Titolo originale | No Man's Land |
Anno | 2001 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Belgio, Gran Bretagna |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Danis Tanovic |
Attori | Simon Callow, Branko Djuric, Rene Bitorajac, Filip Šovagovic, Georges Siatidis Katrin Cartlidge. |
Uscita | venerdì 28 settembre 2001 |
Tag | Da vedere 2001 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,34 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 3 settembre 2015
La differenza tra un pessimista e un ottimista? Il primo pensa che le cose non possano andare peggio di così, il secondo è convinto di sì. La battuta chiave di un film comicamente amaro sulla guerra in ex Jugoslavia Ha vinto un premio ai Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, ha vinto un premio ai Golden Globes, In Italia al Box Office No Man's Land - Terra di nessuno ha incassato 788 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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"Qual è la differenza tra un pessimista e un ottimista? Il primo pensa che le cose non possano andare peggio di così. Il secondo è convinto di sì." È la battuta chiave di un film comicamente amaro sulla guerra in ex Jugoslavia e, per traslato, su tutte le guerre di questi nostri tempi. Ciki e Nino, un bosniaco e un serbo, nel corso della guerra del 1993 si trovanio bloccati in una trincea nella terra di nessuno. Con loro c'è un terzo combattente che è sdraiato su una mina che rischia di esplodere a un suo minimo movimento. Le truppe dell'Onu intervengono per aiutare, ma gli alti livelli creano più problemi che soluzioni in una guerra che è vista dall'esterno o come un terreno per esercitazioni diplomatiche o un grande set 'naturale' da cui far provare al mondo il brivido della morte (altrui). Abbiamo visto altri film che denunciavano le guerre-spettacolo, ma pochi dotati della saldezza di conduzione (opera prima) e dell'ironia affilata di No Man's Land. Dice Tanovic: "La lingua parlata dai Serbi, dai Croati e dai Bosniaci è di fatto la stessa. Oggi i Serbi la chiamano serbo, i Bosniaci bosniaco e i Croati croato. Ma quando parlano si capiscono perfettamente tra loro". È una frase su cui meditare.
Dalla nebbia in cui si sono persi mentre trasferivano un convoglio militare,emergono nella terra di nessuno,fra le linee nemiche,soldati bosniaci(siamo nel ’93,guerra serbo-bosniaca)che una pioggia di fuoco,tanto improvviso quanto inaspettato e sproporzionato,spazza via appena torna la visibilità. Sopravvive Ciki, riparato dentro una trincea da dove vede il cadavere dell’amico Cera.
Quando ancora non realizzava film discussi (Ed in qualche misura discutibili, come "Triage", un piccolo disastro prsentato al Festival di Roma qualche anno fa), questo antipatico regista(Stando alle interviste che ho letto), faceva del cinema cui vanno riconosciuti motivi di interesse; ma senza, secondo chi scrive, "giustificare" l'entusiasmo suscitato a certuni.
Durante il conflitto serbo-bosniaco, un soldato serbo Cikì e uno bosniaco Nino, si ritrovano dopo una serie di eventi nella trincea in mezzo ai due eserciti contrapposti: nella terra di nessuno. I due saranno costretti a passare interminabili e drammatiche ore insieme, cercando inizialmente di uccidersi, decidendo poi di risparmiarsi la vita quando troveranno un'altro soldato bosniaco gravemente ferito, [...] Vai alla recensione »
Prima metafora dei conflitti balcanici: se il regista debuttante Danis Tanovic, nato in Bosnia Erzegovina, ha doppia nazionalità bosniaca e serba, i personaggi serbi, croati e bosniaci si capiscono benissimo tra loro, parlano la stessa lingua che gli uni chiamano serbo, gli altri croato o bosniaco. Seconda metafora, nel film ambientato nel 1993 della guerra in Bosnia: un soldato ferito è stato crocefisso [...] Vai alla recensione »
È sempre pericoloso guardare negli occhi il nemico: ti puoi accorgere che è uno come te, con i tuoi stessi pensieri e desideri. In guerra, però, al nemico non si guarda più negli occhi. È un punticino lontano, una "cosa" in grado di ridurti a cosa, un oggetto da eliminare prima che lui elimini te. Solo circostanze eccezionali permettono il contatto, e allora tutte le regole vengono ribaltate.
Chi ha cominciato la guerra? Voi, urla il bosniaco Ciki (Branko Djuric) al serbo Nino (Rene Bitorajac). La sua voce non conosce dubbi, come quella del suo nemico. Al pari di Ciki, anche Nino urla: voi, l’avete cominciata. Oltre alle loro non c’è, nel film di Danis Tanovic, una voce "terza", un’istanza superiore, una ragione giuridica o morale che risponda a quella domanda.