Titolo originale | Du skal aere din hustru |
Anno | 1925 |
Genere | Commedia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Carl Theodor Dreyer |
Attori | Johannes Meyer, Astrid Holm, Karin Nellemose, Mathilde Nielsen, Clara Schönfeld Johannes Nielsen, Petrine Sonne. |
Tag | Da vedere 1925 |
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Ultimo aggiornamento lunedì 4 gennaio 2016
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Un ingegnere (Johannes Meyer) tiranneggia la moglie (Astrid Holm), il figlio, la figlia (Karin Mellemose) e persino il canarino. La famiglia organizza un complotto con la vecchia governante (Mathilde Nielsen) e provoca la “caduta del tiranno”.
Dreyer avrebbe voluto girare il suo film in un appartamento piccolo-borghese di due stanze. Non potendolo fare, lo fece ricostruire nel teatro di posa, spingendo il realismo sino a farvi installare gas, acqua ed elettricità. A parte qualche breve scappata per le vie di Copenhagen, questo dramma domestico si svolge in un ossessionante ambiente chiuso. Il canarino nella gabbia, il bilanciere d’un pendolo, persino l’angolo in cui si mette il bambino in castigo acquistano ben presto un senso simbolico. Il regista, che aveva diretto prima due film a Berlino, ha forse voluto trasferire nel proprio stile la lezione del “Kammerspiel”. I dialoghi (come più tardi in Giovanna d’Arco) vi ebbero una parte importante, senza tuttavia che le didascalie dessero fastidio. L’analisi psicologica vi fu portata a un punto di finezza raramente raggiunto nei film muti.
Nocquero all’interpretazione, d’altra parte perfetta, certi eccessi nella truccatura degli attori, sottolineati da frequenti primi piani. Fu senza dubbio la coscienza di questo errore a indurre più tardi Dreyer a sopprimere nei suoi film ogni forma di truccatura.
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968