Anno | 1974 |
Genere | Hard boiled |
Produzione | Italia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Mario Bava |
Attori | Riccardo Cucciolla, Lea Lander, Maurice Poli, Don Backy, George Eastman (II), Erika Dario Emilio Bonucci. |
MYmonetro | 2,79 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Claustrofobico incubo on-the-road, questo titolo segna una decisa virata verso il realismo da parte del più osannato tra i maestri dell'horror italian...
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Claustrofobico incubo on-the-road, questo titolo segna una decisa virata verso il realismo da parte del più osannato tra i maestri dell'horror italiano: Mario Bava. Poco nota in patria perchè edita due decenni dopo la realizzazione, l'opera si presenta come un concentrato di cruda violenza, colpi di scena e feroce bastardaggine: cocktail votato all'intrattenimento in grado di fare cassa all'epoca quanto di ispirare i massimi esponenti del prolifico filone/carrozzone del pulp moderno. Inutile quanto imbarazzante sottolineare le assonanze tra "Rabid Dogs" (questo il titolo inglese) e "Reservoir Dogs" (Le Iene) di Tarantino, che si può considerare a ben donde un ispirato ed ironico remake del film di Bava.
Quattro delinquenti rapinano una banca ma qualcosa va storto, la polizia interviene e uno di loro viene ucciso. I tre rimasti riescono in qualche modo a fuggire in auto con il bottino ed a prendere in ostaggio un uomo, un bambino ed una donna. I membri della banda si chiamano tra loro con dei soprannomi: "il dottore" è il cervello del gruppo mentre "bisturi", esperto di lame, e "32", concorrente diretto del mitico John Holmes in quanto a centimetraggio, sono sgherri da bassa macelleria. Tra caselli e autogrill, in corsa continua sulle autostrade italiane, pura bestialità e frizioni interne alla banda porteranno ad esiti imprevedibili. Girato quasi interamente nell'abitacolo di un'auto, Rabid Dogs è duro da digerire, volgare al limite del sopportabile, sporco e sudato come i protagonisti, cani rabbiosi e famelici. Il titolo, affondando le mani nell'improponibile, offre un intrattenimento malsano ma efficace, scandito da ritmi e sequenze care al cinema di Bava, che non si smentisce nell'esprimersi senza inibizioni di sorta. Sprezzante, disturbante, a tratti insostenibile ritratto dei baratri più profondi della basezza umana, ma anche capolavoro del thrilling di genere.
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Una vetta del B-movie, claustrofobico, iperrealista, sporco e cattivo, al quale avrebbero giovato una maggiore fantasia nei dialoghi, che alla lunga risultano ripetitivi e monocordi, e un migliore sviluppo delle situazioni di suspense. Grande prova tecnica nel girare quasi tutto il film nell'abitacolo di una macchina e bravi tutti gli attori con una menzione particolare per Don Backy (si, quello [...] Vai alla recensione »
Forse il punto più alto della carriera di Mario Bava da regista e della sua forza innovativa e anticipatoria. Per dire, se questo film fosse stato girato negli Usa oggi sarebbe ricordato come un vero cult e un capostipite. Se credete che Tarantino avesse tratto il coniglio da cilindro, date un'occhiata a questo film: semplicemente perfetto fino al colpo di scena finale che è a dire [...] Vai alla recensione »
Capolavoro pulp, fonte di ispirazione per registi del calibro di Quentin Tarantino, registicamente eccezionale nel saper gestire praticamente l'intero film nello spazio limitato di un'automobile con dentro 5 persone. Un film sporco, violento e cattivo per l'epoca in cui è stato girato, ma anche visto oggi riesce a mantenere tutto il suo fascino crudele.
Come topi in gabbia o, meglio, come criceti (per chi non li conoscesse, animali che si scannano con inaspettato vigore). Una folle giornata magistralmente descritta dal re dell'horror Bava, qui cimentatosi in un genere per lui inconsueto, ma di consueto esito: un film che non si dimentica. Il cast é ben amalgamato e di alto livello: dal serafico Cucciolla al divo, gigantesco Eastman. [...] Vai alla recensione »
Quattro delinquenti, dopo una rapina, si ritrovano la polizia ai calcagni. Con due ostaggi ed una macchina sequestrata poi faranno di tutto per far perdere le proprie tracce. Come poter mescolare thriller da camera, on the road ed analisi sociale in un film da quattro soldi, dove a far da padrone sono le distanze dei vari personaggi, caratteri tanto diversi da creare attriti dalle conseguenze inaspettate. [...] Vai alla recensione »
Mario Bava firma il suo ennesimo capolavoro regalandoci un noir poliziesco dalle tinte pulp, un'opera geniale e alternativa avanti di almeno venti anni rispetto all'epoca in cui fu concepita. È scioccante pensare come un film così innovativo e all'avanguardia abbia subito il nefasto destino di una produzione stroncata ancor prima che la pellicola fosse ultimata, e di [...] Vai alla recensione »
Non fatevi ingannare da chi stronca questa pellicola definendola "datata", "noiosa" o quant'altro. E' un film tanto "datato" che la maggioranza di chi lo vede la prima volta ha la sensazione di trovarsi di fronte a una tarantinata, con vent'anni d'anticipo. Il doppiaggio anni '90 è purtroppo mediocre, ma non basta a rovinare questo solido e teso (ribadisco: teso!) thriller on the road.
Non c'è nulla da dire oltre che questo film è un capolavoro!
"Cani Arrabbiati" è un vero e proprio CULT, un capolavoro che racchiude gran parte del genere pulp, e mischia con sapienza thriller, poliziesco all'italiana e road movie, fino a giungere a un finale da antologia. Non c'è inquadratura sbagliata, ha un ritmo perfetto, attori bravissimi, sceneggiatura credibile e sequenze memorabili.
Uno dei film più strani di Mario Bava: alcuni balordi fanno una rapina e cominciano una folle corsa trascinandosi appresso degli ostaggi. Finale a sorpresa (ache se qualcosa la si può anche intuire). "Cani arrabbiati" è un originale e violento road movie, un prodotto italiano sicuramente fuori dagli schemi.
Non è il tempo a rendere quasi inguardabile una pellicola perché inattuale e datata. Già quando uscì, nel lontano 1974, Cani arrabbiati era un b-movie destinato ad un pubblico dalla bocca buona. Basti pensare che sei anni prima, nel ’68, Lizzani aveva girato, con ben altro stile, Banditi a Milano, documentando la ferocia delle bande criminali che imperversavano [...] Vai alla recensione »
Un road movie davvero claustrofobico: non riesco a trovare termine migliore per descriverlo. Un film di un'ora e 36 minuti circa al 90% ambientato dentro una vecchia berlina della Opel. Ovviamente si riallaccia al grande, grandissimo genere "Poliziesco/Poliziottesco in voga in quegli anni, ma il mitico Bava (gran maestro dell'Horror italiano e di alcuni gialli interessanti) si diletta [...] Vai alla recensione »
Come può aver ispirato Tarantino se il film è uscito in dvd (prima versione) solo nel 1995 e Le iene è del 1992? Cani arrabbiati non è mai uscito al cinema!