Titolo originale | The Devil's Rejects |
Anno | 2005 |
Genere | Horror |
Produzione | USA, Germania |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Rob Zombie |
Attori | Sid Haig, Bill Moseley, Sheri Moon Zombie, William Forsythe, Ken Foree, Matthew McGrory Leslie Easterbrook, Geoffrey Lewis, Priscilla Barnes, Dave Sheridan, Kate Norby, Lew Temple, Michael Berryman, Diamond Dallas Page, Jossara Jinaro, Kelvin Brown, Danny Trejo, Brian Posehn, P.J. Soles. |
Uscita | venerdì 12 maggio 2006 |
Tag | Da vedere 2005 |
MYmonetro | 3,09 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 15 maggio 2014
I Firefly, famiglia di maniaci assassini, sono costretti ad abbandonare la casa, braccati da uno sceriffo in cerca di vendetta. Seguito di La casa dei 1000 corpi. In Italia al Box Office La casa del diavolo ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 887 mila euro e 425 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Avevamo lasciato l'allegra famiglia Firefly al loro focolare - La casa dei 1000 corpi - dedicarsi indisturbati all'attività di maniaci assassini tra massacri, mutilazioni e sevizie.
Lo sceriffo John Wydell ha però intenzione di mettere fine alle loro abominevoli attività e di vendicare così anche suo fratello. Un'irruzione nella casa gli vale la cattura di Mama e l'uccisione di uno dei fratelli. Otis e Baby invece scappano e si danno appuntamento col papà, Captain Spaulding, nel bordello di Charlie, suo fratello di sangue. Ma Wydell non ha intenzione di fermarsi e assolda The unholy two, un duo di spietati sicari, per rintracciare i Firefly che lungo il tragitto stanno lasciando cadaveri senza lesinare.
Violenta al limite del sostenibile quest'opera seconda di Rob Zombie, prestato al cinema dal rock ad alta potenza, ma già approdato ad uno stile registico con precise connotazioni di originalità. I personaggi sono approfonditi ulteriormente rispetto al prequel e, sebbene siano tutti aldilà di ogni aderenza col mondo reale, risultano impossibili ma credibili. Mostri spietati che si danno la caccia, gingillandosi con innocenti vittime che fanno da sugo a una vicenda che ha i ritmi del western, o del poliziesco anni '70.
Canoni e stilemi di genere sono ricalcati, assimilati e reinventati da Zombie, che lascia per strada il pesante (e inutile) citazionismo che caratterizzava La casa dei 1000 corpi. Riconfermati invece colonna sonora stupenda (qui è country); intellettualismi al bando; umorismo grottesco. Parecchio pesante.
LA CASA DEL DIAVOLO disponibile in DVD o BluRay |
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Opera seconda di Mr.Zombie (La casa dei 1000 corpi segna il suo debutto al cinema),personaggio eccentrico,musicista,autore e regista di talento che ha trovato nelcinema(horror)il mezzo più idoneo per incanalare ed esprimere(sfogare)la sua fervida creatività macabra.“I reietti del diavolo” -questo il titolo originale- è un'opera estrema,singolare,sorprendente,suggestiva,i [...] Vai alla recensione »
Zombie(anche sceneggiatore)gira un sequel del suo film d'esordio privilegiando gli spazi aperti ed aumentando il sangue,la demenzialità,e le citazioni(con il solito stuolo di comparsate di ex-interpreti di horror anni '70 e '80).In questo caso però rende troppo odiosi sia il terzetto di cattivi sia il poliziotto(anche se patteggia per i primi),e lo spettatore fatica ad interessarsi [...] Vai alla recensione »
La famiglia Firefly è in fuga, uno sceriffo dai modi inconsueti li bracca. L’intero dizionario di Rob Zombie è chiuso in quest’ora e mezza. Sorprendente, una serie di rimandi al cinema anni ’70 è una buona scusa per presentare una trama fuori da qualsiasi schema. La sceneggiatura è travolgente, pazza, alleggerisce la trama all’inverosimile; scariche di violenza adrenalinica tengono attaccati allo [...] Vai alla recensione »
Dopo la casa dei 1000 corpi, Rob Zombie si è cimentato nel sequel: "la casa del diavolo" (il solito titolo in italiano forviante; il titolo originale suonerebbe come "i reietti del diavolo"). Un film indubbiamente molto violento, ma che ha qualcosa da dire oltre la violenza. La scena si apre con l'assedio della polizia al ranch della famiglia di maniaci e assassini del [...] Vai alla recensione »
Come seguito di "la casa dei 1000 corpi" segue abbastanza bene il filo logico della trama e per certi tratti è anche sicuramente migliore come sceneggiatura al film da cui trae seguito... con lo stile classico tra western e country che per alcuni può essere un pò noioso ma per gli appassionati è imperdibile.
Ottimo horror, creativo e con personaggi che quasi quasi ti piacciono. Il genere di per se si presta al ridicolo se non è ben fatto. Nel caso di R. Zombie (che tra l'altro non è male anche come musicista) il ridicolo viene accarezzato e affrontato con piglio ed ironia. Grande anche il rimando ai road movie anni 70..... stesse inquadrature e sequenze.
Rob Zombie con La Casa Dei 1000 Corpi aveva creato un horror praticamente perfettoe due anni dopo crea il suo perfetto sequel, perfetto perchè non si tratta di una fotocopia del primo capitolo, anzi non si tratta quasi più di un film horror, ma di un road movie in stile western che parla della fuga della famiglia di maniaci braccata dallo sceriffo e dai sicari che ha assoldato.
E’ un horror splatter del 2005 di Rob Zombie violento e brutale come la colonna sonora, per me puro frastuono, tra hard rock ed heavy metal composta in parte dallo stesso regista. Il film, con un plot talmente semplice che la sceneggiatura sembra coincidere con il soggetto, è una via di mezzo tra Non aprite quella porta e Pulp fiction. Protagonista della storia è la famiglia di psicopatici assassini, [...] Vai alla recensione »
Ripensandoci, non è poi così male. La prima sequenza, l'assalto alla casa intendo, è davvero ben girata, ha un suo pathos, altre scene sono un po' noiose e altre fastidiose da guardare. Contrariamente al il primo, girato in 35mm, questo secondo capitolo venne girato in 16mm, scelta lodevole se si nota la caratteristica grana del negativo.
Nel genere horror è, non solo evidentemente superiore al precedente film di Rob Zombie (la casa dei mille corpi), ma si tratta senza dubbio di una specie di masterpiece del settore. Realmente stupiscono alcuni commenti molto negativi, giacchè il film è girato, ed anche interpretato, molto bene: naturalmente se avete gli sfinteri deboli, o preferite “legally blonde”, non guardatelo (ma non scrivete [...] Vai alla recensione »
Il miglior film horror del 2000. Rob Zombie, dopo uno splendido film (la Casa dei 1000 Corpi) ritorna con questo sequel migliore di molti punti rispetto al precedente. Storia tesa, personaggi credibili e ben caratterizzati. Otis, nuovo Charles Manson sia come aspetto che come comportamento, è una figura terrorizzante. La scena finale è da antologia, con Free Bird dei Lynyrd Skynyrd in sottofondo. Vai alla recensione »
dopo aver letto un pò ovunque buone recensioni pensavo che "la casa del diavolo" fosse un bel film....mi sono sbagliato.In questa pellicola Rob Zombie pensa di reinventare il genere,ma il risultato è un film pulp.....il film pulp dei poveri!!!attori messi lì a fare i torturatori,omicidi e retorica come se piovesse,battute che vorrebbero essere acide ma che sono solo un [...] Vai alla recensione »
Lo voglio dimenticare talmente tanto, che non mi va neanche di dare un spiegazione del mio voto negativo.
Rob Zombie, con "La Casa del Diavolo", realizza il sequel de "La Casa dei 1000 Corpi". Già il primo non era granché, ma questo qui è davvero indigeribile. Si salva solo qualche scena particolarmente brillante, per il resto è noioso, compiaciuto e piuttosto stupido.
Lo segnalammo, La casa dei 1000 corpi, grottesco esordio horror dell’ex leader dei White Zombie Robert Cummings, in arte Rob Zombie, più che altro per disperazione. Di fronte a un’ondata di new (new) horror high-tech reazionari, e prima della boccata d’aria fresca di La terra dei morti viventi, quello era uno dei pochi film intelligenti e non banali di un genere abusato.
L'horror (inseguire, torturare, uccidere, dissanguare) visto come uno dei divertimenti esistenziali quali il sesso, le droghe, l'offesa sarcastica agli altri, le trasgressioni. L'eterna lotta tra Bene e Male, naturalmente: ma l'ipotetico Bene, rappresentato da uno sceriffo feroce, si rivela abietto, mentre l'ipotetico Male, rappresentato da una famiglia ribellista, risulta piuttosto simpatico.
Dopo la mattanza raccontata nel precedente La casa dei 1000 corpi, il fratello sceriffo di una delle vittime giura vendetta e sbarella la famiglia assassina. La madre viene arrestata e affidata alle cure medievali delle prigioni texane, i due figli fuggono nel grande nulla americano in attesa di ricongiungersi con papà, il clown matto Capitan Spaulding.
Con l'ultraviolento La casa dei 1000 corpi Rob Zombie (alias Rob Cumming), musicista della trasgressiva band heavy metal White Zombie, nonché attore, produttore e disegnatore, si è guadagnato subito un nutrito numero di fans dello splatter movie. Erede in qualche modo dei Wes Craven e dei Tobe Hooper, Zombie con il film d'esordio e con il sequel La casa del diavolo porta meccanismi e tipologie del [...] Vai alla recensione »
Erano circa trent'anni, forse dagli Anni Settanta, che non si vedeva un horror così: pieno non soltanto di sangue e morti, ma di sesso, droga, ribellismo, turpiloquio continuo, come in un'antologia di ogni possibile trasgressione esercitata anche sul proprio corpo, su se stessi, nella consueta lotta tra il Bene (uno sceriffo che si rivela una carogna, come capita a volte ai buoni) e il Male (una famiglia [...] Vai alla recensione »
Rob Zombie, malgrado il nome e l'aspetto minaccioso, è un cinefilo appassionato, colto e citazionista, e la prova la porta sul suo avambraccio dove spicca il tatuaggio di Creature From the Black Lagoon. Dopo una ragguardevole carriera di metallaro rock tre anni fa esordì alla regia col sorprendente La casa del mille corpi, un horror splatter pieno di riferimenti classici.
Allegri bambini, Capitan Spaulding è tornato! Il clown maniaco de La Casa dei 1000 corpi, primo horror del rocker Rob Zombie, riprende i suoi massacri on the road insieme ai due figli brutti, sporchi e cattivi. Li insegue uno sceriffo fan di Elvis. Sequel visionario e un po' lento con un effetto complessivo (voluto) da tv locale notturna: quei film "incredibilmente strani che sembrano un sogno post [...] Vai alla recensione »