Amiche cattive

Tre ragazze per fare uno scherzo di pessimo gusto alla loro migliore amica, la uccidono con uno "spacca mandibole". Il film racconta la cattiveria e l'idiozia di queste ragazzine diciassettenni senza ideali in cui credere, senza educazione, senza valori. Per non far ricadere la colpa della morte su di loro inscenano un finto stupro e si liberano la coscienza in un batter d'occhio. Tutte a parte una, che viene presa dai sensi di colpa e che farà venire la verità a galla.
Ma attenzione: la cosa importante non è trovare il colpevole, o comunque fargli pagare il delitto commesso; quel che conta è umiliare il colpevole davanti a tutti, non per un senso di giustizia, ma per un cattivissimo desiderio di vendetta che pervade tutto il film. Troviamo anche il personaggio della ragazzina bruttina e "nerd" che stipula un patto con una delle assassine: lei non racconterà di sapere cosa è successo a condizione di poter diventare come loro, le più belle, le più desiderate, le più amate e per questo odiate.
Non si capisce se Amiche cattive sia una critica a questa realtà dei licei americani, in cui la bellezza sembra essere l'unica cosa che conta e il cinismo è l'unica filosofia abbracciata, o molto semplicemente non pretenda di raccontare niente di più che una storia "con un encefalogramma piatto".
Il regista Darren Stein (che è anche lo sceneggiatore) vorrebbe divertire e cerca di rendere il tutto sotto una chiave comica, dai dialoghi frivoli e deliranti delle ragazze, all'input stesso che fa partire la storia. Non ci riesce. 