Anno | 2004 |
Genere | Avventura |
Produzione | USA, Irlanda |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Antoine Fuqua |
Attori | Clive Owen, Ioan Gruffudd, Joel Edgerton, Keira Knightley, Ray Winstone, Ray Stevenson Hugh Dancy, Stephen Dillane, Stellan Skarsgård, Til Schweiger, Sean Gilder, Pat Kinevane, Ivano Marescotti, Ken Stott, Mads Mikkelsen, Graham McTavish. |
Uscita | venerdì 1 ottobre 2004 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,55 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 25 gennaio 2019
La storia di Artù e Ginevra ambientata nel periodo della caduta del Sacro Romano Impero. In Italia al Box Office King Arthur ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 5,9 milioni di euro e 1,8 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Nuova produzione e primo reale flop di Bruckheimer, King Arthur si basa sulla sceneggiatura di David Franzoni (Il Gladiatore, il prossimo Hannibal) che ignora completamente i miti conosciuti da tutti e ambienta la storia del 460 d.C. proponendo un Artù sarmata al servizio di Roma, una Ginevra guerriera ed un Merlino stregone da due sterline.
A confronto con King Arthur, persino Troy appare una fedele riproduzione del mito. Ma, se il film fosse valido, si potrebbe tranquillamente chiudere un occhio sulle licenze prese: il problema è che, a prescindere dallo stupro operato ai danni della storia originale, mito certo, ma oramai radicata negli animi di chiunque abbia letto le storie dei cavalieri della tavola rotonda, King Arthur dimostra di avere poca personalità e pochissime frecce al suo arco per esaltare ed emozionare lo spettatore.
A livello recitativo siamo prossimi allo zero assoluto: Owen, dopo l'atroce Amore senza confini, prende un'altra sola clamorosa e passa due ore ingrugnito a farsi irridere un po' da tutti i personaggi, la Knightley (che, come una volgare critica ha "cavallerescamente" notato, avrà pure poco seno ma è di una bellezza devastante), è assurdamente truccata da amazzone combattente, mentre Merlino è ridotto a stregone dal carisma nullo se confrontato con la versione Boormaniana.
Nota di colore per il simpatico Marescotti (come sia finito lì è un mistero) che dona un ameno accento bolognese al suo personaggio di vescovo ed emissario papale e sembra pronto da un momento all'altro a sfornare tigelle e crescentine fresche di giornata.
Nel contesto generale, spicca in negativo la atonale colonna sonora del diabolico Zimmer che fotocopia, peggiorandola, quella de Il Gladiatore: a questo punto pare che per i compositori americani, basti la vista di una spada o di una uniforme da centurione, per scatenare un'orda di gemiti e lamenti che si impastano a casaccio con toni maldestramente epici. Insomma, per dirla in breve, un disastro su tutta la linea....
Le vicende di Artù e Ginevra, prima di diventare re e regina.
L'acclamato regista di Training Day, ci regala questa elegante ma sfortunatamente deludente pellicola.
Le eroiche gesta del primo re britannico, sono narrate in maniera poco avvincente. Il film infatti, coinvolge relativamente lo spettatore che non viene di certo catturato da scene già viste in lungometraggi migliori.
Non male comunque, la suggestiva scena del lago ghiacciato e quella dell'attesa battaglia finale.
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Nonostante le loro recensioni qualche volta mi trovino d'accordo, ho imparato che spesso non è saggio fidarsi dei critici, specie se bocciano in modo così insensato una rarità come King Arthur solo perché non è come il pomposo film di Boorman. In realtà, ci troviamo di fronte a un'opera la cui ricostruzione storica è maniacale (è storicamente [...] Vai alla recensione »
Nel 460 d.C. Roma decide di abbandonare la Britannia e rafforzare il controllo sui suoi territori. L'isola viene invasa dai Sassoni e solo il condottiero Artù e i suoi cavalieri sarmati rimangono a difenderla. A loro si unisce un popolo indigeno guidato da Merlino e dalla figlia Ginevra. Il film è stato fortemente criticato su tutti i fronti: la scelta di collocare la vicenda [...] Vai alla recensione »
L'Impero Romano d'Occidente è ormai giunto al tramonto. Le popolazioni indigene della selvaggia Britannia additano come nuovo nemico incombente i Sassoni e individuano nel Generale romano Artù, per metà britanno e metà romano, la giusta e carismatica guida che può sconfiggere i nuovi invasori ormai sbarcati in territorio britannico.
"King Arthur"(2004, Antoine Fuqua)storicamente abbastanza"peregino"( la quaestio britannica anche per l'Impero romano, oramai cristianizzato, è tuttora aperta, quanto alle date, visto che i documenti stroico-archeologici disponibili non sono così probanti)non è invece trippo carente sul piano spettacolare(abbastanza anticonvenzionali le lunghe scene di battaglia) [...] Vai alla recensione »
se ne è parlato in differenti occasioni di tale narativa, un luogo tenente, alfiere, col braccio in gloria, purtroppo non senza perplessità da parte di qualche soldato di lusso, anche se non possiamo anche per le posizioni scelte di rito saperne di più di altre persone od valutarle, ovvio; e di un drappello che poi avrebbe virato a destra non bene evidenziando le appartenenze; [...] Vai alla recensione »
Per quanto riguarda la regia e la recitazione non ho niente da obiettare. Mi trovo anche d'accordo nel considerare "Excalibur" il più bel film mai girato sulla leggenda di Artù, ma per quel che riguarda l'ambientazione storica (di professione sono consulente storico-militare, specializzato in tutto quel che riguarda l'esercito romano)... mi dispiace ma è l'unica cosa quasi azzeccata del film! Sono [...] Vai alla recensione »
Voto alto a questo film, prima di tutto perchè non è l'ennessima (e non necessaria) trasposizione in chiave "fantasy" del mito, ma un più interessante romanzo storico che non manca di scene di azione. Tutti conoscono la leggenda medievale di Mago Merlino, della mitica tavola rotonda e di Re Artù primo re di Camelot; pochi però sanno che in base ad accreditate [...] Vai alla recensione »
Per chi non conoscesse la leggenda di re artù e dei suoi cavalieri certo vedendo questo film non se ne farebbe un'idea precisa.Il film infatti non ricalca il mito del prode cavaliere e della tavola rotonda ma lo traslittera dando secondo me un'immagine e un senso molto piu profondo alla storia in se.Mi è piaciuta molto anche l'interpretazione dei vari personaggi, gli stessi artù e lancillotto hanno [...] Vai alla recensione »
ho trovato la recensione di Andrea Chirichelli veramente incomprensibile. Il film è molto bello, gli attori bravi, su tutti Owen, veramente magnetico. Bellissime e poetiche le scene.
Di questo film si può criticare tutto: dialoghi, recitazione, storia, ecc. ma criticarlo perchè non rispetta il mito di re Artù mi sembra semplicemente demenziale. In Gran Bretagna anche i bambini dell' asilo sanno che le leggende arturiane probabilmente affondano le proprie radici nel quinto secolo quando i britanno-romani si ritrovarono a fronteggiare le invasioni dei barbari(sassoni e altri) mentre [...] Vai alla recensione »
Nuda proprio no, ma quasi: senz’altro una regina Ginevra come non l’avevamo mai vista prima. Keira Knightley, sul set di Re Artù, è decisamente sensuale con quelle cinture di pelle che le stringono il toracino ed estremamente energica: galoppa, tira con l’arco, combatte, corre, stringe i denti e morde. Una selvaggia alla corte di Artù (Clive Owen) e dei suoi cavalieri, amica di un Merlino che più che [...] Vai alla recensione »
Torna sul grande schermo una delle leggende maggiormente amate dal cinema di ogni tempo: re Artù e i cavalieri della tavola rotonda. Ma per distinguersi questa nuova versione si annuncia più realistica, più epica e più violenta delle precedenti. Innanzi tutto perché sostiene che in realtà Arthur (Clive Owen) e i suoi compagni, Lancilotto (loan Grutfudd), Tristano, mago Merlino, siano vissuti in un’epoca [...] Vai alla recensione »
Mai visto Re Artù, negli innumerevoli film sulla sua leggenda, in veste di coscritto sarmatico (ovvero indo-iraniano) sotto il giogo dei romani e poi primo sovrano patriota della nuova Britannia. Mai vista la futura regina Ginevra come indemoniato guerriero pagano, più violenta e pericolosa dei nemici che abbatte sul campo. Mai visto Lancillotto morire in battaglia senza imbastire la famosa storia [...] Vai alla recensione »
Da Robert Bresson ai Monty Python, alla coppia Connery-Gere ("Il primo cavaliere"), la saga della Tavola Rotonda ha impressionato una quantità di pellicola con esiti molto diversi. King Arthur ribalta le carte della leggenda cortese, ambientando le gesta di Artù & Co. alla fine dell'impero romano; facendo del re un centurione e dei suoi cavalieri Sarmati una specie di sporca dozzina, imbattibile sul [...] Vai alla recensione »
C hi sa a memoria “L’uomo che uccise Liberty Valance” e apprezza il motto “Print the Legend” – tra la realtà e la leggenda bisogna sempre stampare la leggenda – farà un balzo scoprendo sul manifesto che “King Arthur” racconta “la storia che sta dietro il mito”. Idea bizzarra. Quando uno ha Artù, la tavola rotonda, Mago Merlino, Camelot, Tristano, la spada nella roccia, Lancillotto e pure Ginevra, perché [...] Vai alla recensione »
Edizione straordinaria! Comprate King Arthur di Antoine Fuqua e scoprirete che Re Artù (Clive Owen) è un soldato romano nell'Inghilterra del V secolo D.C. Nome: Lucius Artorius Castus. Missione: difendere la colonia dagli indigeni Woad e dai crudeli Sassoni. La tavola rotonda? Un anellone di legno attorno al quale Artorius siede con i sarmati, cavalieri russi valorosi quanto eccentrici.
Un fiacco e pomposo Tv movie senza pathos e che non ha nulla dei cinema epico Se Kinq Arthur porta una firma, è quella del produttore Jerry Bruckheimer. Il regista, Antoine Fuqua, ha realizzato quattro decorosi film d‘azione, mentre Bruckheimer fa film pieni di clangori, battaglie, spirito di corpo e di sacrificio, ideali monolitici, missioni impossibili.