Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | David Ballerini |
Attori | Ivan Franek, Flavio Bucci, Marco Baliani, Anna Maria Gherardi, Roberto Cenci Pietro Ragusa, Alberto Caneva, Gianni Bisacca, Augusto Zucchi, Oliviero Corbetta, Aldo Innocenti. |
Uscita | venerdì 10 giugno 2005 |
MYmonetro | 1,88 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 20 agosto 2010
Bobby Sands, giovane repubblicano legato all'IRA viene arrestato e costretto a confessare un delitto mai commesso. Dopo isolamenti, maltrattamenti e soprusi decide di iniziare lo sciopero della fame. In Italia al Box Office Il silenzio dell'allodola ha incassato 5,2 mila euro .
CONSIGLIATO NO
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Bobby Sands, giovane repubblicano legato all'IRA, viene arrestato e costretto a confessare un delitto mai commesso. La sua colpevolezza è comunque politicamente troppo importante. Per indurlo ad arrendersi le autorità lo sottopongono ad ogni tipo di pressione:isolamenti, maltrattamenti e soprusi di ogni genere. Robby decide di iniziare lo sciopero della fame.
Il set è inglese, il pretesto Bobby Sand, il poeta dell'Ira ucciso in galera dalla democrazia parlamentare più prestigiosa, sgozzato come i 100 di Attica perché lo stato di diritto è vendicativo come Hammurabi e pericoloso anche con gli amici più cari, come sappiamo. Sand non voleva indossare la divisa dei comuni: «sono un prigioniero politico non un bandito».
Dopo 66 lunghissimi giorni di sciopero della fame, il 5 maggio 1981 Bobby Sands, ventisettenne giovane di Belfast, muore in carcere. David Ballerini sceglie la sua incredibile storia per esordire nel lungometraggio. Una storia crudele, liberamente rielaborata, ma che mantiene inalterati nella sostanza i fatti e le angherie, i soprusi e gli accadimenti maturati nella prigione dove Sands fu rinchiuso [...] Vai alla recensione »
Ipoeti in carcere ispirano il cinema. In Eloge de l’amour Jean-Luc Godard fa recitare «Il testamento di un condannato» di Robert Brasillach; ora David Ballerini si ispira a Bobby Sands per Il silenzio dell’allodola. Sands (Ivan Franek) morì di fame, per protesta, il 6 maggio 1981. Ma neanche i suicidi seguenti scossero Londra. Ora un film enfatico e mal recitato, sebbene girato conuna certa tecnica [...] Vai alla recensione »