Titolo originale | L'Emploi du temps |
Anno | 2001 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 133 minuti |
Regia di | Laurent Cantet |
Attori | Aurélien Recoing, Karin Viard, Serge Livrozet, Jean-Pierre Mangeot, Monique Mangeot Nicolas Kalsch, Marie Cantet, Félix Cantet, Maxime Sassier, Elisabeth Joinet, Nigel Palmer, Christophe Charles, Didier Perez, Olivier Lejoubioux, Pauline De Laubie. |
Tag | Da vedere 2001 |
MYmonetro | 3,36 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 ottobre 2017
Vincent ha moglie e tre figli. È molto dedito al lavoro che lo costringe a trasferte e a riunioni e quindi è spesso assente. Ma finge. Al Box Office Usa A tempo pieno ha incassato 448 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Vincent ha moglie e tre figli. È molto dedito al lavoro che lo costringe a trasferte e a riunioni e quindi è spesso assente. Ma finge. Perché è stato licenziato e da settimane non ricopre più il ruolo di consulente a cui teneva. Non ha avuto il coraggio di rivelarlo alla famiglia e agli amici e prosegue la finzione inventando un cambio di ditta grazie a un importante incarico a Ginevra. Mente ormai a tempo pieno ma deve garantire un reddito alla famiglia. Convince allora degli amici ad affidargli del denaro per misteriosi investimenti. Ma il raggiro non può durare per sempre. Cantet sta diventando il profondo analista francese di un mondo in cui il lavoro sta mutando profondamente le proprie regole (ammesso che ne restino ancora). Si sceglie così, come in Risorse umane dei protagonisti estremamente 'quotidiani' e cerca di coglierne le contraddizioni additandole ma non giudicando mai con crudeltà. Un cinema 'civile' che merita i riconoscimenti che riceve. Leone d'oro a Venezia 2001 ben attribuito.
A TEMPO PIENO disponibile in DVD o BluRay |
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Mentire tutti i giorni, a tempo pieno.E' il nuovo "lavoro" di Vincent che inspiegabilmente sceglie di nascondere il suo licenziamento alla moglie e ai tre figli per costruirsi una vita fatta di rischi, di bugie, di frodi, di inganni e di raggiri anche agli amici più fidati. Vincent non risparmia nessuno nel suo vortice di menzogne, nemmeno il fidato padre a cui chiede un ingente [...] Vai alla recensione »
Ben lontano dal trattare il tema del lavoro in maniera diretta ed esplicita, come fatto nel precedente, troppo didascalico e scolastico, Ressources humaines (1999), Laurent Cantet affronta qui il tema aggredendolo con maggiore delicatezza e con occhio più raffinato, mettendo in scena un'opera di grande spessore. La necessità di fare del tempo un uso personale, in ottica di un proprio arricchimento [...] Vai alla recensione »
Questo è in realtà un commento alla recensione di guidobaldo maria riccardelli, che ho molto apprezzato. Questo film è stato un incontro sconvolgente, nel 2002. I presagi dell'enorme frana in cui siamo stati coinvolti complessivamente e per quel che mi riguarda anche professionalmente, personalmente, erano lì, nella vicenda di Vincent. Alcuni commenti che qui trovo sembrano fermarsi alla superficie, [...] Vai alla recensione »
L’uomo ha bisogno di illusioni come dell’aria che respira. Un famoso film del periodo d’oro di Woody Allen, Ombre e nebbia, già dagli anni 90, riprendendo tematiche espressioniste, aveva enfatizzato il male di vivere dell’uomo nella società moderna, male che, a detta del regista poteva essere mitigato attraverso la creazione di un “muro” nei confronti della realtà, colpevole di escludere il mite protagonist [...] Vai alla recensione »
Il Vincent di Cantet pare in tutto un gemello del Jean-Claude Romand di Carrère, destinato a mentire non per orgoglio ma per incapacità di adattamento. Il suo "Ho paura di deludere", emblematico della personalità e della pellicola, esprime molto più di una crisi in ambito lavorativo, che pure viene descritta nei suoi effetti più devianti.
Vincent finge e a poco a poco riconosce di perdere la famiglia e le amicizie. Comincia a rendersi conto che la fiducia e la credibilità di cui godeva comincia a crollare di fronte alle sue bugie e ai suoi raggiri. Buona interpretazione anche se il finale poteva essere meglio elaborato. Ambientato tra la Francia e la Svizzera. Film europeo ben fatto ,senza urla, pianti e esagerazioni.
Un uomo, dirigente d'azienda, perde il lavoro. Non si sente, non ha il coraggio o la voglia di dirlo ai famigliari e agli amici. Osserva gli orari di prima, rispetta l'apparenza di una vita che non ha più: nel tempo inoccupato dorme in automobile, mangia male, abusa del telefonino, girella nei parchi o lungo i fiumi, s'intristisce nell'ozio e nell'ansia, affonda in un mare di menzogne alla fine insopportabi [...] Vai alla recensione »
L'impiego del tempo libero è un tema di moda, ma non è questo il problema al centro di A tempo pienodi Laurent Cantet, cineasta francese che aveva esordito con una bella opera prima ambientata in fabbrica, Risorse umane, ingiustamente trascurata nel '99 dalla giuria di Cinema Giovani. Qui il protagonista Vincent è un impiegato licenziato che inventa a moglie e genitori di essersi dimesso per fare un [...] Vai alla recensione »