Anno | 2000 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Darren Aronofsky |
Attori | Ellen Burstyn, Christopher McDonald, Jennifer Connelly, Louise Lasser, Keith David Jared Leto, Marlon Wayans, Marcia Jean Kurtz, Janet Sarno, Suzanne Shepherd, Joanne Gordon, Charlotte Aronofsky, Mark Margolis, Michael Kaycheck, Jack O'Connell (II), Chas Mastin, Dylan Baker, Ben Shenkman. |
MYmonetro | 3,52 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 24 settembre 2018
A Coney Island si intessono le vicende di Sara Goldfarb, teledipendente con l'assillo di partecipare a uno show televisivo, di suo figlio Harry, tossicodipendente, come la sua ragazza, e con l'aspirazione di avviare una boutique. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, Al Box Office Usa Requiem for a Dream ha incassato 3,6 milioni di dollari .
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A Coney Island si intessono le vicende di Sara Goldfarb, teledipendente con l'assillo di partecipare a uno show televisivo, di suo figlio Harry, tossicodipendente con l'aspirazione di avviare una boutique con la sua ragazza, anch'ella tossicodipendente, e del loro comune amico Tyrone. I sogni si trasformeranno in incubi e la dura realtà della droga cancellerà le aspirazioni e le illusioni. Il film, duro e a tratti allucinante, è un viaggio nella disperazione e nello squallore della droga vera e di quella televisiva, entrambe causa di abbruttimento dello spirito e del corpo. Il regista racconta questa drammatica realtà soprattutto con la virulenza espressiva delle immagini, della musica e della fotografia ricercatissima, il tutto amalgamato da un montaggio serrato. Il promettente Darren Aronofsky confeziona un film riuscito solo in parte.
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Il film è tristemente e banalmente etichettato come riflessione sul triste mondo della tossicodipendenza, ma non è questo il suo scopo. La chiave di lettura è racchiusa nello spettacolo televisivo dal quale la povera Sara è assuefatta: è la scena d'apertura, ci perseguita per tutta la durata della pellicola, per poi chiudere il film, eppure non ha nessuna coerenza logica.
A parte qualche errore perdonabilissimo (le pupille che si dilatano dopo l'iniezione di eroina)ho trovato queto film ricco di intuizioni e colpi di autentico genio per pù motivi, ad onta delle pessime recensioni avute da critici ben celebri ma dalle vedute assai limitate. Valido,dicevo,per la scelta dei collaboratori del regista, il fotografo Matthew Libatique che toglie da tutto il fim il colore rosso [...] Vai alla recensione »
Un capolavoro crudo come deve essere. Il vero volto della dipendenza, ma non tanto della droga quanto delle false speranze, della vecchiaia, del sogno americano, della prostituzione ed infine della droga che altro non è che un mezzo. L'assenza e l'essenza, l'assenza della primavera e l'essenza della cruda realtà. Un film e una colonna sonora forti, crudi e strazianti, [...] Vai alla recensione »
uno di quei pochi film che affronta l'argomento degnamente con una colonna sonora paurosa da parte di clint massel che è a dir poco fantastica. Il cast è di primo ordine,leto è bravo ma più di lui lo è la fantastica Jennifer connelly,la Burstyn è incredibile. Un film crudo,reale ed recitato benissimo in ogni parte, Aronofsky inizia a farsi conoscere alla [...] Vai alla recensione »
Nudo,crudo,reale.drammaticamente reale... Una storia sulla droga, e sulle sue conseguenze devastanti,o meglio ancora,distruttrici,che ha il grande merito di non scadere mai nel banale,nel ripetitivo e nel rifacimento privo di originalita'.Una sorta di climax della vita, con cui il regista mette in evidenza,con intensita' crescente, il carattere di un'esistenza segnata dalla droga, [...] Vai alla recensione »
Requiem for a dream (2000) è il dramma definitivo sull’esistenzialismo, un film dalle premesse precariamente aggrappate a certezze fallaci e speranze corrose dal germe del reale che sprofonda claustrofobicamente in un abisso senza direzionalità, che ruota senza sosta attorno al proprio asse intriso di marciume, un senso della vita perduto e il vano tentativo per riappropriarsi della [...] Vai alla recensione »
Sara Goldfarb (Ellen Burstyn) è una casalinga vedova e sola, che passa le sue monotone giornate guardando programmi televisivi fin quando, durante una delle sue overdose da tubo catodico, tramite una telefonata, scopre di essere stata selezionata proprio per il suo show preferito. Subito Sara sente il bisogno di tirarsi a lucido, si sente grassa e fuori forma, non può certo presentarsi [...] Vai alla recensione »
Girare un'opera cinematografica che abbia come argomento la dipendenza dalla droga e trasformarla in un piccolo capolavoro artistico non è cosa da poco.Non è semplice per due precisi motivi: il primo è che sono innnumerevoli i film che hanno già trattatato e ritrattato questa tematica; alcuni lo hanno fatto in maniera a dir poco imbarazzante, altri invece sono stati [...] Vai alla recensione »
Seconda pellicola per l'originale regista Darren Aronofsky, basata su un omonimo racconto di Hubert Selby Jr. Lucida ed angosciante analisi della moderna società (drogata forse più dai falsi miti della televisione che dall'eroina stessa), il film corre su diversi binari, raccontando le diverse dipendenze dei protagonisti: una vedova sola (Ellen Burstyn) in balia dello schermo e il figlio eroinomane [...] Vai alla recensione »
Darren Aronofsky fa di tutto per farti affezionare a dei personaggi che, come si può intuire già fin dall'inizio, incorreranno in un crudele destino e che vedranno non solo i propri sogni in frantumi, ma le loro stesse vite alla completa rovina. E ci riesce dannatamente bene. Quello che ne fuori esce nel complesso è un film devastante, crudo e toccante, io sinceramente non [...] Vai alla recensione »
Forse perchè me ne hanno parlato in molti e a lungo come un film davvero bello e davvero commovente, davvero intenso, mi sono preparata psicologicamente fin troppo per affrontarlo, ed un po' mi ha delusa. La parte della storia che interessa Jared Leto e la compagna di lui, nel film, eccezion fatta per il pezzo iniziale, quello della tv, a mio parere è banale, davvero poco approfondita, [...] Vai alla recensione »
Tutto sommato un film da vedere, ben strutturato e sicuramente di carattere, come del resto quasi tutti i film di Aronofsky. La sceneggiatura è semplice ma non lascia nulla in sospeso. Non sono necessari milioni di colpi di scena, per fare un buon film bastano pochi avvenimenti intensi, che si stampino in modo indelebile nella mente dello spettatore.
Requiem for a Dream, a oltre vent’anni dalla sua uscita, è oggi ancora un monumento del cinema americano di inizio millennio. E' un viaggio nella psiche umana attraverso la dipendenza dei suoi quattro protagonisti. Colpisce la sua morsa psicologica e la sua potenza emotiva, la visione realistica e cruda di quelli che sono gli effetti della droga.
"Requiem for a dream" è sicuramente un film che rimarrà negli albi della storia del cinema, nonostante sia stato poco pubblicizzato. Il film racconta di vari personaggi che possono rappresentare il degrado di due diverse generazioni. La vecchia madre del protagonista rappresenta, infatti, l'oramai grosso e dilagante problema della televisione, la quale diventerà poi [...] Vai alla recensione »
La pellicola che racconta storie di autodistruzione conseguente all'abuso di droghe e farmaci, è diretta con una tecnica innovativa, sia nelle riprese che nel montaggio, dal talentuoso Darren Aronofsky, qui alla sua seconda opera. L'inconsueto effetto visivo realizzato dal regista americano di origini ucraine è molto suggestivo e si sposa benissimo col tema della narrazione, [...] Vai alla recensione »
Senz'altro un capolavoro, il film esplora realmente che cosa possa significare cadere in modo inavvertibile, ma definitivo, nell'abisso della disperazione e della dipendenza data dall'abuso di droghe. Da menzionare da subito l'elemento a mio avviso più geniale della pellicola, la stupefacente, incredibile colonna sonora di Clint Mansell, che sforna un capolavoro del suo genio [...] Vai alla recensione »
IL VERO VOTO DI QUESTO FILM è ***½ (TRE STELLE E MEZZO) A New York le storie di tre persone si incrociano drammaticamente: Sarah (Burstyn) è un’anziana vedova tele-dipendente che insegue il sogno di andare in TV, suo figlio (Leto) e la sua fidanzata (Connelly) sono invece due tossicodipendenti, che inseguono il sogno di una vita migliore.
Mamma, figlio, fidanzata e amico alle prese con la droga. Inizialmente è quasi una storia d’amore, carina anche, gente che prende la propria strada cercando di scavalcare i problemi nel modo più personale possibile, che poi sia spaccio di droga invece del classico lavoro serio poco importa perché è ciò che piace a loro, ciò che li rende felici.
Per me uno dei film da cui non si può prescindere. Un film profondo, uno di quelli che quando finisci di vederli senti alla bocca dello stomaco come un morso, una sensazione di vuoto. Il film è viso in tre stagioni (estate, autunno, inverno) alle quali manca volutamente la primavera ovvero la stagione della resurrezione. Il finale nichilista e straziante è il giusto prezzo che [...] Vai alla recensione »
Film sulle dipendenze ben confezionato ma che, secondo me, resta troppo sul superficiale. Secondo i veda e l'induismo, esiste una realtà e il suo riflesso, tanto che quanto ci appare, in verità non esiste, se non nella nostra mente. In questo contesto tutto ciò che produce piacere e soddisfazione (denaro, affetti, orgasmo, droghe, alcool ecc) è anche, in sua assenza, [...] Vai alla recensione »
Angosciante e claustrofobico delirio di Darren Aronofsky in cui viene magistralmente rappresentato il sofferente viaggio nel tunnel della droga da parte di tre tossicodipendenti. L'eroina è per Harry (Jared Leto) e Marion (Jennifer Connelly) la valvola di sfogo e l'unica necessità per (ri)trovare la loro “pace” con il mondo.
Una donna passa la sua vecchiaia tra le chiacchiere di condominio con le vicine ma soprattutto incollata alla televisione con il sogno di poter un giorno partecipare al suo show preferito. Il figlio invece vive di espedienti e, insieme alla sua ragazza e a un amico, decide di entrare nello spaccio della droga mentre la madre riceve la telefonata che ne annuncia la selezione per un quiz televisivo e [...] Vai alla recensione »
Di film sulla droga se ne son fatti tanti, sempre molto esaustivi sugli effetti che crea la dipendenza da essa. Mi sento di dover dire pero, che “Requiem for a Dream”( tratto dall'omonimo romanzo di Hubert Selby Jr.) è il film sulla droga più sperimentale e sconvolgente mai fatto. La stilistica di Aronofsky è sempre quella un po' sullo stile documentario, [...] Vai alla recensione »
Premessa:di questo stesso regista avevo visto anche "Il cigno nero" e l'avevo odiato.Quando quindi venni a sapere che era lui ad aver diretto questo film che avevo sentito decantare più volte,onestamente mi sembrava strano.Ma questo aumentò in me la curiosità,tanto che alla fine mi convinsi a guardarlo.Se nei primi 10 minuti già me ne stavo pentendo,per tutto [...] Vai alla recensione »
I film sulla dipendenza sono interessanti e anche scioccanti, per esplorare su quali conseguenze i personaggi andranno a incontrare. Dopo aver proseguito dei percorsi, che spesso possono essere folli o addirittura inquietanti. Il cineasta d’autore Darren Aronofsky dopo aver realizzato il suo primo film Pi si è interessato a realizzare un film sulla dipendenza, elaborando un adattamento [...] Vai alla recensione »
Polittico americano scandito dall'estate, l'autunno e l'inverno: ascesa e morte di un sogno. Harry Goldfarb e l'amico Tyrone sognano di potersi mantenere spacciando e consumando droga, i soldi serviranno a finanziare il negozio di moda di Marion, fidanzata di Harry, mentre parallelamente Sara Goldfarb sogna una vita felice per il figlio e di poter essere ospite nel suo show preferito, [...] Vai alla recensione »
MIx drammatico, horror, fantascienza in stile psichedelico e quasi grottesco. il regista esperimenta nuove tecniche di fotografia che ho trovato fastidiose. un film abbastanza strano che ha l'aria di un brutto sogno. è come una serie di tanti piccoli cortometraggi, qualcuno apprezzabile.
Una mamma depressa, un figlio con la fidanzata ed il migliore amico, tutti tossici. Film psichedelico e orribile, un incrocio tra assassini nati, traispotting e paradiso + inferno. La madre impazzisce e gli fanno l'elettroshock, al figlio gli amputano il braccio a causa di una necrosi per troppi buchi, il migliore amico va in galera, e la ragazza va a prostituirsi per rimediare altra droga, [...] Vai alla recensione »
Un film stupendo, allucinate, frastornante e vorticoso come un viaggio a mille chilometri orari in una mente strafatta di coca. Questo deve aver pensato di voler fare il regista quando ha deciso di girare Requiem for a Dream, e non possiamo certo dire che il genio visionario di Darren Aronofsky non ci sia riuscito. Le musiche tambureggianti, a tratti disturbanti ma sempre e comunque bellissime riescono [...] Vai alla recensione »
Il film è purtroppo banalmente etichettato come riflessione sul triste mondo della tossicodipendenza, ma non è questo il suo scopo. La chiave di lettura è racchiusa nello spettacolo televisivo dal quale la povera Sara è assuefatta: è la scena d'apertura, ci perseguita per tutta la durata della pellicola, per poi chiudere il film, eppure non ha nessuna coerenza logica.
Disperazione, dolore, dipendenza, allucinazione, paranoia, assuefazione, illusione ... Un film molto forte .... Un capolavoro. Attori bravissimi, soprattutto Ellen Burstyn ! Regia eccellente, montaggio ottimo, colonna sonora: tremendamente crudele e toccante ma bella, sceneggiatura originale, praticamente un capolavoro !! Dopo la visione ti lascia un senso di tristezza, commozione, rabbia, angoscia [...] Vai alla recensione »
Premetto che non amo i film che trattano di droga, penso già di star per visionare una quantità di scene di trip allucinanti e scene confuse, ma comunque in film come Trainspotting qualche buona frase mi è rimasta nella testa. Com è giusto che sia è sempre sbagliato valutare con il pregiudizio, quindi ho guardato questa pellicola. Un inizio ok, nonostante abbia trovato buffa la storia del vendere [...] Vai alla recensione »
film meraviglioso ! Consiglio caldamente di farlo vedere ai ragazzi a scuola!
nn mi piace scrivere parole e parole per dire quello che penso di un film, preferisco essere sintetica per nn annoiare chi legge e per fer risparmiare tempo da dedicare alla visione di film!questo film è bello, fatto bene, realistico! forse anche per questo a molti nn piace...nn piace alla gente cieca che nn vuole rendersi conto di quello che realmente ci circonda.
Un film crudo ed intenso, che catapulta lo spettatore in un mondo che sembra distante, quasi surreale, ma che in realtà é vicino a noi e ci tocca direttamente o indirettamente. Impossibile non affezionarsi ai personaggi e non seguirli nella loro discesa verso l'autodistruzione. A visione finita ho provato un senso di angoscia e di tristezza come mai mi era capitato a causa di un [...] Vai alla recensione »
una visione totalmente indedita delle dipendenze e della solitudine
Un racconto spietato di come l'abuso di droghe distrugga la vita delle persone, un film crudele in cui non c'è spazio per il lieto fine.Oserei dire anche un film didattico, che lancia un segnale forte a chi di certi argomenti a solo sentito vagamente parlare o a chi, magari per gioco, ha voluto provare certe "senzazioni", il messaggio è chiaro, in quel tunnel megio non entrarci!.
Molto crudo e oscuro, presenta gli aspetti peggiori della droga e della dipendenza, senza un lieto fine. Alcune scene sono angoscianti e la sequenza finale è da togliere il fiato. Egregiamente interpretato. Si potrebbe mettere sullo stesso livello di Trainspotting, solo che quest'utimo presenta anche una vena di dark humor ed è più positivo, invece Requiem for a dream è [...] Vai alla recensione »
Ben girato, ben montato, ben recitato (Ellen Burstyn su tutti) e si vede che c'e dietro uno script valido. Però una certa voglia di stafare (soprattutto alla fine) è, secondo me, molto evidente.Principalmente nella sceneggiatura, la quale senza l'ottimo montaggio risultata a dir poco grottesca. Anche l'onnipresente e assordante Lux Æterna alla lunga stanca.
Requiem for a dream **** Produzione: USA 2000 Genere: Drammatico Attori principali: Jared Leto, Ellen Burstyn, Jennifer Connely, Marlon Waynas Regia: Darren Aronofsky Trama: Mini recensione: Nella concezione di Aronofsky l’arte è violenza. “Requiem for a dream” è un film decisamente difficile. È angosciante, allucinante, ipercinetico e tragico.
Duro ma non commovente, proprio come la vita che non da spazio a errori, qui le droghe ma può essere anche altro, la ricerca della perfezione, della Felicità che non esiste tantomeno buttandosi nella droga che peggiora solo la situazione, ci si trova in un girotondo di fragilità che non lascia scampo a niente se non all abbruttimento e alla disillusione.
Sono consapevole che questo commento prenderà una sfilza di votazioni negative perché cercherà di spiegare qualcosa che la maggior parte del pubblico, esaltato dalla surreale banalità e superficialità di questa pellicola, non riuscirà a comprendere. Qualcuno si azzarda addirittura a chiamarla "Arte" , forse perché si accontenta con poco, probabilme [...] Vai alla recensione »
Pellicola inquietante, cast e personaggi crudamente immersi nella parte. Un capolavoro terrificante nell'avvolgente mondo delle dipendenze. Un film che non lascia speranza alle più lontane speranze dei protagonisti. La trama è un intreccio di storie tutte unite dalla tossicodipendenza. i veri protagonisti sono l'eroina la prostituzione e i mass media.
Aronofsky affronta il tema della droga, e lo fa attraverso dei personaggi tossicodipendenti in un arco di tempo diviso in tre stagioni. L'estate, che rappresenta una voglia di migliorarsi, di aspirare a qualcosa di positivo; l'autunno porterà la caduta dei personaggi impossibilitati ad uscire da quel vortice nel quale sono entrati, e l'inverno che sarà la definitiva caduta [...] Vai alla recensione »
Non banale ahahahhaahhahaha no infatti, grottesco e' più appropriato
Angosciante e claustrofobico delirio di Darren Aronofsky in cui viene magistralmente rappresentato il sofferente viaggio nel tunnel della droga da parte di tre tossicodipendenti. L'eroina è per i due Harry (Jared Leto) e Marion (Jennifer Connelly) la valvola di sfogo e l'unica necessità per (ri)trovare la loro “pace” con il mondo.
Se l' intento del regista era angosciare, bè vi è riuscito. Un film reale e triste perché reale e triste è spesso il mondo, soprattutto quando a far da padrone è l' eroina... Frenetico, con una ottima colonna sonora e con un ultima chicca: l' interpretazione di Ellen Burstyn, magistrale ed emozionante (candidata a miglior attrice).
Premetto che non sono riuscito a non voltarmi durante alcune scene... C'è qualcosa di travolgente, di tremendamente efficace, nel modo di catturare lo spettatore, di farlo entrare nel vortice degli eventi e nel fargli quasi fisicamente sentire cosa stia avvenendo nei corpi dei protagonisti. Arte allo stato puro la fotografia. Ripresa e montaggio a mio modo di vedere unici.