Anno | 2006 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Marco Carlucci |
Attori | Fabrizio Sabatucci, Francesco Venditti, Ernesto Mahieux, Angelo Infanti, Andy Luotto Anna Longhi, Lorenzo Acquaviva. |
Uscita | venerdì 25 maggio 2007 |
MYmonetro | 2,60 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 13 dicembre 2017
Il film racconta la storia di un giovane cabarettista anarchico e europeista, armato solo di ironia e buonsenso che vuole sfidare l'Italia della politica. In Italia al Box Office Il punto rosso ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 15,8 mila euro e 7 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Riccardo Simeoni è un trentacinquenne cabarettista romano, amico di Paolo, un pastore di pecore (Andy Luotto), di Mario, un giornalista scomodo, e di Michele (Francesco Venditti), all'apparenza il più "normale" del gruppo, ma forse il più disperato. Riccardo fa vita di quartiere, dorme fino a tardi e si fa preparare il pranzo dalla vicina di casa che lo tratta come un figlio. Conosce anche una bella ragazza, Sara, che lavora in una casa famiglia e che non disdegna la sua corte buffa e discreta.
Eppure Riccardo è insoddisfatto, attende una fischio di partenza, una chiamata alla vita che non arriva. Al suo posto arriva una morte: l'infarto sospetto di Mario, proprio mentre stava indagando sui segreti dell'economia italiana.
Oscurato dai media alla sua prima apparizione televisiva, Riccardo decide di candidarsi alle elezioni politiche con il suo nuovo, improvvisato partito: gli Invisibili. Ma sul palcoscenico della politica la pressione è oscura e pesante e chi decide di andare in scena rischia la libertà, l'identità, persino la vita stessa. Il punto rosso che colora il naso dei clown può allora trasformarsi in una macchia di sangue oppure in quel segnale di partenza che Riccardo ha atteso a lungo invano ma che ora i suoi amici possono trasmettere e moltiplicare.
Animato dalle migliori intenzioni, Il Punto Rosso ricalca la parabola del suo protagonista: una promessa di novità che non ha modo di fiorire. Il regista Marco Carlucci, desideroso di inglobare il malessere social-nazionale in una linea narrativa di facile fruizione, parla con l'arma del cinema indipendente come farebbe da uno schermo televisivo: a frasi smozzicate, senza tempi possibili d'approfondimento, condannandosi da solo a una superficialità che sfiora il qualunquismo.
Il film sembra incollato ai blocchi di partenza, nonostante la buona prova degli attori e la presenza scenica forte e sicura di Fabrizio Sabatucci nel ruolo di Riccardo. Ci si ritrova di fronte al dramma finale senza sapere come affrontarlo: abbiamo assistito a una satira, a una denuncia o a un apologo grottesco? L'invito, per Carlucci, è a ricandidarsi davanti ai suoi spettatori con un nuovo e più "programmatico" progetto cinematografico.
Un eccellente film interamente girato con le tecnologie digitali uno dei lavori simbolo del nuovo Cinema Indipendente Italiano. A distanza di anni dalla sua produzione, il film stupisce ancora per il suo modo innovativo di trattare la scottante tematica del deficit finanziario, la crisi economica del nostro paese. La figura del protagonista, un comico cabarettista, annuncia con tono premonitore quanto [...] Vai alla recensione »
continuo a cercare questo film tra gli scaffali degli store ma non lo trovo... credo che ancora oggi sia attualissimo...spero davvero che esca un dvd . simone
L'uscita insieme a L'uomo dell'anno di Barry Levinson non giova certo al pur ambizioso Il punto rosso, opera prima di Marco Carlucci dal cast interessante. In entrambi i film un comico televisivo si butta in politica. Nel primo Robin Williams è alle prese con la Presidenza degli Stati Uniti, nel secondo Fabrizio Sabatucci vuole fare il terzo incomodo tra i due consolidati poli.