Titolo originale | Legally blonde |
Anno | 2001 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Robert Luketic |
Attori | Reese Witherspoon, Luke Wilson, Matthew Davis, Raquel Welch, Linda Cardellini Ali Larter, Selma Blair, Victor Garber, Jennifer Coolidge, Holland Taylor, Jessica Cauffiel, Alanna Ubach, Oz Perkins, Bruce Thomas, Meredith Scott Lynn. |
Uscita | venerdì 8 marzo 2002 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,04 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 22 settembre 2015
Dal romanzo di Amanda Brown, avvocatessa bionda che ha davvero vissuto questa storia. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, Al Box Office Usa La rivincita delle bionde ha incassato 96,5 milioni di dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Dal romanzo di Amanda Brown, avvocatessa bionda che ha davvero vissuto questa storia. Si parte da una tesi di "carattere": la "bionda" verrebbe identificata come superficiale, troppo vivace, incostante. La mora sarebbe invece affidabile, fondamentalmente "seria", comprensiva. Insomma la prima sarebbe "da mostrare", la seconda "da sposare". Abbiamo usato il condizionale, ma nel film Matthew non ha proprio dubbi in proposito: la sua fidanzata deve essere irreprensibile. Matthew infatti si prepara alla carriera di senatore e guai ad avere scheletri, anche piccoli, negli armadi. Così decide di troncare. Tanto più che dietro l'angolo c'è già la mora con tutti i requisiti. Ma Elle ha davvero gli attributi e decide non solo di vincere, ma di stravincere. Si iscrive alla prestigiosissima università di Harvard, eccelle subito, diventerà un grande avvocato, assumerà cause importantissime. Ma per "stravincere" non basta la carriera, ci vuole anche l'amore, che arriva nei panni dell'aitante Luke Wilson. Insomma trionfo completo. Fulminante apparizione di un'ancora bellissima Raquel Welch.
Eletta 'Miss Giugno' nel calendario del suo campus, la bionda Elle Woods viene improvvisamente lasciata dal suo fidanzato Warner che sta per trasferirsi ad Harvard. Per dimostrare al ragazzo che sotto le sue forme e la sua cascata di capelli biondi c'è comunque un cervello che funziona, Elle si iscrive alla stessa facoltà di giurisprudenza, assumendosi la responsabilità di indagare su un caso di omicidio nell'esclusiva Beverly Hills.
È una questione di «caratteri». A volte un film ne azzecca uno ed ecco il successo, ecco il «caso». Pensiamo a Pretty Woman, carattere forte e modello (Julia Roberts) fortissimo. Pensiamo a Bridget Jones, la grassottella che le batte tutte. Certo erano film ben fatti, ma soprattutto erano «identificazione». Nel caso di La rivincita delle bionde la categoria è ancora più vasta. Il mondo è pieno di bionde, soprattutto ossigenate. Adesso stiamo a vedere se il film avrà la forza del «caso». Si parte da un pregiudizio squisitamente cinematografico dovuto a un altro modello irresistibile, Marilyn, che giustificava in assoluto il fatto che gli uomini preferissero le bionde. Il pregiudizio deriverebbe da un preciso studio di carattere, appunto: la bionda verrebbe identificata come superficiale, troppo vivace, incostante. La mora sarebbe invece affidabile, fondamentalmente «seria», comprensiva. Insomma la prima sarebbe «da mostrare», la seconda «da sposare». Abbiamo usato il condizionale, ma nel film Matthew non ha proprio dubbi in proposito: la sua fidanzata Elle è bionda, dunque inadatta per le cose importanti e soprattutto inadatta a una famiglia ricca e snob e a un destino luminoso che per lui si profila all'orizzonte. Inoltre, in passato, la «bionda» è stata anche «Miss Giugno» su un calendario: davvero imperdonabile. Matthew infatti si prepara alla carriera di senatore e guai ad avere scheletri, anche piccoli, negli armadi. Così decide di troncare. Tanto più che dietro l'angolo c'è già la mora con tutti i requisiti. Ma Elle ha davvero gli attributi e decide non solo di vincere, ma di stravincere. Si iscrive alla prestigiosissima università di Harvard, eccelle subito, diventerà un grande avvocato, assumerà cause importantissime. Ma per «stravincere» non basta la carriera, ci vuole anche l'amore, che arriva nei panni dell'aitante Luke Wilson. Insomma trionfo completo. In attesa del trionfo al botteghino. La premessa positiva c'è già: il libro da cui è tratto il film, firmato da Amanda Brown, avvocatessa bionda che ha vissuto davvero questa storia, era diventato subito un best seller.
Film carino, simpatico e veloce con dei bravi interpreti. 90' leggeri leggeri con una bella morale di fondo. E' un film che regala molti sorrisi ma le risate vere e proprie sono rare. Nel cast Victor Garber, il mitico Jack Bristow di ALIAS.
Mollato dopo ¼ d’ora. Insopportabile la Witherspoon
Lo strano caso di Reese Witherspoon piccolina, molto giovane, non bellissima attrice neohollywoodiana appartiene, fino a oggi, più alla sociologia che all’estetica cinematografica. Non è una diva, non compare nei barbosi sondaggi sulle più sexy o sulle meglio/peggio vestite. In alcuni film dimostra di essere brava (Election) e il pubblico statunitense sembra adorarla (le ipotesi sulle ragioni possono [...] Vai alla recensione »