Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Tony Gatlif |
Attori | Romain Duris, Lubna Azabal, Lila Makhlouf . |
Uscita | venerdì 26 novembre 2004 |
MYmonetro | 2,67 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 26 aprile 2015
Tony Gatlif continua il suo percorso di ricerca che unisce una riflessione sull'appartenenza a una indagine sulla musica come segno connotativo dei popoli. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, In Italia al Box Office Exils ha incassato nelle prime 12 settimane di programmazione 145 mila euro e 21,8 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Zano convince la sua compagna Naima a seguirlo in un viaggio a ritroso che dalla Francia in cui vivono li riporti in Algeria, luogo di origine delle loro famiglie. Accompagnati da un sacco a pelo e dalla musica che amano i due attraversano la Spagna e, dopo alcune deviazioni, Algeri. Qui ritroveranno le loro radici e scopriranno un nuovo aspetto delle loro personalita' che prima non conoscevano. Tony Gatlif continua il suo percorso di ricerca che unisce una riflessione sull'appartenenza a una indagine sulla musica come segno connotativo dei popoli. Questa volta trona ad avvalersi del protagonista maschile di "Gadjo dilo. Lo straniero pazzo" ma l'ispirazione narrativa sembra stanca. Anche se, a suo merito, va ascritta l'ipnotica intensita' della scena del rito di liberazione delle pulsioni piu' profonde ritmata da una musica che diventa protagonista insieme agli esseri umani e a una macchina da presa tanto sapientemente nervosa da potersi permettere un brutale taglio finale di montaggio.
A partire dalla scena d'apertura, ci sono in Exils alcune bellissime inquadrature che, a Cannes, devono avere persuaso Quentin Tarantino a premiare Tony Gatlif con il trofeo per la migliore regia. Il resto è praticamente la "summa" della poetica del cineasta gitano: una sorta di remake di "Gadjo dilo, lo straniero pazzo" (1997) con tutte le virtù e i (non troppi) difetti del cinema di Gatlif.
Due giovani innamorati dalla Francia tornano verso l'Algeria, da dove sono partiti i loro genitori tanti anni prima. Vincitore all'ultimo festival di Cannes del premio per la regia, arriverà venerdì nelle sale distribuito da Lady Film in 20 copie «Exils» dell'algerino Tony Gatlif, un film on the road che racconta una storia di emigrazione al contrario, al suono di tanta musica.
Premio per la miglior regia a Cannes, ci parla dei popoli in cammino dal sud del mondo verso il nord e il viaggio dei suoi due protagonisti che partono da Parigi per ritrovare le proprie origini, lui figlio di francese d'Algeria, lei algerina, senza che nessuno dei due abbia mai avuto un contatto con la loro terra d'origine di cui non parlano neanche la lingua.
Viaggiare, andare, vedere, tornare. Un ragazzo e una ragazza vanno da Parigi ad Algeri, percorrendo al contrario una via dell'esilio attraverso la Francia e la Spagna, muovendosi in treno, in autobus ma soprattutto a piedi in «Exils» (Esuli) di Tony Gatlif. Il regista cinquantaseienne di nazionalità francese (già autore di «Lahoyo Drom», di «Gadjo Dilo» sulla cultura, sulla musica, sulla etnia tzigana) [...] Vai alla recensione »
Parigi. Zano (Romain Duris) e Naima (Lubna Azabai), si amano con intensità ma non intravedono prospettive. Lui è figlio di francesi fuggiti dall’Algeria dopo l’indipendenza. Lei figlia di immigrati che hanno tagliato le radici. Decidono così di percorrere a ritroso il loro itinerario famigliare. Puntano a Sud. Prima la Spagna, poi il Marocco, infine l’Algeria.
Zano e NaTma di Parigi non sanno che farsene. Lui è nato da genitori pieds noir, lei invece è di Algeri, ma sta in Francia da non si ricorda neanche più quanto tempo. Non conosce neppure la sua lingua madre. Partire è un po’ rinascere, e i due scelgono di andare incontro alle radici di entrambi. Bello il nuovo film di Tony Gatlif (l’autore di Gadjo dito).
Sul biglietto da visita un prestigioso riconoscimento: il premio per la miglior regia all’ultimo Festival di Cannes. Il filmè la storia di un triplo viaggio: fisico, interiore e soprattutto musicale. Zano (Romaln Duris) e la sua ragazza Naima (Lubna Azabal) vivono a Parigi e decidono di compiere un percorso attraverso la Francia e la Spagna fino all’Algeria per riscoprire le proprie radici.