Anno | 1914 |
Genere | Storico |
Produzione | Italia |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Giovanni Pastrone |
Attori | Lidia Quaranta, Italia Almirante Manzini, Umberto Mozzato, Vitale De Stefano, Ignazio Lupi Emilio Verdannes, Carolina Catena, Dante Testa, Bartolomeo Pagano. |
Tag | Da vedere 1914 |
MYmonetro | 2,84 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 28 maggio 2009
Annibale che dichiara guerra a Roma e le cospirazioni a Cartagine sono lo sfondo storico. Cabiria, durante la seconda guerra punica, sfugge alla strage dell'Etna, ma viene rapita e portata a Cartagine.
CONSIGLIATO SÌ
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Annibale che dichiara guerra a Roma e le cospirazioni a Cartagine sono lo sfondo storico. Cabiria, durante la seconda guerra punica, sfugge alla strage dell'Etna, ma viene rapita e portata a Cartagine. Sta per essere sacrificata a Moloch, ma la salva Fulvio Axilia con l'aiuto dello schiavo Maciste. Durante la fuga Maciste viene catturato, mentre Cabiria si salva, ma diventa schiava di Sofonisba. Maciste dovrà salvarla ancora una volta. Primo grande kolossal della storia del cinema, è stato scritto da Gabriele D'Annunzio. La grande pulizia della messinscena e un recente restauro lo rendono ancora un grande e avvincente spettacolo per gli occhi.
Nel 1914 Cabiria concluse tutto un periodo del nostro cinema, fino ad allora intessuto di improvvisazioni, di mediocri audacie e di molti ripieghi. Da pochi anni erano giunti anche in Italia i primi saggi di un curioso ritrovato dei fratelli Lumière; e tra le prime Case di produzione torinesi, nel 1905, fu la «Carlo Rossi e C.», la quale, dopo aver importato un film di ben cinquanta metri, Au Cafë [...] Vai alla recensione »
Cabiria bambina rischia durante la terza guerra punica (218-201 a.C.) d’essere sacrificata agli dei, ma la salvano un patrizio romano e il suo schiavo Maciste, d’accordo con la regina Sofonisba, della quale Cabiria, cresciuta, diviene l’amica prediletta. Ma Sofonisba si uccide perchè Scipione l’Africano batte duramente l’esercito cartaginese a Naraggara (o Zama, secondo altri storici) nel 202.