The Delinquents

Scotty ha 18 anni e Janice 16. Sono innamorati, vivono in periferia a Kansas City e i genitori di entrambi non vedono di buon occhio il loro legame. Chobby, capo di una gang giovanile, si offre di andare a prelevare Janice per portarla ad una festa in cui incontrare Scotty. Nel corso della serata in cui scorre l'alcol, sopraggiunge la polizia dopo che i due si sono allontanati. Chobby sospetta che sia stato Scotty a fare la spia e decide di punirlo.
Gli Anni Cinquanta vedono nascere un nuovo filone narrativo, quello dei teen movies, che ha i suoi vertici in Il selvaggio e in Gioventù bruciata. Il trentenne Robert Altman che ha realizzato numerosi documentari industriali si vede offrire l'opportunità di scrivere e girare un lungometraggio da Elmer Rhoden, responsabile di una catena di sale cinematografiche di Kansas City sua città natale. Decide di attorniarsi di attori con cui ha già lavorato in teatro ma per i ruoli principali fa casting in California per offrire al film uno stile hollywoodiano. Questo implica però la presenza di Tom Laughlin che Altman finirà con il detestare per i suoi atteggiamenti da pseudo Actor Studio e per il suo patetico tentativo di imitare James Dean.
Ciò non contribuisce alla riuscita di un film scritto in cinque giorni e girato in tre settimane facendo sì che resti nella storia solo perché è il film d'esordio di un Maestro del cinema. Un altro Maestro però riuscì a guardare oltre, grazie all'intuito che solo pochi possiedono in campo artistico. Alfred Hitchcock vide The Delinquents e ne fu così impressionato da offrire ad Altman la regia di uno degli episodi della serie televisiva Alfred Hitchcock presenta che gli aprì le porte per altre regie. Robert Altman cominciava così, da un film non eccezionale, uno straordinario percorso. 