Titolo originale | Dawn of the Dead |
Anno | 2004 |
Genere | Horror |
Produzione | USA |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Zack Snyder |
Attori | Sarah Polley, Ving Rhames, Jake Weber, Mekhi Phifer, Ty Burrell, Michael Kelly Kevin Zegers, Lindy Booth, Jayne Eastwood, Boyd Banks, R.D. Reid, Inna Korobkina, Kim Poirier, Matt Frewer, Louis Ferreira, Hannah Lochner, Bruce Bohne, Ermes Blarasin, Sanjay Talwar, Kim Roberts (II), Tim Post, Matt Sadowski, Tino Monte. |
MYmonetro | 2,72 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 15 dicembre 2011
Gli Zombie, trent'anni dopo. Remake/omaggio all'opera somma di Romero. La nuova "alba dei morti viventi" conferma l'ottimo momento (commerciale e, parzialmente, qualitativo) del genere horror made in America. In Italia al Box Office L'alba dei morti viventi ha incassato 1,9 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Gli Zombie, trent'anni dopo. Remake/omaggio all'opera somma di Romero, che nel 1979, con una pellicola assurta nel tempo a fenomeno di culto assoluto per più di una generazione, creò una pietra miliare del cinema dell'orrore (e non solo), la nuova alba dei morti viventi conferma l'ottimo momento (commerciale e, parzialmente, qualitativo) del genere horror made in America. Se l'operazione di lifting avvenuta per Non Aprite Quella Porta, omaggiava il predecessore, copiandolo quasi pedissequamente, Dawn Of the Dead, sceglie la strada della spettacolarizzazione, del make-up verosimile, degli effetti speciali presenti ma non invadenti, riuscendo a mantenere un minimo di originalità e di quella matrice "amatoriale" che avevano reso così famoso l'originale.
Funzionale il cast. Massiccio e convincente come sempre Ving "Marcellous Wallace" Rhames, versatile e concreta Sarah Polley, la rivelazione de Il Dolce Domani di Egoyan.
Il film fa dell'autoironia e del citazionismo ad oltranza le sue carte vincenti. Sotto il primo aspetto non si può non apprezzare la scelta di alleggerire il tono di una storia cupa e senza speranza, con alcuni siparietti "brillanti" come il rapporto di amicizia a distanza (con tanto di partite a scacchi) che due protagonisti sviluppano stazionando sui tetti di due edifici lontani, mentre in strada gli zombi si assiepano sempre più numerosi. Umorismo patibolare e dark, certo, ma perfetto nel contesto in cui è inserito. Peccato per alcune gravi cadute di stile (il neonato/zombie) e la piattezza didascalica dei personaggi di contorno. Ottimo invece l'omaggio/plagio a molte pellicole del genere da 28 giorni dopo (a suo modo, già un piccolo classico) a Shining, da Terrore Dallo SpazioProfondo allo stesso capitolo originale, che vive in questo remake, nei cameo di alcuni membri del cast tecnico del film del '79. L'anima romeriana è inevitabilmente persa: questo Dawn Of The Dead non è figlio di una produzione e distribuzione indipendente, e lo spirito rivoluzionario della fine anni '70 è sopito, ma il risultato odierno non è da disprezzare.
Tra uno sbadiglio e un popcorn, tra un brivido e una risata, scorre via uno dei più attesi horror-buster della stagione. Niente di nuovo, s'intende, a parte una certa dose di ironia e gli zombi curiosamente ipercinetici. La metafora del consumismo, a distanza di tanti anni dall'originale romeriano, fa sorridere. Per qualcuno questo remake può rappresentare una simpatica alternativa alla serata in pizzeria, per qualcun'altro un impertinente sacrilegio, ma in fondo è solo l'umile omaggio di un fan devoto al regista che ha incarnato un genere.
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La giovane infermiera Anna(Sarah Polley) si sveglia al mattino nella sua abitazione e scorge sulla soglia della porta della camera la sua vicina di casa, una bambina con la bocca sporca di sangue che aggredisce il marito di Anna, uccidendolo, e la povera giovane. Mentre fugge dal suo quartiere, Anna capisce che una misteriosa epidemia sta uccidendo la popolazione che, dopo la morte, si risveglia con [...] Vai alla recensione »
Simpatico remake senza pretese, con personaggi abbastanza ben delineati, un'efficace regia senza troppi fronzoli e gustosi (ma talvolta un po' esagerati) effetti splatter di Tom Savini. Peccato per qualche scivolone della sceneggiatura.
Meraviglioso! Anche se anni fa avevo già visto quello di Romero, devo dire con entusiasmo che questo è uno dei migliori film che abbia mai visto del genere. Non sarà un horror, non sarà propriamente un thriller, ma di certo è un prodotto ben congegnato e che funziona bene. Secondo me un capolavoro deve esser inattaccabile da ogni dove, e questo, a mio avviso, lo è: parte all'istante, con adrenalina [...] Vai alla recensione »
begli gli effetti speciali ma per niente all'altezza del film di Romero .
Trama ridicola, film fracassone spacca timpani (a proposito perché uno zombie dovrebbe urlare con quel verso tipo pantera nera con la raucedine ??), immagini confuse e sparate a ripetizione stile videogioco (da rischiare un attacco epilettico ). Pessimo e super noioso, tempo più che sprecato.
Trama ridicola, film fracassone spacca timpani (a proposito perché uno zombie dovrebbe urlare con quel verso tipo pantera nera con la raucedine ??), immagini confuse e sparate a ripetizione stile videogioco (da rischiare un attacco epilettico ). Pessimo e super noioso, tempo più che sprecato.
ci sono gli zombie prima che sia troppo tardi!.
L'esordio di Zack Snyder è ottimo e con questo film che ha reso un horror sia sconvolgente che spettacolare, L'alba dei morti viventi riesce a catturare con la suspense cercando di impaurire lo spettatore in momenti di tensione. Abbastanza differente dall'originale film di Romero, ma riesce sodisfare per chi piacia.
In una cittadina da favola scoppia il caos, quasi tutti gli esseri umani diventano zombi tranne i nostri che, cominciano un'avventura di sopravvivenza simile a un gioco virtuale. Di buono nel film ci sono solo gli effetti speciali: la storia, e la sceneggiatura sono banali e prevedibili ed il film non regala mai emozioni rilevanti. Saluti.
Mentre l'originale del 1978 inquieta, spaventa e sbeffeggia la società consumistica, questo remake non recepisce nulla del film di Romero e con zombi che corrono e saltano dimostra anche di non aver capito il significato orrorifico alla base del genere "living dead"
Grandioso film di Zack Snyder (il regista di "300" e "Watchman"), remake di uno dei film più importanti e celebri dell' Horror: "Zombi", dell' inarrivabile maestro George Romero. E' questa una rivisitazione del capolavoro romeriano che lascia di stucco per quanto è ben fatta. Sorprende il numero di zombie che il regista riesce a mettere in [...] Vai alla recensione »
uno dei migliori film di zombie degli ultimi anni
Il finale rappresenta per un film il momento cruciale, la prova del 9 che qualsiasi pellicola deve sostenere, è la dimostrazione di coerenza con ciò che si è fruito per circa 1 ora e mezza/2 ore. Questo film ci mostra come un finale può rovinare tutto ciò che lo schermo aveva mostrato prima. La trama come tutti gli horror movie che trattano di zombie è decisamente banale però regge perchè infondo lo [...] Vai alla recensione »
Gli zombi cinematografici sono una tale minoranza rispetto ai vampiri che una bizzarra scuola di pensiero vuole che qualunque loro pellicola anche se non eccelsa, così come la pizza, il calcio e il sesso, sia pur sempre meglio di niente. L’alba dei morti viventi diretta dall’esordiente Zack Snyder, specialista di video e spot, è il frenetico remake del classico di Romero del 1978 (Zombi, e ci misero [...] Vai alla recensione »
L'alba dei morti viventi è la traduzione quasi letterale (sarebbe L'alba dei morti) di Dawn of the dead, secondo film della trilogia iniziata con The Night of the Living Dead (La notte dei morti viventi, 1968) e terminata con Day of the Dead (Il giorno degli zombi, 1985), tutte firmate dal regista americano George A. Romero. In Italia Dawn of the Dead uscì nel 1978 con il titolo di Zombie.
Se, guardando L'alba dei morti viventi, vi cogliesse una sensazione di déjà vu, sfidiamo chiunque a contraddirvi. Il più celebre di tutti i film di zombi, "La notte dei morti viventi" di George Romero, era la storia di una misteriosa epidemia che resuscita i morti, rendendoli cattivissimi; i pochi scampati si rifugiano in una fattoria dove sostengono l'assedio dei mostri.
Gli zombi sono cambiati. In peggio. Colpa del successo di 28 giorni dopo (2003) di Danny Boyle, in cui il mostro lento e stupido reinventato da George Romero sulla tradizione vudu di Haiti per la sua trilogia ( La notte dei morti viventi , 1968; Zombi , 1978; Il giorno degli zombi , 1985) diventa improvvisamente atletico e scaltro. Li preferivamo prima, quando ci annientavano perché li sottovalutavamo. [...] Vai alla recensione »
Autore del magistrale la notte dei morti viventi, George Romero l’ha poi rifatto con vari titoli, a cominciare da Zombi (1979). Ed è questo film che Zack Snider rifà col titolo L’alba dei morti viventi, partendo dalla stessa sceneggiatura, che era anche di Dario Argento, e contando solo sulla maggiore efficacia degli effetti speciali. Il resto dell’investimento è finito molto in pubblicità e poco in [...] Vai alla recensione »