Anno | 2005 |
Genere | Azione |
Produzione | USA |
Durata | 86 minuti |
Regia di | Lee Daniels |
Attori | Helen Mirren, Cuba Gooding Jr., Stephen Dorff, Macy Gray, Vanessa Ferlito, Joseph Gordon-Levitt Mo'Nique, Matt Higgins, Tom Pasch, Darnell Williams. |
Uscita | venerdì 21 luglio 2006 |
MYmonetro | 2,59 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 aprile 2015
Cuba Gooding Jr. nei panni di un killer spietato e di un tenero amante. In Italia al Box Office Shadowboxer ha incassato 71,8 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Mikey e Rose vivono a Philadelphia, sono amanti appassionati e killer a contratto spietati. Mikey è un pugile nero con un'infanzia dolorosa alle spalle, Rose una sofisticata lady bionda che di quell'infanzia si è presa amorevolmente cura. Età anagrafica e colore della pelle non sono discriminanti per loro. Assoldati per uccidere la moglie, forse fedifraga, di un boss del crimine, scoprono che la donna è incinta. La gravidanza di Vicky diventa per Rose, consumata da un cancro all'ultimo stadio, una possibilità di redenzione. Nel giorno stabilito per eliminare Vicky nasce a sorpresa suo figlio. I killer che spezzano vite, questa volta la concedono fuggendo dalla città con la donna e il bambino per scampare la rappresaglia del boss. Lo aveva già fatto da produttore, Lee Daniels, incrociando le vite al limite di Halle Berry e di Billy Bob Thornton in Monster's ball fino ad avvinghiarle in un amplesso brusco e dolorosamente silenzioso. Lo fa di nuovo, questa volta debuttando alla regia, con Mikey e Rose, che uccidono senza sentimento dentro gli abiti e i tessuti di Vivienne Westwood. Il "ballo dei mostri" esibisce una coppia letteralmente in bianco e nero interpretata da Helen Mirren, algida componente della Royal Shakespeare Company e Cuba Gooding Jr., una sorta di Leon di bessoniana memoria con una vita da assolvere, la sua, e un'altra da avviare, quella del bambino di Vickie. È nella fuga e nella vita clandestina che si rivela la relazione che lega Mikey e Rose, fino a quel momento credibili come madre e figlio o come marito e moglie, o ancora come amanti. Lee Daniels, il primo afroamericano a produrre da solo un film, premiato con l'Oscar ad Halle Berry, coniuga gli opposti (sesso e morte, colpa e vergogna, sacro e profano, bianco e nero, grasso e magro) facendoli interagire in un modo straordinariamente naturale e mai acquiescente. In Shadowboxer la scissione tra l'atto sessuale e la sua rappresentazione non appare e non rischia mai il ridicolo, nemmeno quando è esteticamente e visivamente al limite del proponibile, come nell'intimità esplicitata tra il sottile dottor Don e la sua pingue infermiera, nemmeno quando è cupo, viziato, malato, violento, ritualizzato, giustificato e, alla fine, assolto dal sentimento.
Visto con curiosità, devo ammettere che non mi è piaciuto granché, e non lo consiglio. La regia non è male, cosiccome magari la trama, reale e più credibile di molti altri film, ma la lentezza impantana tutto, compreso il superwelter Cuba... solo dopo un'ora e 25 min si accende un po' il film. Se amate davvero film d'AZIONE, suggerisco: IO VI TROVERO', [...] Vai alla recensione »
Film drammatico interpretato magistralmente da attori gia' noti per il genere.La trama paricolare,ma intensa e prende lo spettatore per trascinarlo fino alla fine del film.Complessivamente il film merita.Voto 7
Il film più brutto che io abbia mai visto. Non dico altro
Rose (Helen Mirren) è una donna. Bianca. Non più giovanissima. Quantomeno è molto più anziana del suo amante Mikey (Cuba Gooding jr.). Che è nero e anche il suo figliastro. E già siamo in un bel groviglio sentimentale. Aggiungete che i due fanno coppia pure sul lavoro. Che consiste nell'essere killer a pagamento. Insomma, la storia, scritta da William Lipz, si annuncia decisamente tosta e anticonvenzionale. [...] Vai alla recensione »
Rose (Helen Mirren) e Mikey (Cuba Gooding jr.) killer professionisti, sono legati da un rapporto particolare: lei è stata l'amante del padre di lui, lo ha cresciuto e ora stanno insieme. Ma Rose, che ha un cancro terminale, rifiuta di uccidere la moglie di un boss mafioso e cerca di ricreare con Mikey, la donna e il suo bambino, una nuova famiglia lontano dalla violenza metropolitana.
Miracolo! Dai fondi di magazzino estivi spunta finalmente qualcosa di vedibile. Anzi, di decisamente interessante (interessante anche se fosse inverno, o noi fossimo a sguazzare felici nell'estate cinematografica americana). Bizzarro e folle, Shadowboxer è un cocktail di regia, attori, sceneggiatura che a differenza del Colore del crimine riesce molto bene.