I cannibali [1]

Film 1969 | Drammatico +16 95 min.

Anno1969
GenereDrammatico
ProduzioneItalia
Durata95 minuti
Regia diLiliana Cavani
AttoriBritt Ekland, Tomas Milian, Delia Boccardo, Marino Masé, Pierre Clémenti, Sergio Serafini Antonio Piovanelli, Carla Cassola, Francesco Leonetti, Cora Mazzoni, Francesco Arminio, Giancarlo Caio, Alessandro Cane, Massimo Castri, Giampiero Frondini.
TagDa vedere 1969
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 3,25 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Liliana Cavani. Un film Da vedere 1969 con Britt Ekland, Tomas Milian, Delia Boccardo, Marino Masé, Pierre Clémenti, Sergio Serafini. Cast completo Genere Drammatico - Italia, 1969, durata 95 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,25 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 4 luglio 2011

Il mito di Antigone modernizzato. Il Potere ordina che i morti caduti durante una sommossa siano lasciati insepolti.

I cannibali [1] è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,25/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,50
CONSIGLIATO SÌ
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Premi
Cinema
Trailer
L'Antigone secondo Liliana Cavani.
Roberta Montella
Roberta Montella

Il tocco provocatorio di Liliana Cavani racconta "L'Antigone" attraverso la macchina da presa. In pieno clima di contestazione la tragedia di Sofocle prende vita nelle strade di Milano del 1969. La regista riscopre l'antica Grecia e la capacità dei suoi autori di raccontare storie universali e attuali.
Il film inizia con una sequenza tanto agghiacciante quanto violenta: quattro bambini vengono fucilati senza alcun motivo davanti allo sguardo impressionato di Tiresia. Il giovane straniero si avvia verso le strade della città osservando i corpi privi di vita di ragazze e ragazzi, repressi durante le sommosse e lasciati marcire per terra, per ordine dello Stato. "Morte a chi seppellisce i corpi dei ribelli", si legge ad ogni angolo. Tiresia è affranto. In un bar incontra Antigone, ragazza dell'alta borghesia, pronta ad infrangere la legge pur di seppellire il corpo del fratello. Perfino la famiglia è contraria alla sua idea. Ma Tiresia è pronto ad aiutarla. Emone, fidanzato di Antigone e figlio del primo Ministro non è d'accordo con la decisione della ragazza. Poi, anche lui si converte alla causa, e accusa per primo il padre, tanto attaccato alle "sue" leggi da non rischiare di sovvertire l'ordine prestabilito. Milian, interprete di Emone, è perfetto nella parte di colui che, ormai conscio dell'empietà del governo, vuole regredire allo stato di animale.
La Cavani usa l'opera di Sofocle per narrare una comunità che ha completamente smarrito il suo spirito religioso, autentico e naturale. Le regole della civiltà sono imposte da leggi che non hanno più rispetto per l'uomo e per il suo animo. Alcune sequenze chiave lasciano lo spettatore folgorato: un prete benedice i cadaveri, preceduto da un'autobotte che spruzza acqua; uomini nudi si inginocchiano e camminano gattoni solo per volere di un bambino vestito da ufficiale; Tiresia che, arrestato, viene esibito come un animale davanti alle telecamere televisive. In maniera metaforica evidenziano tutte la differenza fra lo stato di Natura, che Antigone e Tiresia cercano di ripristinare, e quello Civile, vuoto e privo di senso: " I cannibali sono giovani o tutti coloro che, a qualsiasi età, aspirano a riconquistare la propria vera natura di uomini, il senso religioso della vita, rifiutando certi condizionamenti della cosiddetta società civile. Ricercano purezza primitiva, una sincerità dimenticata, ma la società li rifiuta perché disturbano l'ordine tutto esteriore delle sue leggi, spesso disumane", afferma la Cavani a proposito del film. È la Storia dentro la storia. È l'umanità nel volto di due giovani che corrono nudi, indifesi, inseguiti dai poliziotti del Potere. Il disagio e la rabbia nei confronti di chi governa è un messaggio di cambiamento. La transizione storica è in atto, ora (1969) come allora (IV sec. A.C.). Stessi sentimenti, stessi risultati. La regista usa sapientemente un registro diverso a seconda del contenuto. Le soluzioni visive alternate e accattivanti descrivono in maniera efficace la tensione del presente all'interno di una tragedia classica. Grazie alle musiche di Ennio Morricone, lo spettatore è in grado di immergersi del tutto in quell'atmosfera di speranza ed illusione che ha caratterizzato gli anni '60. Il tema musicale insiste sui personaggi, diventando un carattere distintivo della loro presenza davanti all'obiettivo.
Il finale è cruento, eppure lascia intravedere un contagio di altruismo che darà coraggio ad altri giovani. L'indifferenza è il primo passo da superare per combattere chi, da sempre, tenta di disumanizzare la comunità.

Sei d'accordo con Roberta Montella?

Il mito di Antigone modernizzato (male). Il Potere ordina che i morti caduti durante una sommossa siano lasciati insepolti. Antigone, invece, con l'aiuto di Tiresia, un misterioso straniero, compie la sua opera di pietà dando sepoltura al fratello. Ma il Potere ucciderà anche i due seppellitori. Altri giovani, però, prenderanno esempio dai due nuovi morti per continuare la loro opera. È il terzo film della Cavani.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 2 gennaio 2011
weachilluminati

lettura definitiva.La tragedia greca Antigone  di Sofocle che fu rappresenta ad Atene nel 442 a.C. che, sinteticamente, rappresenta li dramma conseguente ad un negato  diritto alla sepoltura del potere costituito, diviene lo spunto ed  ispirazione per il progetto artistico di Liliana Cavani  “i cannibali”del 1969.

giovedì 10 settembre 2020
Howlingfantod

 Il terzo lungometraggio della Cavani inizia in modo dirompente e feroce con la scena di alcuni bambini che trovano un uomo disteso sulla spiaggia che sembra morto, lo scuotono, l’uomo (il Tiresia della tragedia di Sofocle) si sveglia e li rincorre per gioco. I bambini vengono barbaramente uccisi da dei militari nascosti dietro le dune. L’orizzonte mitico della cinematografia nostrana [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 settembre 2020
Howlingfantod

Il terzo lungometraggio della Cavani inizia in modo dirompente e feroce con la scena di alcuni bambini che trovano un uomo disteso sulla spiaggia che sembra morto, lo scuotono, l’uomo (il Tiresia della tragedia di Sofocle) si sveglia e li rincorre per gioco. I bambini vengono barbaramente uccisi da dei militari nascosti dietro le dune. L’orizzonte mitico della cinematografia nostrana di fine anni Sessanta, [...] Vai alla recensione »

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RECENSIONI DELLA CRITICA
Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Oggi in una città europea. C’è stata una rivolta domata nel sangue. I vincitori, per incutere timore e dare un esempio, vietano, pena la morte, che i corpi dei vinti siano sepolti. Ma Antigone, con l’aiuto di un misterioso straniero che parla una lingua ignota e disegna pesci sui muri, decide di seppellire egualmente il fratello Polinice. La inseguono.

Adelio Ferrero
Cinema Nuovo

Analogo, anche se più ambizioso (e mistificato), il caso della Cavani. Ne I cannibali ci sono infatti molti film, o meglio, spezzoni e ricordi di altri film: rivediamo certi interni un po' sospesi e trasognati di Teorema e la sistematica distruzione di uomini e cose che si compie ogni giorno nelle città del capitale come la descriveva Godard in Alphaville o Week-end.

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