Titolo originale | Kako ubiv svetec |
Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Macedonia |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Teona Strugar Mitevska |
Attori | Milan Tocinovski, Labina Mitevska, Silvija Stojanovska, Kiril Korunovski, Dzefdet Jasari, Toni Mihajlovski, Lea Lipsa . |
MYmonetro |
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Siamo in Macedonia, alla fine degli anni '90, quando la neonata Repubblica era sotto il controllo della NATO. La storia è di due fratelli che si trovano a vivere in questa terra piena di tensioni, caos e di violenze che si manifestano in scontri armati.
CONSIGLIATO N.D.
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Il film è ambientato a Skopje (dove è stato girato alla fine del 2002), in quel particolare clima di tensione che sfociò in sporadici scontri armati (di proporzioni molto più limitati rispetto a quelli che investirono le altre repubbliche della ex-Jugoslavia) nella neonata Repubblica di Macedonia della fine degli anni '90, allora sotto il controllo della NATO. Protagonisti del film sono Viola e Kokan, fratello e sorella. Lei torna nella sua città dopo un lungo periodo vissuto negli USA e trova un paese immerso nel caos, nel quale si respira un clima di tensione e di violenza nel quale il fratello è coinvolto. Questi, infatti, spinto dal bisogno di reagire, collabora con un non meglio precisato gruppo di "terroristi" che combattono per la Macedonia e contro la NATO per conto del quale accetta una pericolosa missione oltre il confine. La sorella lo accompagna per proteggerlo e durante il viaggio rivelerà al fratello il vero scopo del suo viaggio in Macedonia: ritrovare una figlia che aveva lasciato nel suo paese tre anni prima. Durante il viaggio di ritorno Kokan subirà ogni genere di umiliazione da parte di una guardia di frontiera e ciò non farà altro che accrescere la sua rabbia, spingendolo ad organizzare un attentato terroristico (una bomba nella valigia di un funzionario della NATO che si scoprirà essere il padre della figlia di Viola) durante la solenne traslazione delle spoglie di S. Clemente. Viola riesce a trovare e a riprendersi sua figlia, mentre il fratello viene ucciso nel corso di un regolamento di conti con il capo della organizzazione terroristica che gli aveva assegnato la missione. Malgrado qualche ingenuità nella sceneggiatura, l'esordio della Mitevska appare convincente. Lo spettatore vi avverte quella tensione che travolge le vite dei protagonisti e porta Kokan verso un'inevitabile quanto tragica fine. Il suo personaggio, ispirato (come ammesso dalla stessa regista) all'indimenticabile protagonista di Cenere e diamanti di Wajda, può degnamente occupare un posto nella galleria dei "giovani ribelli" del cinema slavo.