per il duplice assassinio appena commesso dal seria killer dalla faccia buona! La scissione psicotica [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 settembre 2020
giulio andreetta

Bel thriller con la partecipazione assolutamente rilevante per un attore del calibro di Kevin Kostner, abituato solitamente a generi più monumentali. Un ricco imprenditore, con moglie e una figlia, appartenente all'alta borghesia, sotto la facciata di una perfetta famiglia e di una condotta impeccabile manifesta invece di notte tutta la sua natura oscura e criminale trasformandosi in [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 aprile 2013
amandagriss

Viaggio nella mente malata di un uomo,assassino seriale(1 bravo Kevin Kostner).Pratica che esercita con successo (anche se la polizia è sulle sue tracce) da una vita e che considera un vizio,una dipendenza -come l’alcool,la droga o il sesso- da cui non riesce a liberarsi,con cui deve convivere giorno dopo giorno.Per  questo frequenta assiduamente gli alcoolisti anonimi,dalle quali [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 aprile 2009
lindab

Nei primi dieci minuti del film ho creduto di assistere ad una sorta di storia scontata alla Dottor Jackie e Mr. Hide, un protagonista dalla doppia vita e personalità che compie numerosi omicidi finchè la bella Demi Moore porterà a termine l'obiettivo smascherandolo.Poi a renderlo coinvolgente ecco che entra in scena il Sig.Smith che complica la vicenda.

venerdì 16 agosto 2013
Ivan A.

Quante volte avrò visto questa storia? proprio niente di nuovo, solita sbobba mescolata male e servita come viene.. Demi Moore è la cosa più bella da guardare..

mercoledì 8 agosto 2018
Martina

Ciao a tutti, mi sono iscritta a questo forum perché come tanti ho guardo il film Mr. Brooks più volte ma ancora oggi non mi è chiara una scena:  quando il detective Tracy entra nella casa del fotografo mr Smith perché è vuota? Perché c’è un bligetto di una ditta di traslochi (che non esiste forse) ? Qualcuno riesce a spiegarmelo?  Graz [...] Vai alla recensione »

domenica 14 ottobre 2012
alexcross

sceneggiatura avvincente anche se non ben interpretato dagli attori protagonisti. buon ritmo e ripetuti colpi di scena tengono comunque alta l'attenzione dello spettatore.

giovedì 11 febbraio 2010
ultimoboyscout

Sdoppiamento della personalità e amico immaginario sono temi ricorrenti nel cinema moderno. Un Costner tutto sommato discreto anche se in parabola discendente, Demi Moore sottotono anche se in un ruolo non del tutto suo  a mio avviso molto convincente invece William Hurt, nel ruolo freddo e calcolatore dell'amico/confidente/coscienza. Piaciuto.

domenica 24 gennaio 2010
farfettola

Un padre modello, un marito modello, un imprenditore modello e dietro un serial killer consapevole della sua malattia che in modo impressionante dopo aver ucciso rivive gli sguardi terrorizzati delle vittime e la fine di quelle vite mille volte in un secondo godendone come potrebbe fare solo un goloso di fronte ad una montagna di panna montata...il bene di un padre che capisce che il suo male è [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 giugno 2009
simonex94

kevin costner è stato bravissimo,cosi come il suo alter-ego william hurt sempre bravo. demi moore forse è un poco inespressiva ma cmq molto brava!!!! film complessivamente bello, non di certo un capolavoro, ma senz'altro molto bello.

lunedì 26 ottobre 2009
dian71cinema

CERTAMENTE QUALCHE TARLO ALLA SCENEGGIATURA IN QUESTO FILM ESISTE.. UN PO' CONFUSO, CONTRADDITORIO SPECIALMENTE NELLA PARTE CENTRALE.. I PRIMI VENTI MINUTI STREPITOSI E BEN DIRETTI.. MA LA SCELTA DI INSERIRE UN FOTOGRAFO DILETTANTE CON LO SPIRITO OMICIDA ED UNA FIGLIA CON EREDITA' ALTRETTANTO OMICIDA NON FANNO CHE RENDERE CONTORTO ALLA COMPRENSIONE UN FILM GIA' DI PER SE' COMPLESSO ALLA BASE.

Frasi
Trovare qualcuno che pensi possa essere divertente da uccidere è come.. Bhe, è un po' come innamorarsi.
Una frase di Mr Brooks (Kevin Costner)
dal film Mr. Brooks - a cura di Daisy.
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Francesco Alò
Il Messaggero

Potevano stare nel "Grande freddo" insieme ma il montaggio finale di Lawrence Kasdan ha tenuto separati il cinquantaduenne Kevin Costner e il cinquantasettenne William Hurt per 24 anni. Un vero peccato visto che i loro duetti sono la cosa migliore del thriller Mr. Brooks di Bruce A. Evans, sceneggiatore veterano (nomination all'Oscar per l'ottimo "Stand by Me" nel 1987) qui alla sua seconda regia. Vai alla recensione »

Giulia D'Agnolo Vallan
Il Manifesto

Ampiamente stroncato dalla critica americana più politically correct, per le sue incongruenze e la sua anima naivemente perversa, Mr. Brooks è in realtà un'interessante aggiunta alla filmografia di un attore che in passato non ha esitato a rischiare il ridicolo (l'esempio più clamoroso rimane l'incompreso The Postman) per reinventare il suo personaggio.

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

William Hurt, seduto nel sedile posteriore dell'auto, fa il diavoletto (quello che stava su una spalla di Paperino, a bisticciare con l'angelo dell'altra spalla, qui assente). "Quand'è che usciamo di nuovo a divertirci insieme? Quand'è che scanniamo un'altra coppietta che fa l'amore?" Guida la macchina Kevin Costner, marito e padre esemplare con la metà oscura che ogni tanto si impone.

Antonello Catacchio
Il Manifesto

Il riferimento è a Stevenson e allo Strano caso del Dr. Jekyll e mr.Hyde. Questa volta l'uomo diviso in due si chiama Mr. Brooks. Titolare di uno scatolificio, uomo dell'anno per il successo ottenuto, il nostro ha le sue turbe. Rappresentate da un alter ego, Marshall, che gli si piazza accanto spingendolo a uccidere persone per provare il piacere proibito.

Pier Maria Bocchi
Film TV

Povero Kevin Costner, che non riesce a scrollarsi dalla spalla una scimmia col corpo e il volto di William Hurt: il quale lo tampina ovunque egli vada perché è la sua coscienza sporca, sapete, la sua metà oscura, quella che lo induce a compiere omicidi casuali e seriali. Povero mica tanto, alla fin fine: è l'uomo dell'anno per la sua rinomata e prestigiosa industria di scatole, è ricco sfondato e ha [...] Vai alla recensione »

Adriano De Carlo
Il Giornale

Ecco un bel film sbagliato. L'infelice sceneggiatura dello stesso regista B. A. Evans, accumula, specie nel finale, elementi sufficienti per una saga fanta-psicologica. La storia è tipica di Kevin Costner, che si allontana dalle tematiche hollywoodiane con notevole coraggio. Mr. Brooks è uno stimato benefattore che diventa un assassino gelido spinto dalla sua anima nera, il sempre allarmante William [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Abbiamo avuto il serial-killer maniaco religioso, il gourmet, il serial-killer di serial-killer e via massacrando; ora ci tocca l'assassino seriale imprenditore e padre di famiglia, insospettabile per definizione: anche perché ha la faccia da eroe buono di Kevin Costner. All'inizio, Mr. Brooks partecipa a una cerimonia, poi porta a casa la mogliettina e va a impallinare una coppia in amore.

Davide Turrini
Liberazione

Mr Brooks è Mr Kevin Costner alle prese con una doppia personalità: di giorno imprenditore di successo, di notte spietato serial killer. Mogliettina e figliola lo attendono a casa, un testimone scomodo assieme ad una poliziotta segugio lo aspettano per punirlo. Intrigante l'idea di variare l'immagine consolidata di icona buonista per Costner (che però vaga spaesato tra la batcaverna sotto casa), e [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

«Has been», che significa «è stato», è il marchio fatale che si applica ai divi sulla china della decadenza. In questo senso Mr. Brooks si presenta. quasi come una cooperativa di interpreti decaduti dalle posizioni di prestigio che avevano anni or sono. Dal tempo dei sette Oscar vinti dal suo Balla coi lupi (1990), Kevin Kostner non ha più azzeccato un successo; dai venti milioni di dollari che percepiva, [...] Vai alla recensione »

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