Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Vincenzo Marra |
Attori | Vincenzo Pacilli, Edoardo Melone, Francesco Giuffrida . |
Uscita | venerdì 17 settembre 2004 |
MYmonetro | 3,06 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Attori non professionisti per la prima volta davanti alla cinepresa, la dura realtà sociale di Secondigliano, lavori precari, la minaccia della camorra, la dignità da riconquistare. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Vento di terra ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 56,5 mila euro e 15,5 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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A tre anni da Tornando a casa, premiato a Venezia 2001, torna Vincenzo Marra, uno dei "novissimi" del cinema d'autore, apprezzato da Nanni Moretti e ora prodotto dalla coppia Corsi-Romoli. Attori non professionisti per la prima volta davanti alla cinepresa, la dura realtà sociale di Secondigliano, lavori precari, la minaccia della camorra, la dignità da riconquistare. La storia di Vento di terra? Enzo, un ragazzo di diciotto anni, vive con la sua famiglia nel quartiere periferico di Napoli. In seguito alla morte del padre, nel tentativo di aiutare la propria famiglia ii ragazzo si trova a fronteggiare una serie di vicissitudini. La determinazione del ragazzo fa però si che la famiglia ritrovi una dignità altrimenti compromessa. Marra si dimostra molto più sicuro che nell'opera d'esordio ed è capace di raccontare la desolazione di una vita apparentemente senza speranza senza mai alzare i toni ma anche senza lo spirito con cui un partenopeo doc affronterebbe la vita. Lascia qualche perplessità solo l'escamotage finale che fa sì che l'uranio impoverito diventi protagonista a mo' di deus ex machina peraltro non necessario.
VENTO DI TERRA disponibile in DVD o BluRay |
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VENTO DI TERRA Più che un film, Vento di Terra, di Vincenzo Marra,potrebbe sembrare lo svolgimento scolastico di un compito assegnato agli allievi di un corso di cinematografia:Girare un lungometraggio di soggetto veristico. Il dolore e i problemi sociali che investono i protagonisti – tutti presi dalla strada - sono racchiusi in un pamphlet didascalico dove ogni cosa [...] Vai alla recensione »
Il pubblico della Mostra, sempre severo e spietato con i film italiani, ha salutato con un lungo applauso la proiezione di Vento di terra di Vincenzo Marra, presentato nella sezione Orizzonti. Il regista napoletano, per la terza volta a Venezia, ha confermato il successo conquistato al suo debutto, nel 2001, con Tornando a casa, premiato come miglior opera prima alla Settimana della critica.
All’opposto di quanto accade nel denso, ammirevole Vento di terra di Vincenzo Marra (Orizzonti , ma meritava il concorso). Un film che potrebbe essere solo un film e non un’inchiesta, un romanzo, una serie tv, come accade troppo spesso. Perché rende nuovamente visibile ciò che l’abitudine o i media hanno cancellato alla vista. E lo fa non mostrando mai una cosa alla volta, ma due: la povertà e la dignità, [...] Vai alla recensione »
Vincenzo Marra, giustamente apprezzato per l'esordio viscontiano di Tornando a casa, non cresce abbastanza con Vento di terra, accolto dagli applausi della prima proiezione-stampa. La regia è sempre concisa e nitida e non si può certo negare al film la sua personalità fuori standard: solo che il procedimento pretende troppo dalla sottrazione estetica, finendo per forza di cose col far traslocare il [...] Vai alla recensione »
Vento di terra, opera seconda di Vincenzo Marra che nel 2002 aveva vinto, proprio qui a Venezia, il premio come rniglior film alla Settimana della Critica con Tornando a casa, ci porta nuovamente nella difficile realtà partenopea. E la storia, presentata nella sezione Orizzonti, del diciottenne Vincenzo che vive con la sua famiglia nel quartiere di Secondigliano a Napoli.
Il vero genere horror oggi è sceso dagli schermi e si aggira per le strade, strisciante e sottile, diventato una seconda pelle. Solo in casi rari si riesce a riportarlo nel racconto perchè l'enfasi della tragedia straripa da ogni mezzo di comunicazione. Vincenzo Marra in Vento di terra presentato a Venezia Orizzonti e da oggi nelle sale) genera cinema non illusorio e con il suo tono morale di racconto [...] Vai alla recensione »
Tra i film in sala che da domani sfideranno l’Uomo Ragno c’è anche l’italiano Vento di terra. E diretto da Vincenzo Marra, segnalatosi tre anni fa alla Settimana della critica di Venezia con l’ottimo esordio Tornando a casa: un film di pescatori, parlato in dialetto stretto, che provocò inevitabili paragoni con il Luchino Visconti di La terra trema.
Secondo film di Vincenzo Marra dopo il bel Tornando a casa, vincitore di molti premi a Venezia e in altri festival in giro per il mondo. Quell’opera di esordio era un film di mare, questo nuovo lavoro è un film di terra, di periferia degradata dove Enzo, diciott’anni, vive con una sorella, una madre che passa i giorni e le notti a cucire e un padre che muore nel letto, di crepacuore, senza un lamento, [...] Vai alla recensione »
Una storia che schizza dolore come quelle del primo De Sica, Una periferia arsa e cattiva come quelle che, raccontava Pier Paolo Pasolini. La faccia di un ragazzo di diciott’anni che ha perso tutto: il padre, la casa, il lavoro. È l’amore. Il film di Vincenzo Marra, Vento di terra, a Venezia il 7 settembre, nella sezione Orizzonti, è già sulla bocca e nelle penne dei critici che lo aspettano.
Per raccontare il bellissimo Vento di terra , storia esemplare e in sé quasi banale di un giovane napoletano delle periferie e della sua sommessa lotta per la sopravvivenza, viene spontaneo usare termini sociologici (disoccupazione, povertà, Mezzogiorno, famiglia, solidarietà, etc.) mentre in realtà si dovrebbe parlare solo di cinema. Della densità miracolosa delle luci di Mario Amura; delle ellissi [...] Vai alla recensione »
Non sono solo i registi iraniani a voler «pedinare» a tutti i costi la realtà. Anche da noi, dove il neorealismo sembrava qualche tempo fa morto e sepolto, sono rispuntati cineasti che cercano di coniugare finzione e impegno sociale, ambientando nei luoghi veri e scegliendo per attori dei non professionisti. Uno di questi ideali pronipoti di Zavattini è il napoletano Vincenzo Marra che con l'apprezzata [...] Vai alla recensione »