Titolo originale | Angel |
Anno | 2007 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna, Belgio, Francia |
Durata | 118 minuti |
Regia di | François Ozon |
Attori | Romola Garai, Lucy Russell, Michael Fassbender, Sam Neill, Charlotte Rampling Jacqueline Tong, Janine Duvitski, Christopher Benjamin, Tom Georgeson, Simon Woods, Jemma Powell, Alison Pargeter, Seymour Matthews, Una Stubbs, Jo Perrin. |
Uscita | venerdì 5 ottobre 2007 |
Tag | Da vedere 2007 |
Distribuzione | Teodora Film |
MYmonetro | 3,04 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 30 novembre 2017
Ascesa e caduta di una scrittrice inglese del primo Novecento. In Italia al Box Office Angel - La vita, il romanzo ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 294 mila euro e 58,8 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
|
1905. Angel è una ragazza orfana che vive con la madre che gestisce un negozio di drogheria nella Londra operaia. Angel ha una passione: scrivere. I suoi romanzi sono ricchi di colpi di scena e si alimentano di una vita da lei soltanto immaginata. Un giorno riesce a trovare un editore e da quel momento per lei tutto cambia. Ogni suo nuovo libro vende copie su copie e la ricchezza diventa per lei così tangibile da consentirle di comprare la dimora dei suoi sogni "Paradise". La sua però è letteratura popolare così come "popolari" sono i suoi gusti nell'arredare il suo "castello". Tutto procede per il meglio finché non si innamora, ricambiata, di un pittore che vede il mondo esattamente al contrario: grigio e spento. "Angel" è il titolo di un romanzo pubblicato nel 1957 dalla scrittrice inglese Elizabeth Taylor (un puro e semplice caso di omonimia con l'attrice). Un romanzo che Ozon ha letto cinque anni fa e lo ha attratto perché nella protagonista ha rivisto le eroine di tanto cinema degli anni Trenta e Quaranta. Angel è sempre sopra le righe, manca di buon gusto o, meglio, ha dei gusti che piacciono alle masse e non all'aristocrazia. Per lei la vita è un susseguirsi di passioni intense e di note sfavillanti. Ozon si è così trovato di fronte l'occasione per rileggere un cinema che non c'è più. A differenza di Soderbergh non si è però dedicato solo a una ricostruzione filologicamente accurata (che peraltro c'è e che gli appassionati di cinema potranno gustare). Ha anche lavorato sui personaggi spingendo il pubblico a seguirne le pur esplicitamente romanzesche vicende. Questa lettura a doppio livello lo ha spinto a depurare il personaggio della protagonista di buona parte dell'ironia con cui l'autrice del libro la descriveva: "Non è possibile seguire per due ore un personaggio solo ironizzando su di lui" ha affermato. "È importante esserne anche affascinati. Scarlett O'Hara è la protagonista a cui ho pensato. Come dicono gli inglesi 'la ami e la odi allo stesso tempo'". Ne è nato così un film che ha il fascino del passato riletto attraverso lo sguardo lucido di un regista che ci ha abituato ormai a una sorpresa ad ogni film. Per Ozon il gusto della ricerca non ha mai fine e Romola Garai, un nome che sentiremo sempre più spesso, gli offre un importante contributo.
Angel - la vita, il romanzo, film (2007) di François Ozon, ispirato all’opera di E.Taylor e alla figura della scrittrice e poetessa inglese Mary Mackay, in arte Marie Corelli, con Romola Garai, Lucy Russell, Sam Neill, Charlotte Rampling, Michael Fassbender. Il film, caratterizzato da bella fotografia e buona recitazione presenta la vita di una popolare [...] Vai alla recensione »
ANGEL Angel – La vita, il romanzo, recita nelle nostre sale il titolo della più recente fatica di François Ozon. Forse eccessivamente didascalico, ma azzeccato, anche perché si possono rimescolare quei termini a dare un differente senso compiuto - “il romanzo della vita” –, cosa del tutto lecita e alla quale, anzi, lo svolgimento del film spinge [...] Vai alla recensione »
François Ozon realizza, con "Angel", una pellicola tra il melò e la commedia brillante, riuscendo nell'impresa di raccontare una protagonista originale e sopra le righe, interpretata da un'orrima Romola Garai e da un affascinante Michael Fassbender. Non gli riesce però, nonostante le splendide ambientazioni e le trovate scenografiche, di dare al film un ritmo [...] Vai alla recensione »
Londra, primi '900. Angel vive sopra il negozio di drogheria gestito dalla madre vedova, ma fantastica di diventare una scrittrice di successo e trasferirsi a Paradise, la casa dei suoi sogni. La sua incredibile immaginazione le permette di scrivere un romanzo che in men che non si dica la porta a realizzare i suoi desideri. Accettata nei circoli aristocratici incontra Esmé, un giovane pittore senza talento che ama segretamente da anni e che sposa nel tentativo di realizzarsi anche come donna.
Regista molto «corteggiato» dalle attrici, pensiamo a Ludivine Saigner, Charlotte Rampling, sua musa prediletta, al folto gruppo di stelle che popolava Otto donne, da Isabelle Huppert a Fanny Ardant, François Ozon, esordi da «ragazzo prodigio» del cinema d'oltralpe, è un cineasta assiduo ( un film all'anno) con predilizione dichiarata per il femminile.
Suggeriamo subito agli irritabili puristi della verità attraverso lo schermo, che di realismo nell'ultimo film di Ozon non ce n'è per nulla. Dopo dosi di minimalismo spinto da 5x2 a Sotto la sabbia , passando per Il tempo che resta , il regista francese dà spazio alla propria personale memoria di amante del melò: falsificazione del reale, fiammeggiare di sentimenti e cromatismi, fantasia pulsionale [...] Vai alla recensione »
Revival del melodramma fiammeggiante, cioé spinto e spudorato com'era consuetudine tra gli anni Trenta e i Cinquanta, Angel è un film da amare. O da odiare se le suddette referenze dovessero costituire un'aggravante. Il primo film girato in inglese dal raffinato Francois Ozon sceglie, in effetti, di spingere il pedale senza remore sull'epopea della scrittrice «per servette» Angel Deverell, eroina di [...] Vai alla recensione »
Marie Corelli era una bestsellerista di fine Ottocento. Vendeva come e più di Charles Dickens, chi non poteva permettersi di spendere prendeva i suoi libri a prestito, era conosciuta alla corte della regina Vittoria e nei sottotetti abitati dalle servette. Né l'una né le altre si perdevano uno dei suoi romanzi, dai titoli irresistibili come "The Sorrows of Satan".
Può trascorrere infatti con agiati equilibri dalle tutte sospese e interiori ricerche psicologiche di "Sotto la sabbia" alla solarità festosa di una commedia interamente al femminile come "8 donne e un mistero". Oggi osa addirittura affrontare il melodramma. Con meditato e meritato successo. Lo spunto se l'è fatto suggerire da un romanzo inglese costruito sul personaggio non sempre simpatico di una [...] Vai alla recensione »
Pare che persino Vanessa Redgrave, attrice sublime e certamente non incolta, sentendo parlare dei libri di Elisabeth Taylor l'abbia scambiata per la celebre diva esclamando: «Non sapevo che scrivesse». Un disguido comprensibile visto che la Taylor di cui parliamo (1912-1975), assurta a buona fama nel dopoguerra, è attualmente una scrittrice di nicchia.
Ascesa e caduta di una protostar che viene dal popolo e scrive per il popolo. Ma scalando le classifiche dei bestseller diventerà un'altra. Una diva capricciosa e infelice. Una femminista ante litteram (siamo nell'Inghilterra primo '900) dalla vita eccessiva e fastosa. Una donna corteggiata per il suo successo ma disprezzata per le sue origini, sempre coccolata e mai veramente amata.
Il cinema a volte è bizzarro: esce Angel, film diretto da un francese (François Ozon) ma inglese nell'anima e nel midollo, e il paragone con Espiazione - inglesissimo film che è nelle sale da un paio di settimane - è inevitabile e imbarazzante. Diciamolo subito: l'imbarazzo è tutto di Espiazione, perché Angel lo batte 10 a 0, grazie a una freschezza e a un'originalità di regia davvero sorprendenti. [...] Vai alla recensione »
Ancora una volta François Ozon, il regista francese più talentuoso del momento, racconta una protagonista femminile. Una scrittrice bella, eccentrica e malata di onnipotenza che ricorda l'eroina di Ma coi vento» e landa nel firmamento delle star la giovane Romola Garai. UN SORRISO smagliante, di quelli che allungano gli occhi e illuminano il viso contagiando l'interlocutore.
Per quanto difficile sia catalogare il francese François Ozon, regista che ha esercitato il proprio talento in film molto diversi, gli si può riconoscere un'inclinazione ricorrente per il melodramma. Con Angel - La vita, il romanzo Ozon ne ha voluto celebrare l'apoteosi, spostandosi nello spazio e nel tempo per mettere in scena un mélo "fiammeggiante".
C'è qualcosa nell'Italia che tira fuori tutta la volgarità delle persone. È così banale... Battuta esemplare, in Angel di François Ozon, della protagonista: ragazzina inglese arrogante e ribelle che odia la propria nascita modesta, disprezza la madre proprietaria di una drogheria, inventa bugie sul padre morto, scrive appassionati romanzi d'amore. Nella sua biografia immaginaria di mitomane, tratta [...] Vai alla recensione »
François Ozon e un regista cinefilo. Prima della nouvelle vague avrebbe fatto il critico. I suoi film si cibano di altri film, dl altre memorie, dl altre emozioni. L'ennesima conferma arriva da Angel, gioco sul melodramma di intatta bellezza. In una tranquilla cittadina inglese dei primi del Novecento, la giovane Angel Deverell sogna una vita diversa.
I clichè da collocazione in coda al festival lo impone. E quindi, ultimo ma non ultimo, ecco la nuova Angel di François Ozon che, prendendo il rimbalzo dall'omonimo romanza di Elisabeth Taylor, sbatte le sue ali scenografiche sui titoli finali della Berlinale targata 2007. Ed è un volo dichiaratamente melodrammatico che apre il cielo attraverso una doppia spedizione nel passato.
Polpettone estetizzante, Angel di François Ozon, riunisce stucchevolezze che il regista francese ha già sparso nei suoi film. Questo, fuori concorso a Berlino, racconta di un'adolescente (Romola Garai), brava a sognare e a scrivere, che aspira al mondo edulcorato dei suoi racconti; dunque ne invia uno a un editore (Sam Neill). Da sconosciuta a romanziera, il passo sarà breve, ma brevi saranno anche [...] Vai alla recensione »