Tre storie

Di un bel film possono rimanere in mente molte cose. Di Tre storie, firmato a quattro mani da Piergiorgio Gay e Roberto San Pietro, resteranno di sicuro nella memoria la commovente interpretazione di Sandra Ceccarelli (è la fragile, bella, sensibile Martina), gli occhi spauriti di Paolo (Fabio Nova), gli impacci - ma, insieme, la tenera naturalezza - di Giovanni (Marcello Di Gregorio).

Sono ben più di tre, le storie raccontate da Piergiorgio Gay e Roberto San Pietro. Allo stesso tempo, però, sono meno. Se i due non avessero avuto l'idea e il coraggio di girare Tre storie Italia, 1999), ben poco o forse niente di quello che ora vediamo e sentiamo sarebbe parte di una biografia, di una narrazione di vita, dunque d’una storia in senso pieno.

Tre ex tossicodipendenti alla prova in una comunità di recupero dove il lavoro diventa strumento di salvezza: Tre storie di Piergiorgio Gay e Roberto San Pietro, presentato e premiato all'ultimo festival Cinema Giovani, preparato come un documentario attraverso colloqui, interviste, esperienze e testimonianze di ex tossici, interpretato da non-attori, è un film di sorprendente realismo, sobrietà, cognizione [...] Vai alla recensione »