Titolo originale | Hidalgo |
Anno | 2003 |
Genere | Avventura |
Produzione | USA |
Durata | 136 minuti |
Regia di | Joe Johnston |
Attori | Viggo Mortensen, Zuleikha Robinson, Omar Sharif, Louise Lombard, Adam Alexi-Malle Saïd Taghmaoui, Silas Carson, Harsh Nayyar, Frank Collison, J.K. Simmons, Adoni Maropis, Victor Talmadge, Peter Mensah, Joshua Wolf Coleman, Franky Mwangi, Floyd Red Crow Westerman. |
MYmonetro | 2,61 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 6 novembre 2017
Un uomo tenta la strada delle corse di resistenza a cavallo nell'America del periodo della colonizzazione dell'Ovest. In Italia al Box Office Hidalgo - Oceano di fuoco ha incassato 2,1 milioni di euro .
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Oddio, l'attesa c'era e pure forte. Come si comporterà Viggo "Aragorn" Mortensen dopo lo strabiliante successo dell'Anello? L'ultimo e più importante membro della Compagnia decide di restare in sella, impersonando la figura storica di Frank Hopkins, eroe delle corse di resistenza a cavallo nell'America nel periodo della selvaggia colonizzazione dell'Ovest. Johnston indeciso sul da farsi, copia spudoratamente situazioni ed inquadrature da almeno venti film: in Hidalgo c'è di tutto: da Spirit a Lawrence d'Arabia, da Seabiscuit a La mummia per arrivare a Indiana Jones. Purtroppo (per noi), il citazionismo esasperato non permette al film di trovare una sua identità precisa e si viaggia, lentamente e per lunghissimi 145 minuti nella noia più assoluta, certi di sapere esattamente come si risolveranno i telefonati colpi di scena di una storia priva di pathos.
Gli attori deludono: Mortensen, dismessi i panni di eroe solitario e ombroso, perfetti per la Trilogia, non è abbastanza simpatico, né abbastanza "fisico" per un film del genere, sempre in bilico tra la commedia (sarebbe meglio dire la farsa) e l'azione ed il regista di certo non lo aiuta, costringendolo a momenti di purissimo trash recitativo ben incarnati dalla scena del circo di Buffalo Bill che innalza ai vertici della cinematografia di tutti i tempi l'equivalente show di Tom Cruise ne L'Ultimo Samurai.
Johnston rappresenta ogni etnia, con la sensibilità di un elefante in una cristalleria: gli indiani cantano, ballano e invocano gli antenati (ci sono risparmiati i segnali di fumo), gli americani cavalcano e sparano (ovviamente ogni colpo, un morto), gli arabi sono figurine alla "feroce saladino" che biascicano frasi senza senso su Allah, l'onore, gli avi, i cavalli e poi invidiano agli americani Calamity Jane e la Colt. Tristezza.
Messaggi? Ma per piacere... chiaramente l'americano trionfa e stringe la mano al capo arabo (la figlia si chiama Jazira...) che dichiara allegramente che il credo del popolo nella sua capacità di predire il futuro è una sola clamorosa e fessi loro che ci sono cascati.
Decisamente una visione imbarazzante. Pollice verso.
Alla fine del 1800, nell’America del vecchio West, un uomo, mezzosangue
pellerossa, famoso per le vittorie in sella al suo cavallo Mustang, Hidalgo, viene
invitato da uno sceicco a partecipare a una corsa di tremila miglia attraverso
il deserto. Frank Hopkins accetta la sfida per rivendicare le sue origini e confrontarsi
con se stesso. Atmosfere à la Lawrence d’Arabia fanno da
sfondo a una vicenda scontata, che non sorprende lo spettatore, ma che comunica
emozione, quella del cinema.
Il genere di film ai quali appartiene Hidalgo si consegna alla spettacolarità
delle immagini, elemento fondamentale e imprescindibile, e mette in secondo piano
la sceneggiatura e l’interpretazione degli attori. Avventura, onore, natura
e morte (l’amore è latente) sono i valori che muovono Viggo Mortensen,
inespressivo e rigido, ma perfetto nel suo viso scavato, nell’attraversare
il deserto di sabbia e di roccia (L’Hammada), ma l’unico interprete
da ricordare è Omar Sharif che, nel ruolo dello sceicco, esprime un Islam
edulcorato ma affascinante, con l’esperienza di chi si sa muovere sulle
scene con grande leggerezza. Hidalgo è un film già visto
ma avvincente che si aggira dalle parti di Indiana Jones senza averne
l’ironia e la brillantezza. Piacerà al grande pubblico per la semplicità
delle sue emozioni.
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film entusiasmante dal grande respiro epico, che ricorda i film di avventura di una volta (uno per tutti il mitico "Il vento e il leone"), ma con la modernità di oggi. grande avventura, con un occhio attento alle ingiustizie della guerra e della conquista americana (già trattato anche nell'Ultimo Samurai, altro grandissimo film), che strizza l'occhio anche alle saghe [...] Vai alla recensione »
Personalmete lo trovo un film guardabile e non sono tanto d'accordo con la critica. Forse è un' pò noioso in alcune parti e anche per la durata (140 min. circa). E' anche vero che il regista ha preso spunto da molti altri film ma tutto sommato c'è azione e belle scene. Forse a me piace perchè mi sono sempre interessato di film che mostrano la [...] Vai alla recensione »
Ho voluto rivedere Hidalgo,sono stato magnanimo nelle "stelle" prima di tutto perche'l'ho concepito come un normale film d'intrattenimento,avventura allo stato puro.Niente west,niente Lawrence d'Arabia, se non passaggi di 5minuti per capire che il personaggio di Viggo Mortensen e'un mezzosangue indiano che per soldi fa una corsa massacrante con meta l'Iraq.
Storia reale, storia inventata, di un cavallo Mustang, un cavallo impuro, contro i cavalli più aristocratici del medioriente... Tradizioni e culture diverse, al confronto in una gara a distanza..
Mi aspettavo di più dal bravo Viggo Mortensen, soprattutto dopo una fantastica serie di film come "Il Signore Degli Anelli". Però purtroppo "Hidalgo - Oceano di Fuoco", la di là delle splendide ambientazioni e dei grandi mezzi impiegati per girarlo, si rivela ben presto un film inconsistente. La trama infatti, pur risultando moderatamente originale, in un mix di azione e avventura, non regala grandi [...] Vai alla recensione »
L’oceano del titolo e quello di sabbia, il Sahara. luogo esotico e ricco di mistero, nel nostro caso teatro di un gran premio che non è quello del Bahrein ma quello equestre che si correva vera-mente tra la fine del 1800 e i primi anni del secolo scorso. Vi partecipò anche un americano, Frank Hopkins, ex militare. gran cavalleggero e stella“ del circo di Buffalo Bill.
Spesso dato per morto, il western ogni tanto risorge. È accaduto con Terra senza confine di Kevin Costner, accade di nuovo con Oceano di fuoco- Hidalgo di Joe Johnston. Però stavolta, tolti il prologo e l'epilogo, l'avventura si svolge a migliaia di chilometri dalle praterie e contempla un americano nei deserti dell'Iraq. Non ai giorni nostri, quando la presenza USA in quel Paese ha tutt'altro significato, [...] Vai alla recensione »
Con molte parole e con molta decisione Viggo Mortensen, nuovo sex-symbol della scena hollywoodiana, eroe della saga di Tolkien nei panni dell’invincibile Aragorn, respinge le critiche di chi ha visto nel suo nuovo film Hidalgo - Oceano di fuoco, un prefetto strumento di propaganda in favore del presidente Bush. «In America - spiega - sono stati pubblicati molti articoli che sostenevano questa tesi, [...] Vai alla recensione »
Americano con le mani lorde di sangue pellerossa va in Oriente dove ritrova la forza, l’onore, la dignità. L’ultimo samurai con Tom Cruise? Sbagliato! Hidalgo - Oceano di fuoco con l’emergente Viggo “Aragorn” Mortensen. Che non va in Giappone a scoprire che la katama è meglio della Colt (come faceva Cruise), ma accetta la sfida di uno sceicco e partecipa col suo fido mustang a una micidiale corsa a [...] Vai alla recensione »
La prima parte sembra la fotocopia dell’Ultimo samurai. Durante le guerre indiane, il pony-express Frank T. Hopkins porta (ma lui non lo sa) l'ordine della strage di Wounded Knee; straziato dal rimorso, va a lavorare come clown a cavallo nel circo di Buffalo Bill, dove si attacca alla bottiglia di wiskey fino al limite dell'autodistruzione. Il riscatto arriva nei panni dell'inviato dello sceicco [...] Vai alla recensione »
Nel 1975 Richard Brooks firmò uno strano western crepuscolare con Gene Hackman e James Coburn, intitolato Stringi i denti e vai. Era la cronaca di un’estenuante corsa a cavallo attraverso 600 miglia di deserti e foreste: impresa epica e insieme grottesca, all’insegna del più puro individualismo americano, per la serie tutti contro tutti. Quasi vent’anni dopo, l’onesto Joe Johnston trasporta la sfida [...] Vai alla recensione »
Più Indiana Jones e Lawrence d’Arabia (con spruzzatina di La mummia: la scena della tempesta di sabbia è quasi identica) che western classico, tanto è vero che l’approccio etnico fa pensare seni-mai a L’ultimo samurai. E Viggo Mortensen sembra destinato, forse suo malgrado, alla pesante eredità di nuovo Harrison Ford, anche se il regista Joe Johnston (Jurnanji) sul set gli consigliava di fare il Montgomery [...] Vai alla recensione »
Un uomo, un cavallo: non necessariamente in quest’ordine. E la mitologia del Far West, trasferita - in Oceano di fuoco, titolo originale Hidalgo che è per l’appunto il nome del cavallo - in Medio Oriente, nel deserto dell’Arabia dove si compie una terribile sfida tra un cavaliere americano e i campioni d’equitazione beduini. Oceano di fuoco è il nome della gara, giorni e giorni di corsa fra sabbie, [...] Vai alla recensione »
Sono tornati di gran moda i film d’avventura, dove si può sognare ad occhi aperti, anche se i colpi di sonno sono sempre in agguato. Specie se la storia è tirata inutilmente in lungo, secondo un’incomprensibile usanza. È quanto succede in Oceano di fuoco-Hidalgo, diretto da Joe Johnston, cresciuto alla scuola di Lucas e Spielberg. Siamo negli Stati Uniti nel 1890.