Titolo originale | Cape Fear |
Anno | 1991 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Martin Scorsese |
Attori | Robert De Niro, Nick Nolte, Jessica Lange, Juliette Lewis, Joe Don Baker, Robert Mitchum Gregory Peck, Martin Balsam, Illeana Douglas, Fred Dalton Thompson, Zully Montero. |
Tag | Da vedere 1991 |
MYmonetro | 3,31 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 24 novembre 2019
Ritorno di Martin Scorsese dopo il viaggio grottesco attraverso il genere gangster compiuto con Quei bravi ragazzi. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 2 candidature a Golden Globes, In Italia al Box Office Cape Fear - Il promontorio della paura ha incassato 553 .
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Ritorno di Martin Scorsese dopo il viaggio grottesco attraverso il genere gangster compiuto con Quei bravi ragazzi. Si tratta stavolta di un film su commissione, nato come scommessa contro il sistema hollywoodiano che lo ha sempre confinato a "regista di storie italo-americane". Riesce nell'intento spettacolare o, per meglio dire, plateale, con ritmi serrati, movimenti funambolici della macchina da presa, ma non è lo Scorsese che amiamo. Sembra più un film diretto da De Palma o da Cimino. Anche la recitazione, o è sbiadita come quella di Nolte e della Lange oppure troppo caricata come quella di De Niro. La più brava è la ragazzina Juliette Lewis, candidata all'Oscar come attrice non protagonista. Cape Fear è il remake dell'ottimo thriller del 1963, peraltro sottovalutato, diretto da Jack Lee Thompson. Là al posto di De Niro e Nolte c'erano Mitchum e Peck. I ruoli di protagonista e comprimario in questa rivisitazione sono capovolti. Infatti a Scorsese interessa maggiormente la psicologia furiosa di Max Cady, l'ex detenuto che dopo aver passato tre lustri in penitenziario è deciso a vendicarsi nei confronti dell'avvocato artefice della sua condanna. Se infatti nel primo film Peck era un membro della giuria senza macchia alcuna, qui si scopre che Nolte ha nascosto una prova importante per il proprio cliente, perdendo così la causa. Max perciò insidia la famiglia del penalista Sam Bowden, in un crescendo scioccante e a volte ricco di tensione. Al di là delle riserve, nel personaggio di De Niro si intravedono i protagonisti di Mean Streets e di Taxi Driver e, se vogliamo, il regista qui porta all'ennesima potenza le loro fobie. La musica rielaborata è la stessa del precedente, cioè di Bernard Herrmann, collaboratore di Hitchcock. I titoli di testa sono uguali a Psycho e la fotografia è del mago del terrore Freddie Francis. Peck, Mitchum e Balsam appaiono in camei.
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Cape Fear è un thriller psicologico straordinario, spettacolare, soprattutto grazie a un eccellente Robert De Niro, in uno dei suoi più memorabili ruoli mai riusciti: lo psicopatico Mac Cady che, uscito di galera tenterà di vendicarsi rovinando la vita al suo avvocato, che non è riuscito a difenderlo fino alla fine a causa di uno stupro avvenuto più di dieci anni prima.
Primo capolavoro del genere e primo remake di Scorsese, Cape Fear non è altro che l’interpretazione madre che segnò le carriere di Robert De Niro e di Nick Nolte: il primo un autentico protagonista antieroe, il secondo un antagonista onesto che pensava solo al futuro della famiglia e che vede il passato perseguitarlo. Scorsese dirige un giallo avvincente, un thriller teso come [...] Vai alla recensione »
Un fantastico ed eccezionale Robert De Niro è Max Candy, un uomo diabolico nel curare la sua vendetta per infedele patrocinio, nei confronti dell’avv. Sam Bowden, interpretato molto bene da Nick Colte. L’intero film è ricco di una suspense talora sottile, strisciante, carica di un delirante susseguirsi di immagini,.le scene degli ultimi 15 minuti sono da mozzafiato.
Certamente più scottante e violento dell'originale, “Cape Fear”, remake del “Promontorio della paura”del 62', entra di diritto tra i più emozionanti e paurosi thriller della storia; grazie ad una regia attenta e scrupolosa ai dettagli e ad una fotografia terrificante, che delinea perfettamente il sadismo e il fanatismo di un grandissimo villain, e delinea [...] Vai alla recensione »
"Cape fear" è forse uno dei film più sottovalutati (assieme a "Fuori orario") della grandiosa carriera di Scorsese. E' certamente un film di genere, ma quando il genere viene maneggiato magistralmente da registi di questo calibro inevitabilmente esso viene, per così dire, "trasceso", un po' come avvenuto nel Nosferatu di Herzog, per citare [...] Vai alla recensione »
CAPE FEAR – IL PROMONTORIO DELLA PAURA (USA, 1991) diretto da MARTIN SCORSESE. Interpretato da ROBERT DE NIRO, NICK NOLTE, JESSICA LANGE, JULIETTE LEWIS, ROBERT MITCHUM, GREGORY PECK Quattro personaggi principali: Max Cady (De Niro), psicopatico deviante, pedofilo, maniaco religioso, che ha scontato quattordici anni in prigione sopportando sevizie infernali a causa di uno stupro [...] Vai alla recensione »
Se non ci fosse stato De Niro, questo film sarebbe stato solamente uno dei tanti thriller in circolazione. Ottima la sua interpretazione e il suo intero personaggio. Per il resto tutto rientra nella normalità, la storia non mi convince moltissimo anche perchè i capolavori di Scorsese sono stati di tutt'altro genere. un film da vedere comunque se si è appassionati di questo regista.
Non mi ha convinto;quasi come tutti i Remake... Ottime alcune interpretazioni.Lewis su tutti. Proprio ieri sera ho rivisto l'Originale con uno straordinario Robert Mitchum
scorsese resta e rimane un grande in tutti i sensi,de niro in una delle sue migliori interpretazioni di sempre. Nolte e la lange sono notevoli ma de niro gli ruba la scena in ogni senso. grande film,scorsese ha fatto di meglio ma grande film nel suo genere
La trasformazione fisica di de Niro è sensazionale, la recitazione maligna gli calza a pennello e Nick Nolte sembrerebbe interpretare se stesso. E' un inconsueto film di Scorzese non più incentrato nella frenesia newyorkese, ma un remake che non scade mai in tensione, dipingendo in modo efficace le turbe di pubertà di una giovane ragazza. Film pompato all'inverosimile, si fa vedere per la suspence [...] Vai alla recensione »
UN TRILLER MERAVIGLIOSO UN DE NIRO MEMORABILE DA OSCAR GRADE LA REGIA DI SCORSESE JESSICA LANGE SEMPRE SPLENDIDA BRAVISSIMA IN QUESTA Interpretazione DA OSCAR POCO CONSIDERATO E UN CAPOLAVORO PER GLI AMANTI DEL CINEMA
Un avvocato dai buoni sentimenti lascia andare in galera un farabutto occultando alcune prove a suo favore. Ma quest'ultimo uscito di galera è deciso a vendicarsi. Sarà un incubo in cui le leggi da sempre usate dall'avvocato sembrano essere ininfluenti. Non è un capolavoro come altri film del regista, ma cè uno stile molto dettagliato.
Si tratta di un remake de Il promontorio della paura di J. Lee Thompson (1962) e nel cast ci troviamo ancora Martin Balsam, Gregory Peck e Robert Mitchum, che tornano qui camei.L'interpretazione di Max Cady da parte di De Niro è magistrale. Un villain che nulla ha da invidiare a quelli che vediamo nei film dei supereroi. Un personaggio diabolico, misterioso, sadico, che sa bene come costruire a poco [...] Vai alla recensione »
Bel remake di un ottimo film ,De Niro prende il posto di Michum,Nolte quello di Peck,il risultato è brillante anche se l'originale è come sempre superiore.Intensa e profonda l'interpretazione di De Niro che come sempre si cala in modo maniacale nel personaggio che interpreta,in modo ossessivo ma efficace. Buon lavoro
bhe..parto col dire che qst film meriterebbe al massimo 2.5 stelline...gliene do 3 perche Scorsese è il mio regista preferito...e per l'ottima prova di de niro che è il mio secondo o terzo attore preferito.....ma il film è davvero deludente.....da un regista come martin...che ha diretto Quei bravi ragazzi e gli altri suoi capolavori.
De Niro si dimostra ancora una volta un mostro di bravura,interpreta il male ma con aria da buono(nella prima parte).Il finale l'ho trovato un pò strano,poteva esser fatto in maniera diversa,ma cmq resta un gran bel film.
opera"nuova" di Martin Scorsese .remake dell'omonimo film del 1962 il promontorio della paura,è uno dei rari casi dove ,il rifacimento egualia,o addirittura supera l'originale.un film,di giustizia,dove la giustizia latita,dove il bene si sposa con il male,dove il criminale è il perseguitato,è la vittima del sistema.
Mi dispiace che un bravo regista e un bravo attore (De Niro) stavolta abbiano sbagliato. Non si tratta soltanto del contenuto inverosimile, di cui qualcuno si è accorto. Il film è la manifestazione dell'ideologia statunitense per cui il bravo, ricco e religioso bianco americano si deve continuamente difendere dagli attacchi dei criminali ("gli altri") che minano continuamente la loro tranquillità (il [...] Vai alla recensione »
La prima riflessione balzata in mente dopo aver visto "Cape Fear - Il promontorio della paura" è stata unica e lampante: si può chiedere di più ad un regista come Martin Scorsese? Si. Certo che si può: il film crea tensione, è vero, ti fa soffrire, ti fa attendere, ma si brucia in un finale che con Scorsese forse a ben poco a che fare. E' come una sigaretta, si consuma nella parte conclusiva, si [...] Vai alla recensione »
Tanto vale dirlo subito. Cape Fear - Il promontorio della paura, versione Scorsese 1991 del romanzo di John MacDonald The Executioner, remake di un classico noir del 1962 diretto da J. Lee Thompson, grande successo di pubblico americano, non è un bel film. O meglio, certo che lo è. È un film fatto da un maestro del cinema contemporaneo al massimo della sua maturità professionale, è 1 esercizio di un [...] Vai alla recensione »