Sonny

Sonny, ventiseienne slanciato e dallo sguardo vagamente assorto, rincasa dopo il servizio di leva alla corte di Jewel, intraprendente mantenitrice di prostitute e gigolo. Lui, essendone il fiore all'occhiello nonché suo figlio, dovrebbe ritornare in pista al più presto, ma questo significa perdere l'occasione di rifarsi una vita. In più, Carol, giovane prostituta innamoratasi di Sonny, e Henry, compagno di Jewel, gli sconsigliano di tuffarsi nuovamente in quel giro di soldi facili che non durerà ancora per molto, come la sua apparente felicità.
Nicolas Cage ci immerge sfrontato, come il cammeo che interpreta, in una storia di ordinario degrado morale. Se infatti il ritmo e i toni sono immediati come la sua mano, la materia è assai più difficile da digerire, ma di infelicità così esasperata e reale che vale davvero la pena sforzarsi.
Il film risulta pertanto ben interpretato e sufficientemente scorrevole, seguendo schemi sempre più televisivi che cinematografici, verso un percorso di rimorsi, rimpianti, fallimenti individuali e collettivi. 

Sonny è un gigolò fin da quando la madre, che gestisce un bordello, lo ha costretto a prostituirsi. Tornato dal servizio di leva Sonny può scegliere: condurre una vita regolare o ricominciare a fare soldi con le donne. Quando si innamora di una prostituta appena arrivata Sonny inizia a pensare di cambiare rotta. Ma rinunciare alla bella vita non sarà così facile.