Anno | 1999 |
Genere | Commedia |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Damien O'Donnell |
Attori | Om Puri, Linda Bassett, Jordan Routledge, Archie Panjabi, Jimi Mistry . |
Tag | Da vedere 1999 |
MYmonetro | 3,72 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 21 marzo 2011
Ayub Khan-Din scrive una commedia di successo sul multietnismo nelle periferie britanniche e O'Donnell dirige un film eccezionale, ironico, trascinante: un vero fenomeno. Al Box Office Usa East is East ha incassato 4,2 milioni di dollari .
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CONSIGLIATO SÌ
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Ayub Khan-Din sceneggia una sua commedia di successo sul multietnismo nelle periferie britanniche e O'Donnell dirige un film eccezionale, ironico, trascinante: un vero fenomeno. Om Puri è il padre anglicizzato ma non fino al punto da non pretendere dai suoi figli un matrimonio tradizionale. Basset è la moglie british che si scontra con lui. I figli sono più inglesi di un nativo. Il melting pot produce un vero capolavoro cinematografico.
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Il tema delle frontiere culturali e religiose ha assunto una rilevanza particolare nel dibattito culturale degli ultimi vent’anni. Fino a che gli italiani erano emigranti e l’immigrazione un fenomeno di nicchia, impercettibile, si viveva all’interno di una bolla etnocentrica: come gli uomini prima di Copernico. Ma, nel giro di trent’anni, da una dimensione di vita delimitata da piccoli orizzonti, [...] Vai alla recensione »
George è un uomo pakistano che vive nella periferia di Manchester. Ha sposato come seconda moglie in Inghilterra una donna inglese e con lei ha 7 figli. La rigida educazione musulmana che impone a tutta la famiglia comincia a divenire fonte di conflitto quando i figli crescendo chiedono di vivere secondo la cultura inglese, di cui sentono di far pienamente parte.
"East is East" vorrebbe essere una commedia dissacrante sullo scontro tra due culture, quella orientale e quella occidentale. Se si vuole affrontare un tema del genere, però, non si può prendere l'esempio peggiore della cultura orientale, ovvero quello di un rigido patriarca legato a barbariche tradizioni quali il matrimonio combinato o la circoncisione (a proposito, l'infibulazione di una delle figlie [...] Vai alla recensione »
Sono stato indeciso sul voto e alla fine ho scelto la sufficienza ma solo perché questo film ti fa riflettere sul tema dell'integrazione. Commedia drammatica che scade nello stereotipo e nel luogo comune. Può far ridere come infastidire. Se la prendiamo come una commedia assurda tutto apposto. Se la prendiamo come paradigma dell'oriente, commettiamo un grande errore.
forse vado controcorrente , ma devo dire che tutta questa ironia non l'ho proprio trovata (magari magari solo i primi 10 minuti) per tutto il resto il film presenta un'atmosfera davvero pesante . Quì il fanatismo non viene burlato (come in The Infidel) ma viene narrato in maniera cruda , per niente risibile. Principalmente, la cosa che mi ha più irritato del film è stato il finale , dopo esser stati [...] Vai alla recensione »
Vorrei fare un appunto alla recensione dei Morandini. Salford è vicino a Manchester, nel Lancashire, non a Londra.
Questa e' Londra; film stupendo e a mio avviso,forse non sarete in sintonia con me,un grande atto d'amore verso la Grande Londra che accetta tutti senza umiliare nessuno
Magari si poteva trovare un titolo italiano di più agile pronuncia per East is East, a sorpresa campione di incassi in Gran Bretagna dopo la calorosa accoglienza a Cannes 1999. Ma il film di Damien O'Donnell, acquistato dalla Academy, merita comunque una visita in questo cine-Natale tutt'altro che esaltante: è divertente, istruttivo, interessante per come indaga, operando un piccolo salto temporale [...] Vai alla recensione »
Del rapporto tra l'Est indo-pakistano, islamico, induista dell'antico Raj britannico e l'Ovest della moderna Gran Bretagna, si è molto raccontato nel recente cinema inglese, tanto che sarebbe facilissimo fare un minifestival sul tema, partendo dall'ormai classico My beautiful laundrette, per continuare con Il giardino indiano, London kills me, Mio figlio il fanatico, che in varie versioni - poetica, [...] Vai alla recensione »
Si ride, si palpita e ci si commuove (un pochino) in questa felice trasposizione cinematografica di una pièce teatrale. Come spesso succede nel new cinema britannico, le forze fresche provenienti dal terzo mondo lo vivificano, raccontando le contraddizioni (ora esilaranti ora drammatiche) dell'incontro tra culture diverse. Nei primi 70 la famiglia Khan è so spesa tra la voglia d'integrazione dei sette [...] Vai alla recensione »
Il cinema inglese continua felicemente a sorprendere con commedie intelligenti ed originali , in grado di coinvolgere il pubblico nella storia e di stupire con improvvisi sprazzi di inconfondibile humour britannico. È il caso appunto di East is east, che gioca abilmente sul contrasto generazionale e, contemporaneamente, sul conflitto tra Oriente ed Occidente: il tutto confezionato in una rigida ed [...] Vai alla recensione »
Tra fish and chips, bastonate, capelli a caschetto e attillate camicie hippy, come il tempo rock delle mele. Da qualche settimana è al secondo posto nella classifica del box office in Gran Bretagna, ma non è ancora un fenomeno Full Monty. Piace il conflitto tra rigidità religiosa e indipendenza giovanile in una famiglia anglo-pakistana della swinging London.
"Ti ho dato sette figli e non starò a guardare che li distruggi solo perché sei un lurido porco": lo sfogo della moglie del fiero pakistano George Khan - detto "Gengis" - è di quelli da presa di coscienza femminista. Siamo a Salford, nel nord dell'Inghilterra. E siamo, ancora, nel 1971. Nella comunità musulmana del posto, Gengis è famoso per il suo integralismo e per la sua "mano di ferro".
Commedia del melting pot e nuovo piccolo exploit a sorpresa del cinema britannico, East is east è una farsa familiare percorsa da lampi di crudeltà: e com'è ormai tradizione dei film inglesi più interessanti e internazionali, racconta di tessuti periferici urbani, di vite proletarie, di sconnessioni sociali. La sconnessione tragicomica, qui, è quella che nei primi anni Settanta scuote la famiglia di [...] Vai alla recensione »