Anno | 2000 |
Genere | Animazione |
Produzione | Giappone |
Durata | 48 minuti |
Regia di | Hiroyuki Kitakubo |
MYmonetro | 2,67 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Una ragazzina si finge una studentessa per stanare delle creature soprannaturali.
CONSIGLIATO NÌ
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Cosa caccia la giovane studentessa, burbera e musona, Saya nella Yokota Air Base di Fussa-shi, nella Tokyo del 1966, alla vigilia della guerra del Vietnam? Che cosa sono quelle creature che lei distrugge per conto di una squadra militare segreta? Cosa sta per succedere la notte di Halloween, quando due sue compagne si recano in infermeria? Chi si nasconde dietro la cameriera di un quartiere malfamato? Ma soprattutto... chi o cosa è in realtà Saya?
Hiroyuki Kitukubo si riaffaccia sul grande schermo dopo il solare "Golden Boy", in un thriller che, mescolandosi all'horror, resuscita la figura dei vampiri e degli ammazzavampiri, tornando alla durezza dell'esordio. Sceglie, per cui, i toni del mistero per raccontare l'orrore. Tratto da un soggetto di Mamoru Oshii, autore di "Lamù", questo mediometraggio di animazione si incastra in un progetto "multimediale" concepito dalla I.G. Production (la stessa di Ghost in the Shell), con l'ausilio dei disegni di Hiroyuki Okiura (regista di Jin-Roh - Uomini e lupi). L'idea era comprensiva dell'uscita di tre romanzi, un manga e un videogame per la Playstation 2 e, proprio per questo motivo, la storia di Saya, disgraziatamente, non è stata sviluppata in blocchi narrativi a se stanti. Manca, per cui, un tessuto narrativo che fornisca agli spettatori qualche indizio sulla vera identità dei personaggi e il loro passato. Non giova il fatto che la narrazione sia lenta, benché la qualità delle immagini sia ottima (il contorno sporco aumenta l'atmosfera) e ricreata con estrema cura al computer. Adrenalinica la scena del metrò in una Tokyo trasfigurata fino a diventare un luogo immaginario fra le note (azzecatissime) dark e dolci di una musica mai troppo invadente. Se non fosse per i punti oscuri e le slabbrature nella sceneggiatura sarebbe ineccepibile, ma purtroppo così non è e rimane solo un eccelso montaggio di atmosfere, sentimenti e emozioni che conducono lo spettatore in un nuovo inferno popolato da mostri.