Anno | 1991 |
Genere | Guerra |
Produzione | Italia, Russia |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Vladimir Bortko |
Attori | Michele Placido, Tatyana Dogileva, Mikhail Zhigalov, Aleksey Serebryakov, Tatiana Dolicheva Yury Tolonnikov. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Michele Placido continua la linea dell'impegno popolare vestendo i panni del maggiore Bandura, un militare sovietico in servizio da anni sul fronte afgano e coinvolto nelle operazioni di disimpegno dal territorio.
CONSIGLIATO NÌ
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Michele Placido continua la linea dell'impegno popolare vestendo i panni del maggiore Bandura, un militare sovietico in servizio da anni sul fronte afgano e coinvolto nelle operazioni di disimpegno dal territorio. Tra mercato nero, figli di alti papaveri che arrivano all'ultimo momento per acquisire una medaglia e ripartire, e guerriglia, Bandura si ritroverà a farsi uccidere per espiare le colpe sue e dei suoi compagni. Questo film, girato in coproduzione, ha tutti i marchi della perestrojka. Si può parlare liberamente di corruzione, di delusione, di avversione verso i politici. Placido serve di richiamo per il pubblico russo che ha da poco visto La Piovra ma il suo ruolo poteva essere affidato a chiunque.
ho visto questo film 4 volte. Spero di vederlo ancora. E' la traduzione sullo schermo del tolstoiano Guerra e Pace. 1)Il miglior Placido di tutta la sua carriera, 2)un regista di grandissimo valore, 3)una sceneggiatura-capolavoro. Una sciagurata circostanza politica (1991) porta la critica italiana (non dico occidentale, dico italiana poichè Placido in un film straniero dovrebbe imporre attenzione)a [...] Vai alla recensione »