Titolo originale | Habla con ella |
Anno | 2002 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Spagna |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Pedro Almodóvar |
Attori | Leonor Watling, Javier Cámara, Rosario Flores, Darío Grandinetti, Paz Vega Elena Anaya, Marisa Paredes, Lola Dueñas, Cecilia Roth. |
Uscita | lunedì 10 giugno 2024 |
Tag | Da vedere 2002 |
Distribuzione | CG Entertainment |
MYmonetro | 3,93 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 30 maggio 2024
Marco e Benigno si conoscono a uno spettacolo teatrale e accudiscono due donne in coma: il primo deve seguire la propria fidanzata, il secondo una studentessa di danza. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, ha vinto un premio ai Golden Globes, In Italia al Box Office Parla con lei ha incassato 10 mila euro .
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ASSOLUTAMENTE SÌ
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Marco è un giornalista specialista in guide turistiche, Benigno un infermiere generoso, perfetto. Quest'ultimo da quattro anni si prende cura di Alicia, (ex) ballerina, in coma. Marco ha una relazione con Lidya, torera, che ben presto raggiunge Alicia nello stesso ospedale, ridotta a sua volta in coma. Benigno parla con la sua paziente come se fosse cosciente, le racconta tutto, vita quotidiana, pensieri, spettacoli. Marco, meno fantasioso, si limita a guardare piangendo. Benigno (mai avute donne, forse gay), gli insegna a "parlare con lei", appunto.
Il film prende sentieri imprevedibili, sconcertanti, allarmanti. Alicia (le cui funzioni vitali sono comunque integre) viene scoperta incinta. Il "colpevole" è naturalmente Benigno, che finisce in prigione. Marco, sempre più coinvolto, lo sostiene a oltranza. Miracolosamente Alicia, il cui bimbo è morto subito, esce dal coma, ma Benigno non dovrà mai saperlo, così l'infelice infermiere si suicida. Il caso (un balletto), vuole che Alicia e Marco si incontrino. Premesse e sguardi sono dolci e promettenti, ci saranno sviluppi.
Gli aggettivi usati sopra "imprevedibile, sconcertante, allarmante" aderiscono benissimo ad Almodovar. Dopo lo straordinario Tutto su mia madre il regista si lascia andare in una storia umano-melò-grottesca a suo modo perfetta. Estremizzazioni che solo Pedro può farsi perdonare. Sviluppi che affosserebbero qualsiasi altro autore. Regia talmente complessa da essere semplice e subito decifrabile, ironia, insomma tutte le cifre che appartengono al più grande autore (con Wenders) di cinema europeo. Con inserti di fantasia superiore, come il "muto" ricostruito dove un uomo reso piccolissimo da una pozione entra in una vagina per non uscirne mai più: è la premessa, non fine a se stessa, ma "strumentale" per innescare la stranissima maternità che seguirà. Presente anche la solita forte umanità e l'amore per il vivere anche quando il vivere è disperato. Il film comincia e finisce con le immagini di teatrodanza di Pina Bausch.
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Ad un artista qual è il regista Pedro Almodovar non si può porre né freno né limite alla genialità, all’estro creativo, alla fertile fantasia. In questo film per i soli amanti del vero cinema non manca proprio nulla ed è per questo che non esito ad annoverarlo tra i capolavori. Può anche non essere di gradimento per molti, ma ciò non [...] Vai alla recensione »
Benigno è il classico bravo ragazzo timido e sensibile che si occupa con amore di quello che lo circonda. Che si tratti della madre, che ha assistito per vent'anni fino alla sua morte e non soltanto dal punto di vista infermieristico (Benigno è infermiere), ma anche tagliandole e pettinandole i capelli, curandole le unghie ed il trucco (Benigno è anche parrucchiere estetista [...] Vai alla recensione »
“Lydia e Marco”, “Alicia e Benigno”, “Marco e Alicia” sono il titolo dei tre capitoli di questo film straordinario e sono i nomi dei protagonisti e la linea dei rapporti che intercorrono o intercorreranno tra loro. Lydia, la torera atterrata nella Plaza de Toros, e Alicia, la ballerina vittima di un incidente, si ritrovano vicine di camera in coma ridotte ad uno [...] Vai alla recensione »
Sicuramente uno dei migliori film di Almodovar. Quello che più mi ha colpito e commosso sono i meravigliosi rimandi artistici che ha creato il regista. Curandoli e definendoli come creature a sè nel suo film, questi camei risultano delicati e toccanti fino alle lacrime. Intima, profondamente,struggente l'interpretazione di Caetano Veloso e denso, carico e angosciante l'inizio [...] Vai alla recensione »
"Parla con lei" è un film denso di sentimenti, una storia intima e lieve che sa emozionare lo spettatore, nonostante i risvolti talora "inaccettabili". Oltre a questo, Almodovar si distingue per la regia perfetta e originale, e per le invenzioni e le metafore: una su tutte quella del film muto. Un film da vedere.
Pedro almodovar è uno di quei registi che o ami o odi...nel mio caso lo adoro.Parla con lei è il capolavoro del regista iberico,e uno dei migliori del 2001.purtroppo nel mondo c'è gente ignorante che critica questo tipo di film perchè è troppo stupida per vedere simili pellicole.La recitazione e SOPRATUTTO la sceneggiatura,che è una delle migliori mai fatte,sono incredibili.
Visualmente, è molto bello: è Almodovar, non potrebbe essere altrimenti. Però non ho capito niente. Ma proprio niente niente. Lo ho guardato di nuovo, ma ho capito ancora meno. Vorrei esprimere il mio giudiziop, ma non ho gli elementi.
Quest’originale pellicola di Pedro Almodóvar, che ha vinto il premio Oscar per la migliore sceneggiatura, narra il triste destino di due donne che, per motivi alquanto diversi, si trovano accomunate da un letto d’ospedale e dal coma nel quale sono cadute. L’aspirante ballerina Alicia, che vive in stato vegetativo da quattro anni in seguito a un incidente d’auto, è [...] Vai alla recensione »
Il film è molto bello, recitazione sentita e regia come al solito che non delude da parte del maestro Almodovar. Rimane nella categoria "Buon film" senza entrare in quella "grande film" davvero per poco e per un unico motivo: non viene fatta piena chiarezza sulle dinamiche dell'abuso della giovane donna in coma. Insomma non viene illustrata una vera e propria prova [...] Vai alla recensione »
PREMETTO CHE IL FILM NON L'HO ANCORA VISTO, MA SE DIPENDESSE DA QUESTA RECENSIONE, NON LO GARDEREI MAI. SEMBRA SCRITTA DA UN INCOMPETENTE, L'HO TROVATA FUORI LUOGO E CONFUSIONARIA. MI DISPIACE PERCHE' RISCHIA DI ROVINARE UN FILM PRIMA DELLA VISIONE,
......recensione ancora più bella del film che...............recensisce.
Ho recentemente (ri)scoperto Almodovar, forse perchè non mi aveva convinto nei suoi primi lavori, e giungo quindi decisamente in ritardo a vedere anche questo film. E me ne rammarico! Il grande regista spagnolo merita decisamente tutto il successo che ha avuto e che avrà, se non altro per il coraggio e la maestria dimostrata in tutta la sua carriera, da sempre improntata a sfatare miti [...] Vai alla recensione »
un film incredibile. Ma soprattutto un regista incredibile con mano sapiente da grande artista, grande comunicatore, grande veggente del cinema europeo.
aggiungo che il momento di silenzio, lacrime e intensità spirituale nella sequenza in cui l'immenso Caetano Veloso canta "Cuccuruccuccù paloma" è per me uno dei più alti della storia del cinema.
Una favola dolce e la cronaca turpe sono all´origine di"Parla con lei", il nuovo bellissimo film di Pedro Almodóvar. La favola è quella della Bella Addormentata nel bosco, risvegliata dal suo eterno sonno sereno dal bacio (eufemismo) dell´amore. Le notizie di cronaca le conosciamo: quella volta che un giovane inserviente d´obitorio in Romania, sedotto dal cadavere d´una ragazza, lo possedette e lei [...] Vai alla recensione »
Ormai, nei manifesti, si chiama semplicemente Almodóvar, senza bisogno del primo nome. Tutti lo conoscono. Il suo cinema è una certezza, uno dei pochi che sappiano ancora mettere in scena l'amore e anche i grandi dolori della vita; ma sempre violentandoti con la tenerezza e strappandoti, di passaggio, più d'un sorriso. La struttura narrativa di Parla con lei, che fa centro in un "ospedale dei destini [...] Vai alla recensione »
Tre grandi capitoli: “Lydia e Marco”, “Alicia e Benigno” e “Marco e Alicia” (una storia, quest’ultima, ancora tutta da raccontare). Capitoli, vite e sospensioni, pause misteriose nella terra del silenzio e dell’immobilità, che s’inseguono, si intrecciano, ritornano su se stesse, si mescolano con balletti, film e romanzi. E corpi che nell’inerzia del coma continuano il loro muto percorso, maturano, [...] Vai alla recensione »
Da Donne sull'orlo di una crisi di nervi, fino a Tutto su mia madre, passando per Légami!, Kika, Tacchi a spillo e Carne tremula (e la lista potrebbe continuare), Pedro Almodóvar ha sempre mostrato la sua predilezione verso le storie di donne, scandagliate da prospettive di volta in volta mutevoli, atipiche e sempre spiazzanti. Per il suo ultimo film, Parla con lei, il regista spagnolo ha invece scelto [...] Vai alla recensione »
Non tradisce il suo pubblico Pedro Almodovar. Anzi lo blandisce riaprendo il sipario melò chiuso sull'ultima scena di Tutto su mia madre. Chiama quindi alla sua corte madrilena il teatro danza di Pina Bausch, la voce vibrante di Caetano Veloso e le nobili rughette di Geraldine Chaplin. Per qualche tocco di classe in più. E, per la delizia dei cinefili, inserisce sette minuti di cinema muto girati in [...] Vai alla recensione »
È il film più profondo di Almodòvar, che ora innalza lo sguardo sulla fragilità umana dal grottesco eccentrico all'inesprimibile. Spettatori vicini a Café Muller, nel quale Pina Bausch prova che il corpo femminile pesa e vola insieme, Benigno e Marco si ritrovano in ospedale: Benigno è l'infermiere che assiste nel coma Alicia, giovane ballerina; Marco è il fidanzato di Lydia, celebre torera, maestra [...] Vai alla recensione »
Pedro Almodóvar ha una consolidata propensione per gli sfondi ospedalieri, oltre che per le situazioni. Disperate ma non serie. Dopo gli espianti d'organi di Tutto su mia madre (1999) vengono ora i coma profondi di Parla con lei, un film su manifestazioni eterosessuali ancora meno normali di quelle omosessuali. C'è infatti lo stupro di Leonor Watling, che resta incinta e risorge dal coma partorendo, [...] Vai alla recensione »