Detonator - Gioco mortale

Una dirompente arma chimica è stata rubata in Russia. Intanto in Romania giunge l'agente della Sicurezza Interna americana Sonni Griffith. Fingendosi un trafficante d'armi scopre un grosso giro d'affari che fa capo al boss Bostanescu. Sfuggito ai killer del boss Griffith si vede affidare la protezione di Nadia Cominski, moglie di un importante cassiere della mafia romena, residente a New York ma da lì fuggita con un ingente somma di denaro. Griffith deve riportarla negli States ma, nel frattempo, deve guardarsi da un doppiogiochista che milita nelle fila della CIA. L'arma chimica inoltre sta per arrivare nelle mani di Bostanescu.
Wesley Snipes è ormai arruolato di fatto (e sembra definitivamente) nella squadra in cui militano Jean-Claude Van Damme, Dolph Lundgren, Chuck Norris e Steven Seagal. Quella cioè in cui produzioni di discreto livello (rispetto a omologhe di altri continenti) ma con budget decisamente più bassi di quelli delle major hollywoodiane ripropongono storie in cui a un certo numero di minuti di dialogo debbono necessariamente fare seguito una sparatoria o un inseguimento (se possibile entrambi). Il tutto senza particolari novità e con un elemento ormai ricorrente: da quando il comunismo è caduto è sempre più facile trovarsi di fronte a gang dell'Est Europa. Perché? La risposta è semplice: girare in Romania, Bulgaria, Ungheria costa decisamente meno che girare negli Usa e così vi si trasferiscono armi e bagagli (più le prime che i secondi) le storie e i personaggi.
Siamo quindi nel già visto di dignitosa fattura con in più, in questo caso, la presenza di Silvia Colloca che, pur rimanendo sempre vestita, ha quello che si potrebbe definire un portamento sexy. 