La spina del diavolo

Film 2001 | Horror 106 min.

Regia di Guillermo Del Toro. Un film Da vedere 2001 con Eduardo Noriega (II), Marisa Paredes, Federico Luppi, Fernando Tielve, Íñigo Garcés. Cast completo Titolo originale: El espinazo del diablo. Genere Horror - Spagna, Messico, 2001, durata 106 minuti. Uscita cinema venerdì 30 giugno 2006 - MYmonetro 3,18 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 13 gennaio 2012

Una desolata landa spagnola. Un imponente edificio come orfanotrofio. Bambini fantasma. In Italia al Box Office La spina del diavolo ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 97,7 mila euro e 38,2 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,18/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,38
PUBBLICO 3,15
CONSIGLIATO SÌ
Horror infantile tecnicamente ottimo e ben interpretato.
Recensione di Andrea Chirichelli
giovedì 29 giugno 2006
Recensione di Andrea Chirichelli
giovedì 29 giugno 2006

Spagna 1939: la Seconda Guerra Mondiale scuote l'Europa ma nel paese c'è ancora la guerra civile. Carlos, giovane orfano, entra in un riformatorio sinistro e atipico, diretto dalla dolce Carmen, dal dottor Casares (di lei segretamente innamorato) e da Jacinto, enigmatico e aitante custode. Carlos entra subito nel mirino di Jaime, compagno violento e cattivo, che non perde occasione per rendergli la vita un inferno. A complicare ulteriormente le cose arrivano le apparizioni di Santi, alunno scomparso misteriosamente anni prima.
Il film, del 2001 e ripescato solo oggi, è l'ultimo girato dal regista prima della naturale cooptazione hollywoodiana che ha comunque permesso a Guillermo del Toro di regalare agli appassionati due pellicole di ottima fattura come Blade II e Hellboy. L'atipico scenario che fa da sfondo al film, permette allo stesso di non spendersi come mera ghost - story ma di elevarsi una spanna sopra i potenziali concorrenti, avvicinandosi più alla forma di un tetro romanzo di formazione. Nonostante qualche incongruenza, l'atmosfera terrorizzante è resa alla perfezione ed i colpi di scena non mancano. Tecnicamente ottimo, esaltato da fotografia e montaggio, La spina del diavolo permette a Federico Luppi e Marisa Paredes di dimostrare ancora una volta un notevole talento, anche se è tutto il cast a rispondere alla perfezione agli input di un regista la cui passione ed entusiasmo sono percepibili a ogni inquadratura.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 14 settembre 2012
4ng3l

Il film ha i toni del dramma, dell'horror di meno. Nonostante non abbia una trama di contorno, non un difetto ma una difficoltà in più, si dimostra lodevole e strutturato con cura e qualità. Racchiude il dolore della guerra, le difficoltà di più ragazzini orfani e caccia fuori il lato diabolico di una mente disturbata e malvagia.

lunedì 18 giugno 2018
Onufrio

Ambientato nella Spagna di fine anni '30, in un periodo storico complicato per il popolo spagnolo, la vicenda è concentrata in una specie di orfanotrofio in cui si aggira un bambino fantasma morto in circostanze poco chiare. Ma il pericolo reale non viene dal fantasma, ma dall'uomo. Più che un horror è un film storico drammatico con lievi venature horror, diretto da un Del Toro ancora grezzo, seppur [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 marzo 2016
themorenina

Fantastico film, da vedere e rivedere. Amo i film di Guillermo e non mi ha mai deluso.

venerdì 16 luglio 2010
normajean1953

film molto coinvolgente, mai scontato o noioso. si eleva una spanna al di sopra di altri film del genere. interpretato e diretto magistralmente. dovessi dare un voto assegnerei 5 stelle.

sabato 8 settembre 2012
ralphscott

Capitato per caso a vedere il passaggio del film in tv,devo confessare che sulle prime la tentazione di cambiar canale c'era tutta. L'atmosfera  era troppo kitch per non rimandare ad una telenovela sudamericana di vecchio stampo. Pian piano,accettando un po' tutte le ossessioni iberiche,i luoghi comuni sulla Spagna,sesso,machismo,crocefissi e santi,la trama coinvolge,ma soprattutto [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 gennaio 2014
toty bottalla

Dopo averlo visto si ha l'impressione che forse la storia del film andava sceneggiata con più cura: la suspance nei frangenti horror è leggera e vaga, la parte sentimentale è evanescente e ambigua ed i personaggi sono poco incisivi complice la regia e un cast di scarsa personalità. Saluti.

sabato 11 giugno 2011
time_traveler

No, non ci credevo. Non credevo che ci fossero Del Toro e Almodòvar dietro a questo film. Un film dalla trama tanto contorta quanto scontata. Nella Spagna della guerra civile viene raccontata la vicenda di un orfanotrofio che sembra essere infestato da una presenza oscura, un fantasma. Carlos, un orfanello appena giunto nell'orfanotrofio, è il primo ad imbattersi in questo essere [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Nepoti
La Repubblica

1939, verso la fine della guerra civile spagnola. Figlio di un eroe di guerra repubblicano ucciso dai nazionalisti Carlos, dieci anni, finisce in un orfanotrofio sperduto alla periferia di tutto. Già i personaggi che lo popolano — direttore, insegnanti, inservienti — sono poco rassicuranti; ma è ancora nulla a paragone del fantasma fanciullo che appare ai poveri pensionanti, per annunciare la morte [...] Vai alla recensione »

Violetta Bellocchio
Rolling Stone

Distribuito con cinque anni di ritardo, alla faccia dei premi raccattati ovunque, rischia di passare inosservato tra gli avanzi di fine stagione. O, peggio, di venire assimilato agli horror fasulli sul genere "Aiuto! C'è un ragazzino inquietante nascosto nel mio ripostiglio!". Sgombriamo subito il campo: questo non è un film, è un gioiello. E non importa quale sia la ragione dietro al recupero (i prodotti [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

La spina del diavolo sarebbe la spina dorsale bifida che procurava morte ai feti o agli appena nati male: nel film, i piccoli corpi conservati nell'alcol in contenitori di vetro secernono un liquido bevuto a volte come energetico. Si può ringraziare l'estate se emergono film come questo, prodotto dai fratelli Augustin e Pedro Almodóvar, che risale al 2001: di Guillermo Del Toro, regista messicano- [...] Vai alla recensione »

Francesco Alò
Il Messaggero

Mentre i sudamericani (Salles, Cuarón, Agresti) vanno a Hollywood, ecco che il messicano Guillermo del Toro, hollywoodiano d'adozione (suoi i pregevoli Mimic, Blade II, Hellboy), viene in Europa. Chiamato da Pedro Almodóvar firma il suo capolavoro: La spina del diavolo. Spagna del 1939. Guerra civile. I nazionalisti di Franco stanno per prendere il potere.

Serafino Murri
XL

Prodotto dai fratelli Almodòvar nel 2001, questo horror raffinato, intelligente, che scava nei traumi della guerra di Spagna con grande potenza visiva e poche concessioni ai cliché, è la pellicola che lo stesso regista afferma essere la sua migliore. Il messicano Del Toro, con la sua storia di un collegio e torbidi relazioni sessuali con qualche visita di fantasmi, ha mano ferma e decisa come il Buñuel [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Un film anomalo, intrigante, irrisolto. Lo testimonia, per inciso, anche una distribuzione ritardataria: La spina del diavolo, infatti, risale addirittura al 2001, quando il messicano Guillermo Del Toro era un regista per pochi (cinefili) ed era ben lontano dall’essere ammesso in concorso a Cannes (Il labirinto del fauno, poco più di un mese fa, ha ottenuto svariati apprezzamenti ed era in lizza per [...] Vai alla recensione »

Mauro Gervasini
Film TV

La spina del diavolo è un film ormai vecchiotto (è del 2001) girato dal messicano Guillermo Del Toro in trasferta spagnola, e prodotto da Pedro e Augustin Almodóvar. Con la guerra civile (letteralmente) alle porte, i ragazzini di un collegio/fattoria sono morsi a tenaglia da più di un'inquietudine. Oltretutto il piccolo Carlos, come non bastassero gli orrori del reale, entra in contatto con il fantasma [...] Vai alla recensione »

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