Anno | 1999 |
Genere | Commedia |
Produzione | Brasile |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Cao Hamburger |
Attori | Diego Kozievitch, Rosi Campos, Sérgio Mamberti, Marieta Severo, Pascoal da Conceição Matheus Nachtergaele. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 novembre 2009
Nino, un giovane apprendista stregone di soli 300 anni, vive al centro di una megalopoli in un castello incantato insieme alla zia Morgana, una potent... Il film ha ottenuto 1 candidatura al Festival di Giffoni,
CONSIGLIATO N.D.
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Nino, un giovane apprendista stregone di soli 300 anni, vive al centro di una megalopoli in un castello incantato insieme alla zia Morgana, una potente maga, e allo zio Victor, un saggio stregone. I pianeti del sistema solare stanno per allinearsi e si avvicina il momento in cui i maghi potranno rinnovare i propri poteri con l'aiuto dei libri magici. Nino però è davvero nei guai perché, nonostante i ripetuti tentativi, non riesce a trovare nemmeno un incantesimo da scrivere nel suo libro ed è solo riempiendone le pagine che potrà diventare stregone. Scoraggiato, il ragazzo si arrende a diventare un bambino normale come i suoi tre amici. Ma una zia cattiva cerca di rubare i poteri magici a zia Morgana e di impadronirsi del castello. Per riavere la sua casa e salvare gli zii da un terribile destino Nino dovrà imparare ad accettare di essere diverso dagli altri e mettere in pratica ciò che ha imparato sulla magia.
Come ogni fiaba che si rispetti, Il Castello di Rá-Tim-Bum adotta il punto di vista di un narratore onnisciente. Vengono evidenziati il legame tra magia e natura, e il conflitto tra mondo magico e mondo non-magico. Gli Stradivarius, la famiglia di Nino, vivono nel tempo immobile e indeterminato della fiaba, diverso dal tempo reale. Il mondo non-magico intende espellere l’elemento magico: i cattivi non-maghi non comprendono il mondo magico, lo respingono, vogliono uniformarlo al loro. I personaggi hanno, più che un carattere, una funzione, e sono quindi ben caratterizzati dal punto di vista fisico. Le caratteristiche fisiche di Nino ne esplicitano la natura di eroe comico e anticonvenzionale. Nino vive la stessa esperienza di molti ragazzi che desiderano sentirsi come gli altri e mal sopportano di essere diversi (per attitudini, razza, status sociale o economico). Il ragazzo compie un percorso di crescita che lo porta a comprendere come la sua diversità sia una ricchezza e che vivere in una famiglia diversa dalle altre non lo taglia fuori dalla comunità dei coetanei. L’avventura vissuta da Nino lo trasforma in un vero mago e gli permette anche di entrare in contatto con l’esterno, con l’altro, e di creare un dialogo con i suoi coetanei al di là di ogni differenza.