Anno | 2001 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Antonio Morabito |
Attori | Pamela Villoresi, Anna Terzano, Gianni Grima, Biagio Pelligra, Bruno Cattaneo, Massimo Foschi, Vittorio Mezzogiorno Maria Carta, Gabriele Tozzi. |
MYmonetro | 2,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Stanca dei litigi con un padre-padrone e con una madre succube, Cecilia fugge dal paesino di provincia dove è cresciuta.La sua scomparsa crea un vuoto nella famiglia, portando alla luce incomprensioni e faide tra parenti.
CONSIGLIATO NÌ
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Stanca dei litigi con un padre-padrone e con una madre succube ed inerme, Cecilia decide di abbandonare la famiglia e fugge dal paesino di provincia dove è nata e cresciuta. La sua scomparsa crea un vuoto nella famiglia, portando alla luce incomprensioni e faide tra parenti. Sarà il padre a prendere in mano la situazione, istituendo un vero e proprio regime tirannico su tutti i conoscenti della ragazza. Ma qualcuno troverà il coraggio di ribellarsi. Lungometraggio d'esordio del regista carrarese Antonio Morabito, che rielabora un suo precedente corto, Cecilia soffre decisamente le sue origini. Dilatare a un'ora e mezza uno spunto felice non è sempre facile, specie quando la regia - è il caso - è di quelle ancora piuttosto incerte. E così, dopo una prima mezz'ora tutto sommato riuscita, il racconto si sfilaccia e va avanti a forza di trovatine ripetute ad nauseam. Non sgradevole in senso assoluto: ma sarebbe stato meglio avere una sceneggiatura degna di questo nome prima di affrontare il grande schermo.
Tormentata dalla famiglia e da una crisi esistenziale crescente, Cecilia scappa via, Iasciando di stucco Ia famiglia. Qui il primo lungometraggio di Antonio Morabito, nato dal corto omonimo, ha uno scatto, un’idea vincente: non segue Ia “protagonista” e si concentra su chi rimane; giusto per farci comprendere meglio le ragioni del cuore e dell’anima della ragazza.