Titolo originale | Jurha |
Anno | 1999 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Finlandia, Germania, Francia |
Durata | 77 minuti |
Regia di | Aki Kaurismäki |
Attori | Elina Salo, Kati Autinen, Sakari Kuosmanen, André Wilms, Markku Peltola . |
MYmonetro | 3,00 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 16 ottobre 2017
In Italia al Box Office Juha ha incassato 110 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Il regista finlandese, meno attivo rispetto ai primi anni, ci regala sempre dei film piacevoli tra dramma e ironia. Questa volta uno straniero visita la casa di una donna infelice sposata a un impassibile marito più vecchio di lei. Quando l'uomo le propone di fuggire di casa, la poverina si affida a lui e finisce in un postribolo. Girato in bianco e nero e completamente privo di dialoghi, ma non di rumori, era dai tempi de L'ultima follia di Mel Brooks che non si tentava l'esperimento. Il film renderà felice il pubblico di nicchia che si è creato Kaurismäki, ma non piacerà a quello medio.
Juha è un film muto con didascalie, in bianco e nero: nell'era del digitale e della massima tecnologia, Aki Kaurismaki torna all'origine del cinema. Guarda indietro, senza regredire ma cercando una verità dimenticata, perdutasi tra manierismi, dialoghi declamatori, ostentazioni elettroniche, standardizzazione commerciale. Nessun esotismo, niente civetterie, niente compiacimenti: la pura musica del [...] Vai alla recensione »
Aki Kaurismaki è un simpatico “matto”. Solo un buontempone un po’ “fuori di testa” poteva concepire l’idea di scrivere, produrre e dirigere, alla fine del decennio più “fracassone” della storia del cinema, un film muto e in bianco e nero. È Juha, magica incursione in territori dell’immagine che credevamo dimenticati. Un’immersione in un mondo strano, con tanto di didascalie tra un’inquadratura e l’altra, [...] Vai alla recensione »
Juha (Finlandia, 1999) è un film muto, o quasi. Aki Kaurismaki precisa: è l’ultimo film muto del secolo. Dunque? Dunque, commentano alcuni, si tratta d’un bel gioco, ma fine a se stesso. Per altri, invece, nella scelta inusuale dell’autore finlandese s’esprime una visione, se non del mondo, certo del cinema. C’è chi, addirittura, intende la storia dei due contadini e del perfido straniero che viene [...] Vai alla recensione »