Se cucini, ti sposo

Secondo la dottoressa Welard, il modo migliore per far conoscere il suo nuovo compagno ai suoi figli è quello di trascorrere una vacanza tutti insieme in un piccolo cottage sull'isola di Nantucket. Disgraziatamente, l'uomo è troppo impegnato per seguirla (questo si che è amore!), ma sembra che il destino abbia un rimedio inaspettato per lei. Per un disguido con il proprietario dell'abitazione, arriva anche un affascinante chef con prole a seguito. Costretti a una convivenza forzata, scopriranno se gli opposti in un, tempo d'azione molto breve, si scontrano... oppure si attraggono.
Pellicola girata fra Malibù (gli esterni) e la Bavaria (gli interni), da una talentuosa regista che, a dispetto del cognome, è americana, si avvale della sceneggiatura di Eric Tuchman, autore delle trame di telefilm come "Ultime dal cielo" e "La signora del West". A dispetto del titolo, non è una commedia tutta ciccia... forse sarebbe stata meglio! Manca il gioco sentimentale del gatto col topo di Se scappi, ti sposo e manca la sceneggiatura brillante e incattivita di Prima lo sposo... poi lo rovino. Si rimpiangono persino le scaramucce fra figli dell'antenato Appuntamento sotto il letto. Il tutto viaggia per i binari ipercorretti del filone della commedia romantica, dove nessuno dei due attori protagonisti è un concentrato di umorismo. La Kinski si tiene leggera in questa versione salsa rosa, dove il vero gamberetto è Timothy Dalton, palesemente goffo nella sua parte. Paradossalmente, per via della mancanza totale di comicità, fa sorridere la scena in cui Dalton nudo si copre con un asciugamano del bidè... e qui finisce tutta l'ilarità. 