A Casablanca gli angeli non volano

Film 2004 | Drammatico 94 min.

Titolo originaleAl Malaika la tuhaliq fi al-dar albayda - A Casablanca les anges ne volent pas
Anno2004
GenereDrammatico
ProduzioneItalia, Marocco
Durata94 minuti
Regia diMohamed Asli
AttoriAbdessamed Miftah El Kheir, Abderrazak El Badaoui, Rachid El Hazmir, Leila El Hayani, Abelaziz Essghyr Ali Achtouk, Naima Bouhmala, Fatima El Hadi, Jamal Bouhaddioui, Mostapha Sabhi, Mohamed Tata.
Uscitavenerdì 3 giugno 2005
MYmonetro 2,50 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Mohamed Asli. Un film con Abdessamed Miftah El Kheir, Abderrazak El Badaoui, Rachid El Hazmir, Leila El Hayani, Abelaziz Essghyr. Cast completo Titolo originale: Al Malaika la tuhaliq fi al-dar albayda - A Casablanca les anges ne volent pas. Genere Drammatico - Italia, Marocco, 2004, durata 94 minuti. Uscita cinema venerdì 3 giugno 2005 - MYmonetro 2,50 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Said e Othman e Ismail, i suoi due suoi amici, a Casablanca. I loro sogni e le loro aspirazioni andranno incontro ad avvenimenti che muteranno profondamente le loro esistenze. In Italia al Box Office A Casablanca gli angeli non volano ha incassato 11,3 mila euro .

Consigliato nì!
2,50/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO NÌ
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Tre uomini alla ricerca della soluzione dei loro problemi a Casablanca.
Recensione di Luisa Ceretto
Recensione di Luisa Ceretto

Said è costretto a lasciare il villaggio sperduto tra le montagne, dove abita la propria famiglia, per andare a cercare fortuna nella capitale. La moglie Aicha è incinta e cerca in ogni modo di dissuadere il marito dall'andare a Casablanca, luogo che considera malvagio e pericoloso. L'uomo non si lascia convincere e trova un lavoro in un ristorante. Con lui, anche Othman e Ismail tentano la fortuna in città; il primo non pensa che a risparmiare per procurare del cibo per il proprio cavallo, affidato alle cure materne, il secondo, invece, si lascerà facilmente attrarre dal lusso e dallo stile di vita della metropoli, soprattutto da un bel paio di scarpe costose. Aicha continua ad inviare disperate lettere in cui esorta Said a tornare, sta per nascere il bambino e spera che lui le sia accanto. Ma così non avviene, e i tre si troveranno ben presto travolti e risucchiati da quell'enorme trappola che è Casablanca, da cui non è facile uscire... Presentato l'anno scorso alla Semaine de la Critique a Cannes, dove ha ottenuto un'accoglienza calorosa, "A Casablanca gli angeli non volano" segna l'esordio nel lungometraggio di Mohamed Asli. Suggestivo il titolo e nobili gli intenti del regista, nel ritrarre le difficoltà cui va incontro il protagonista della vicenda. Peccato che, nell'affrontare questo tema e nel tratteggiare i suoi personaggi, rischi, in taluni momenti, di cadere in una raffigurazione macchiettistica, col risultato di non cogliere appieno le complessità e le problematiche di quella metropoli, lasciandosi attrarre da un realismo un po' patinato. Dopo aver effettuato i propri studi a Milano, Mohamed Asli - classe 1957 - si è specializzato nel settore della produzione cinematografica e nel 2003 ha creato un Centro di Formazione all'interno degli Studi Kanzaman in partenariato con Cinecittà.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Lietta Tornabuoni
La Stampa

Tre uomini e la città, Casablanca leggendaria ridotta come tutte le metropoli del mondo: bella, sporca e cattiva, sovrappopolata, paralizzata dal traffico, piena di cani randagi, di gente spietata e di rifiuti. I tre uomini ci sono arrivati per cercare lavoro, lo hanno trovato in un caffè-ristorante, eppure vengono sconfitti: nulla di quanto speravano risulta realizzabile, le loro aspirazioni semplici, [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

La formazione di Mohamed Asli ha avuto luogo in Italia; i tecnici di questa coproduzione italo-marocchina (la prima) sono italiani e il lungometraggio d'esordio di Asli porta tracce evidenti della nostra storia cinematografica, dal neorealismo ai film di Rosi. Costretti a inurbarsi per sopravvivere, tre uomini originari delle montagne dell'Atlante non possono trovare, a Casablanca, la realizzazione [...] Vai alla recensione »

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Tre berberi dell'Atlas marocchino, Ismail (Abdessamad Miftahalkhair), Said (Rachid el Hazmir) e Othman (Abdelaziz Esseghir), costretti a lasciare i loro villaggi nevosi, lavorano in un ristorante cittadino. La moglie di Said, terrorizzata dall'inevitabile partenza, lo richiama a casa. Aspetta un altro figlio. La metropoli tentacolare e peccaminosa sfrutta e distrugge le anime belle.

Enrico Magrelli
Film TV

Nel cielo del Marocco gli angeli e i poveri non possono prendere il volo. Questa è la certezza dell’esordiente Mohamed Asli (48 anni, ha alle spalle esperienze come produttore), Il suo film si apre su un insolito Nord Africa, innevato e freddo. In un paesinodi montagna vive la famiglia di Said che si è trasferito a Casablanca per lavorare in un ristorante.

Antonello Catacchio
Ciak

L’opera d’esordio di Mohamed Asli (già produttore esecutivo di Marrekech Express e Il segreto del Sahara) è un urlo disperato «ma anche un atto d’amore verso Casablanca, come aveva fatto Rosi con Le mani sulla città». Non è la speculazione edilizia che devasta, ma sono i mille piccoli segni del degrado che corrompe le anime semplici con sogni altrettanto semplici.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

La malinconia infinita degli emigrati, la solitudine delle mogli lontane, i sogni che si cristallizzano in fissazioni assurde e innocenti: un cavallo da nutrire a tutti i costi; una lettera d’amore e rimpianto letta e riletta fino a diventare una litania; un paio di stivaletti occidentali troppo cari per un semplice cameriere, che si incanta a fissarli ogni giorno con l’espressione dolorosa dell’innamorato. [...] Vai alla recensione »

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