Titolo originale | Bangkok Dangerous |
Anno | 2008 |
Genere | Azione, |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Oxide Pang Chun, Danny Pang |
Attori | Nicolas Cage, Charlie Yeung, Shahkrit Yamnarm, Nirattisai Kaljaruek, Panward Hemmanee Dom Hetrakul, Namngen Boonnark, Tuck Napaskorn, Steve Baldocchi, Chris Heebink, James With, Peter Shadrin, Arthajid Puengvicha, Duangjai Srisawang, Veerasak Boonchard, Joe Sakol Palvanichkul. |
Uscita | venerdì 29 gennaio 2010 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
MYmonetro | 2,05 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 27 marzo 2014
Un killer in trasferta a Bangkok ha il compito di portare a termine un paio di lavori, ma finisce per innamorarsi di una ragazza del posto. In Italia al Box Office Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 983 mila euro e 401 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Pratica oltremodo abusata, specie in tempi recenti, quella del remake. In particolare a Hollywood, saccheggiando da cinematografie altre con spirito colonialista e/o curiosità da turista (naturalmente quello con camicia a fiori, cartina in pugno e macchina fotografica a tracolla). Capita pure che il remake sia affidato allo stesso autore dell'originale, come nel caso di Bangkok Dangerous, per cercare di non tradirne lo spirito, ma nemmeno questa di per sé è sufficiente come garanzia di genuinità o di necessità dell'operazione.
I fratelli Pang, Danny e Oxide, ci provano a restituire linfa a un canovaccio che a suo tempo - ormai dieci anni fa - regalò loro la notorietà, ma forse quel Bangkok Dangerous era troppo figlio di un'epoca, di una tendenza, diciamo pure di una moda, assai difficile da ricreare in vitro. I dubbi sollevati allora dall'estetica da videoclip e dalle strizzate d'occhio cinefile oggi fan sorridere, confusi in un post-tutto in cerca di una nuova identità.
L'idea dei Pang è quella di un falso remake, in cui i nomi dei personaggi, i luoghi cardine della vicenda e i suoi momenti salienti si scambino vorticosamente come in un esercizio di stile di Queneau (o come in un ribaltamento alla Mulholland Drive), sempre diversi ma sempre uguali. Kong non è più protagonista e non è più muto, mentre lo è Fon, impossibile oggetto d'amore e strumento di redenzione; Joe si chiama ancora Joe ma è tutt'altro, un killer straniero (nel senso di non thailandese) in cerca dell'ultimo colpo, cliché consunto della luce in fondo a un tunnel che pare non finire mai. Un tocco di crepuscolo noir e un rimescolamento delle carte che tengono viva l'attenzione e conferiscono un senso all'operazione, anche perché Cage - curiosamente protagonista quest'anno di un altro falso remake, il geniale Cattivo tenente herzoghiano - è perfetto per la parte di (anti-)Castor Troy, nemesi di un'icona da lui stesso plasmata.
Ma lo stucchevole ancorarsi frame per frame all'originale - la sparatoria fra i boccioni d'acqua, il ring - finisce per annegare il potenziale effetto amarcord in un malinconico immobilismo creativo. La volontà di ricondurre a forza la vicenda, specie verso il finale, nei binari del predecessore, anziché deragliare liberamente con spirito iconoclasta, mina alla base anche il senso della trama, con una risoluzione svuotata di senso logico (quel che là imponeva un gesto estremo qui pare chiaramente pretestuoso).
Rimane lungi dall'essere sciolto il nodo gordiano sugli (ex) fratelli prodigio del cinema ibrido hongkong-thailandese: tra talento inespresso e bluff pienamente espresso, la bilancia comincia a pendere pericolosamente dalla parte sbagliata.
Joe è un Killer professionista, dopo l'ennesima missione svolta in quel di Praga, si appresta a svolgere il suo ultimo lavoro, si tratta di 4 omicidi da compiere nella caotica Bangkok, lì farà amicizia con un giovane ragazzo e s'innamorerà di una bella farmacista, venendo meno così alle proprie regole, le regole di un killer professionista, pagandone a caro [...] Vai alla recensione »
Un meticoloso e implacabile killer a pagamento decide di effettuare i suoi ultimi servizi e viene ingaggiato da un boss della città. L'amore per una ragazza e l'amicizia verso il suo aiutante lo porteranno a rivisitare tutto il suo codice d'onore. Trama banale, prevedibile e senza guizzi, tanti proiettili e poca sostanza. Non ci meraviglieremmo più di tanto se protagonisti [...] Vai alla recensione »
Premetto che non ho visto il film originale. Cage, in generale, non mi piace particolarmente, però ha qui un ruolo particolare che si intona abbastanza con la trama. Visto con la dovuta calma non mi sembra così orribile.
premetto che non ho visto l'originale, però non l'ho trovato male come film, dai. nicolas cage a me non dispiace e non sono d'accordo con chi dice che recita da cani. diciamo che non ha mai un ruolo importante in un film che merita, anche per questo non riesce a dimostrare quanto vale. però non mi sento di condannare questo film. un thriller decente, tutto qui.
Non trascendentale di certo...................lo definirei un film appena discreto ......... niente male l'interpretazione di Cage che tiene su quasi da solo il film
sì, certo: come no. Ecco cos'ha imparato stasera mio figlio: che io sono uno sfigato perchè impiegato onesto qualunque, e che Nicholas Cage è troppo ganzo, lui sì che conosce le regole d'onore dell'uomo duro! E' un killer professionista, ovvero un lavoro dignitosissimo purchè lo si faccia con serietà e precisione, e pure rispettando una certa etica: le ragazze disabili sono fiori di campo da rispettare [...] Vai alla recensione »
Il nostro Cage stavolta interpreta uno scrupolosissimo killer professionista in trasferta a Bangkok. Il film è decisamente gradevole, anche perchè ha il merito di non trasformarsi nella solita esagerazione americana, con un'0azione notevole ma mai assurda. La storia piace, Nulla di trascendentale, ma risulta reale, credibile e solida.
Un film riuscito a mala pena che, si regge solo grazie a quelle poche scene d'azione durante il film e alla bravura di Nicolas Cage che comunque,non da il meglio di se.La storia è quella di un assassinio professionista che si reca a Bangkok per portare a termine un'ultima serie di lavori,4 per la precisione dopodichè, chiuderà con quella vita.
Non resterà negli annali questo film da'zione, ma non è nemmeno così da evitare come suggeriscono molti; resta una pellicola con un buon ritmo, una trama prevedibile ma che tiene sempre svegli, una storia d'amore alquanto impropabile (che poteva anche esser evitata: ma dopo i film d'azione sarebbero esclusivamente solo x uomini.
NON E' CHE NICOLAS CAGE SIA MAI STATO UNO DEI MIEI ATTORI PREFERITI, MA IN QUESTO FILM HA SUPERATO SE STESSO. MONO ESPRESSIONE, MONOCORDE, MONO E BASTA. STORIA SENZA TRAMA E TRAMA SENZA STORIA. VERAMENTE UNA PENA.
Premetto di non aver visto l'originale e per questo non posso fare confronti.... Questo è un film godibile, con una bella storia che si mescola tra azione e romanticismo e con un bel finale!! Da vedere...
Il film non è male però potevano potevano fare qualche cosa di più
un bel film d'azione dove il finale è diverso dagli altri..
Il sognor Cage deve ricordarsi che è un buon attore in grado di fare dei bei film. Film noiosissimo , mi stavo quasi per addormentare.... trama piatta( a dir poco !) e le scene d'azione non sono un granchè! Riprova Nicolas!!!
Tra tanti bei film che ho avuto occasione di vedere e che riguardano la Thailandia, questo è sicuramente il peggiore. Nicolas Gage ha interpretato un ruolo assolutamente falso, in un ambiente palesemente falso. Forse il regista avrebbe dovuto venire a Bangkok, conoscere la gente thailandese prima di addentrarsi nel film che a mio giudizio è di pessima qualità.
Personaggio già visto quello dell'assassino dal cuore tenero, che inevitabilmente si ribella al male di cui ha fatto parte fino a dieci minuti prima. La resa dei conti finale con il protagonista solo contro tutti è cosa vista mille volte e a questo va aggiunto un Cage mediocre.
Definirlo brutto è poco: Un film senza nessun senso, composto da una serie di stupidaggini e luoghi comuni. La recitazione è davvero da cani, cosa non nuova per Nicolas Cage, ma in questo ultimo film devo ammettere che si è davvero superato. Se siete masochisti andate a vederlo.
Bangkok Dangerous è un film da vedere però secondo me potevano fare qualcosa di più.
Film del genere azione tailandese interpretato in modo esemplare dal gia' noto attore N.Cage che interpreta in modo magistrale il suo ruolo.Nelcomplesso un buon film pieno d'azione e con un'ottima interpretazione.Voto 8
THE twins Danny and Oxide Pang were born in Hong Kong, directed their first movie together in Thailand and now work in English, but it’s hard to think of filmmakers for whom language is more profoundly beside the point. Their new movie, “Bangkok Dangerous,” opening Sept. 5, is a remake of their 1999 Thai-language debut, which was about a deaf-mute hit man and was, appropriately, kind of light on [...] Vai alla recensione »
For those unfamiliar with the Pang brothers' audacious 1999 "Bangkok Dangerous," the new version starring Nicolas Cage will seem like any other fast-food bullet ballet. Viewers who recall that original burst of adrenaline, however, will be left with hunger pangs. The two movies share a title, directors, character names -- and little else. Even the city in this edition feels less like the seamy, gritty, [...] Vai alla recensione »
Attore di presenzialismo senza pari, nella sua ormai lunga carriera Nicolas Cage ha alternato film per grandi registi (Lynch, Scorsese) con pop-corn movie più da videoteca che da grande schermo. Appartiene alla seconda categoria Bangkok Dangerous, remake di un film del 1999 che i fratelli tahilandesi Oxide e Danny Pang rifanno ora per il mercato internazionale.
Bangkok Dangerous dei Fratelli Pang. Il pericolo è il mio mistero: più che il film, Dangerous è il conto corrente di Nicolas Cage. Incredibilmente in rosso, tanto che al pin del bancomat deve, per ragioni alimentari, precedere Il codice dell'assassino, sottotitolo italiano del remake, ancora diretto dai Fratelli Pang, dell'omonimo action-thriller del '99.
Continua l'operazione remake hollywoodiani di film asiatici. Nel caso di «Bangkok Dangerous: il codice dell'assassino», poi, gli autori sono gli stessi dell'originale, i gemelli thailandesi Oxide e Danny Pang che rifanno dieci anni dopo il loro omonimo film. Il budget americano naturalmente ha consentito loro di reclutare come protagonista una star del calibro di Nicolas Cage impegnato nel ruolo del [...] Vai alla recensione »
Dopo una balistica esecuzione da un campanile di Praga, il killer invisibile e solitario Nicolas Cage – uno che non lascia tracce, né testimoni e sa quando è il momento di smettere – va nella «densa, sporca e corrotta» Bangkok per l'ultimo (triplo) omicidio della sua carriera. Non dà retta ai segni negativi: sguardi di bimbi curiosi e di una farmacista sedotta.
A fianco dei fratelli scoiattoli Chipmunks, escono in sala anche dei fratelli gemelli umani: Danny e Oxide Pang dirigono ancora un film per il mercato americano dopo il deludente horror The Messengers. Ora tocca a questo “killer movie” più alla Leon (di Luc Besson) che non alla Frank Costello faccia d"angelo (dell"inarrivabile Jean-Pierre Melville).
Una vittima designata è il ministro dell"Interno, un"altra un eroe popolare, due sono uomini potenti: non è facile il compito del killer Nicolas Cage, criminale senza identità incaricato di ucciderli tutti. Né Cage facilita le cose assumendo un giovane aiutante thailandese e innamorandosi d"una sordomuta commessa di farmacia. Due elementi interessanti: il dinamismo eccitato dell"avventura letale; [...] Vai alla recensione »
I fratelli Pang hanno molti fan in Europa, anche in Italia, con la serie «The Eye». In trasferta a Hollywood, ingaggiato un attonito e immobile Nicolas Cage nel ruolo del killer senz"anima (a volte involontariamente comico) che scopre un cuore tenero in una spietata missione omicida, gli autori di Hong Kong tentano di riscrivere il loro film d"esordio che, una decina di anni fa, per l"impostazione [...] Vai alla recensione »
Attore di presenzialismo senza pari, nella sua ormai lunga carriera Nicolas Cage ha alternato film per grandi registi (Lynch, Scorsese) con pop-corn movie più da videoteca che da grande schermo. Appartiene alla seconda categoria Bangkok Dangerous, remake di un film del 1999 che i fratelli tahilandesi Oxide e Danny Pang rifanno ora per il mercato internazionale.
Non si sono nemmeno presi la briga di cambiargli il titolo. Bangkok Dangerous era Bangkok Dangerous resta. Alla regia ci sono sempre loro, i fratelli hongkonghesi Oxide e Danny Pang, mentre a riscriverlo, dieci anni dopo, si è messo lo sceneggiatore Jason Richman. Be', era meglio l'originale, più ruspante, anche se altrettanto violento. L'inizio sembra lo stesso di Tra le nuvole, col capellone Nicolas [...] Vai alla recensione »