Anno | 2006 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Kim Rossi Stuart |
Attori | Kim Rossi Stuart, Barbora Bobulova, Alessandro Morace, Marta Nobili, Tommaso Ragno . |
Uscita | venerdì 5 maggio 2006 |
Tag | Da vedere 2006 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,85 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 14 settembre 2015
La storia di un bambino alle prese con un padre oppressivo e con una madre instabile e sempre in fuga è al centro del debutto alla regia di Kim Rossi Stuart, tornato alla grande dopo l'incidente in moto. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, ha vinto un premio ai David di Donatello, In Italia al Box Office Anche libero va bene ha incassato 885 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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La famiglia continua a essere uno degli argomenti più comuni e frequenti nell'ultimo cinema italiano.
Kim Rossi Stuart alla sua opera prima, dopo avere vestito i panni del padre ne Le Chiavi di casa di Gianni Amelio, interpreta Renato, un padre single che vive coi suoi due figli, Viola e Tommi. Abbandonato dalla moglie Stefania (Barbora Bobulova), Renato cerca di condurre avanti al meglio la famiglia, ma non è semplice quando si hanno anche problemi di lavoro. Chi ne soffre di più è il piccolo Tommi.
Spaccato di vita fra le mura di casa, che si ispira, seppure alla lontana, al cinema del Neorealismo, Anche libero va bene, corre sul concetto del modo di vivere l'infanzia, dell'essere figli della nostra infanzia, e della differenza di sguardo sul mondo che possono avere un padre e un figlio. Esperienza contro innocenza, grigio contro blu. E così Tommi che vive altri mondi (l'artefatta famiglia borghese del vicino di casa che lo accoglie a braccia aperte), quando può si chiude al dolore (per lui, la madre che ritorna è un pericolo non una gioia) e si rifugia sul suo amato tetto per guardare dall'alto ciò che accade. Renato, invece, non può più fuggire, perchè il suo tempo è finito, e sfoga la rabbia trattenuta, contro tutto e tutti, ovvero contro se stesso. Solo il suo animo gentile lo salva, figlio dell'innocenza perduta che riaffiora grazie all'amore.
Kim Rossi Stuart si mette in gioco con impegno, in prima persona, dietro e davanti alla macchina da presa, sebbene il suo ruolo dovesse essere interpretato da un altro attore (voci di corridoio dicono Sergio Rubini). Il suo è un film personale, piccolo, a tratti acerbo, complesso da assorbire perchè troppo semplice nella costruzione, che viene fuori alla distanza, quando si è usciti dalla sala, quando è trascorso del tempo. Lo stesso tempo che ci dirà se è diventato adulto anche come regista.
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Film stupendo semi-amatoriale che tratta la tragica questione di Renato, rimasto a tenere da solo due figli e con una precaria condizione economica a causa della ex moglie, che lo ha tradito senza problemi rompendo il rapporto e in più lo illude ancora senza ritegno fingendo di tornare e tradendolo-scaricandolo di nuovo. Un film veritiero che si oppone al classico stereotipo femminista che viene [...] Vai alla recensione »
Ho guardato questo film da grande estimatrice di Kim Rossi Stuart, sia come attore che come uomo di spettacolo, che ha fatto scelte coerenti e difficili. Non credo però che questo mi tolga obiettività. A me piace sia il cinema visionario ed inventivo (fellini, tarantino, burton ecc) che quello "verista" ed intimista (cassavetes, moretti, amelio ecc).
Oh. Finalmente in un film italiano è un uomo a mettersi a nudo. A parte questo, leggo che molti hanno criticato la trama, definendola contorta o straziante. Io penso sia proprio questo il bello. Molti film hanno trame costruite, con un messaggio preciso; qui la morale non c'è, o va cercata. È come un quadro e va interpretato, capito e, anche se ti lascia l'amaro in bocca, resti contento perché qualcosa [...] Vai alla recensione »
alla prima visione delude un pò ma quando si notano certi eccessi per marcare situazioni tristi e pesanti sono quasi necessari. Posso segnalare una brutta bestemmia verbale del protagonista e qualche brutalità forte...ma il tutto scorre come se facesse parte di una realtà cattiva come spesso è. Kim Rossi Stuart e tutti gli altri attori tutti bravi e ben inseriti nella parte.
Gran bel film, imbastito con scene familiari, domestiche, nelle quali ognuno di noi può identificarsi. Le problematiche di una famiglia media italiana, che cerca di arrivare a fine mese, cercando di coniugare la disperazione economica alla serenità di tutti gli esponenti. Ma è proprio la quiete che manca, quando una madre si assenta per inseguire le sue avventurette sentimentali [...] Vai alla recensione »
Kim Rossi Stuart diventa regista con una bella riuscita: Anche libero va bene è un film ben fatto, intelligente, commovente, su una famiglia davvero contemporanea composta non da esseri di carta o creature a una dimensione, ma da persone complesse, contraddittorie, felici o infelici, adulti o bambini nella perenne instabilità attuale. Il padre-ragazzo è un cameraman indipendente, bello e nervoso, [...] Vai alla recensione »
I bambini ci guardano. E ci giudicano. Basterebbe riuscire a guardare l'età adulta con gli occhi dell'infanzia, per accorgersene; «E capire che, mentre i grandi compiono errori macroscopici, minimizzandoli, i piccoli sanno invece coglierne tutta la portata. E in modo disarmante». E attraverso lo sguardo limpido d'un bambino sofferente che Kim Rossi Stuart (l'attore che da diversi anni ha rinunciato [...] Vai alla recensione »
Fino ad oggi, con l'esordio alla regia in Anche libero va bene, abbiamo conosciuto Kim Rossi Stuart come attore di livello, capace di destreggiarsi in ruoli diversi e sempre intensi, dal Lucignolo del Pinocchio di Benigni al padre riconciliato in Le chiavi di casa di Amelio, dal bandito dal cuore d'oro in Romanzo criminale di Placido al giovane psicopatico in Senza pelle di D'Alatri.
Kim Rossi Stuart è uno degli attori più prestigiosi del cinema italiano. Acclamato anche in teatro, specie in ruoli scespiriani e, contemporaneamente, molto festeggiato in TV. Oggi, come molti suoi colleghi, ma con matura coscienza dei propri mezzi espressivi e delle proprie responsabilità, ha deciso anche di diventare sceneggiatore e regista: con una storia aspra e dolce ad un tempo, tenera ed aggressiva, [...] Vai alla recensione »
Tommi (Alessandro Mo-race) e la sorella Viola (Marta Nobili) guardano la spiaggia che si apre luminosa davanti all'albergo. I loro occhi sono pieni di meraviglia. Poche ore prima era sembrato che la giornata dovesse concludersi con una nuova delusione. Partiti da Roma la mattina con ilpadre Renato (Kim Rossi Stuart) e la madre Stefania (Barbora Bobulova), si erano aspettati una sorta di risarcimento [...] Vai alla recensione »
I bambini ci guardano ancora. Il sorprendente esordio alla regia di Rossi Stuart ha gli occhi di un ragazzino di il anni in una famiglia alla sbando. La madre è andata via e quando torna non sa restare oltre pochi giorni cedendo alle sirene tentatrci dell'irrequietezza sessuale; il padre, cameraman indipendente, alterna affetto e dolcezza a crisi di durezza dai toni estremamente violenti e la sorella [...] Vai alla recensione »
Gioventù, poco amore e tanta rabbia. Anche libero va bene, di Kim Rossi Stuart. vive del personaggio di Tommi, ragazzine più maturo del genitori, figlio del benessere lasciato a se stesso in un'Italia all'anno zero dei sentimenti. La madre che va e viene, come un pendolo impazzito, incapace di assumersi le sue responsabilità; il padre immaturo, ferito, arrabbiato con il mondo; la sorella di poco più [...] Vai alla recensione »
I lettori lo preferiscono netto. È per questo che il nostro giudizio sull'esordio di Kim Rossi Stuart dietro la macchina da presa risulta decisamente positivo: nell'atto, peraltro, di motivarne la genesi è forse utile operare dei piccoli distinguo per spronare l'esordiente a valicare gli steccati che continuano a limitare il cinema italiano d'autore nel suo complesso.
Auguriamo a Kim Rossi Stuart di trovarsi un posto nella piccola grande storia delle opere prime perché la sua prima esperienza da regista se lo merita proprio. Già la scelta del prossimo festival di Cannes di includerlo nella prestigiosa selezione della "Quinzaine des réalisateurs" è in questo senso un buon segnale. E' un film molto doloroso, Anche libero va bene (dove "libero" è riferito, secondo [...] Vai alla recensione »
Quando leggerete queste righe è possibile che Anche libero va bene non sia più nelle sale. Sarebbe un peccato. Perché l'esordio di Kim Rossi Stuart è una delle poche sorprese di questo scorcio di stagione. Attore versatile e maturo, il neoregista si avventura qui con passo discreto e sensibilità a fior di pelle nell'esistenza sbriciolata di una famiglia romana.
Kim Rossi Stuart è un grande attore per sensibilità e capacità mimetica. Ora ha deciso dì passare dall'altra parte della macchina da presa e di raccontare una storia forte fatta di emozioni, sentimenti, contraddizioni. Ha scelto per farlo gli occhi di un ragazzino di undici anni, Tommi, che ha il volto e la tenerezza di Alessandro Morace, al suo primo film, trovato, come racconta il regista, dopo estenuanti [...] Vai alla recensione »
Esordio cinematografico sincero, sentito, intenso. Così tanto che esci dalla sala con un po' d'inquietudine e ti chiedi perché gli adulti non riescano più a comunicare come i bambini. Regia senza orpelli, tono aspro e realistico. Altro che i dissensi familiari al rosolio delle fiction televisive: qui si litiga sul serio, con quella sottile crudeltà psicologica - per lo più involontaria - che ferisce [...] Vai alla recensione »
Interno di famiglia monca. Un padre, Renato, ben oltre l’orlo di una crisi di nervi. una figlia, Stefania, che ha già un biglietto di sola andata per l’adolescenza. E un figlio, Tommi, costretto ad affrontare come può fantasmi che si muovono sul margine di quell’età, ancora bambino ma per poco. E poi una madre che un po’ c’è, quasi sempre no, apparentemente responsabile della disfunzionalità del gruppo. [...] Vai alla recensione »
È il solo film italiano nelle sezioni non ufficiali di Cannes 2006, lo ha invitato la Quinzaine des réalisateurs e (un po' maliziosamente) viene da pensare che la scommessa sia più sulla fama d'attore del suo regista che sull'opera, esordio dietro alla macchina da presa di Kim Rossi Stuart ammirato dalla Francia in Romanzo criminale che molta critica ha «supportato», anche dove non è piaciuto, per [...] Vai alla recensione »
Papà stira. A culo nudo, con la sola maglietta che finisce a mezza chiappa. Poi arriva l'inquadratura dal davanti, mentre il figliolo undicenne si prepara per la lezione di nuoto, e sembra non notare l'abbigliamento succinto. Il cinema italiano ha inventato il semi-frontal, con la t-shirt che un po' cela e un po' svela, il ferro brandito come un'arma e l'asse da stiro in guisa di quinta.
Anche libero va bene di Kim Rossi Stuart - ammesso solo nella Quinzaine de réalisateurs, rassegna parallela al Festival di Cannes - è stato scritto da Linda Ferri, Federico Starnone, Francesco Giammusso e dal regista stesso. Ci si sono messi in quattro, ma non sono stati originali, soprattutto nel soggetto, che ricalca Voltati Eugenio (1980), accenna a Incompreso (1966), anche questo di Luigi Comencini, [...] Vai alla recensione »