Anno | 1981 |
Genere | Avventura |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 140 minuti |
Regia di | John Boorman |
Attori | Nicholas Clay, Helen Mirren, Nigel Terry, Nicol Williamson, Liam Neeson, Corin Redgrave Gabriel Byrne, Charley Boorman, Patrick Stewart, Keith Buckley, Cherie Lunghi, Brid Brennan, Clive Swift, Katrine Boorman, Robert Addie, Barbara Bryne, Paul Geoffrey, Niall O'Brien, Ciarán Hinds, Liam O'Callaghan, Michael Muldoon, Gerard Mannix Flynn, Garrett Keogh, Emmet Bergin. |
Tag | Da vedere 1981 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,45 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 10 agosto 2018
Pregevole trasposizione cinematografica dei miti e delle leggende di Re Artù, dei cavalieri della Tavola Rotonda e della spada nella roccia. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes,
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Pregevole trasposizione cinematografica dei miti e delle leggende di Re Artù, dei cavalieri della Tavola Rotonda e della spada nella roccia. Re Artù, mago Merlino, fata Morgana, Lancillotto e Parsifal popolano un affresco di passioni, tradimenti, magia, epiche battaglie. Il tutto molto ben fotografato, sottolineato da una splendida colonna sonora e arricchito dalla ricercatezza di costumi e scenografie.
Artù, concepito con l'inganno da Re Uther Pendragon, appena nato viene preso in custodia dal mago Merlino, che lo affida a Sir Ector affinché lo allevi come un figlio proprio. Diventato adulto, Artù estrae la spada Excalibur, conficcata nella roccia da suo padre Uther prima di morire; il giovane viene così proclamato sovrano, e con l'aiuto di Merlino si impegnerà a combattere i nemici del regno e a fondare la corte di Camelot.
Fra le numerose riduzioni cinematografiche dedicate alla mitica saga di Re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda, Excalibur resta senza dubbio una delle più famose e riuscite. Sceneggiato, prodotto e diretto nel 1981 dal regista inglese John Boorman (Un tranquillo week-end di paura) e girato nei suggestivi paesaggi della campagna irlandese, il film è ispirato al classico di Thomas Malory La morte d'Arthur, che raccoglieva le varie leggende del ciclo di Camelot per raccontare le imprese di Re Artù e dei suoi cavalieri. In questo adattamento per il grande schermo, Boorman ha scelto di porre in evidenza l'aspetto mitico / fantastico rispetto a quello prettamente storico; il risultato è un kolossal d'autore affascinante e spettacolare, che riesce a fondere mirabilmente le esigenze di intrattenimento con il gusto per la narrazione epica e ci trasporta in un Medioevo pagano ed ancestrale, dominato dalla magia e dalle arti occulte.
Le vicende di Excalibur risalgono all'antefatto della fondazione di Camelot, partendo dalla storia di Uther Pendragon (Gabriel Byrne), per poi ripercorrere nell'arco di oltre due ore di durata l'intera vita di Re Artù (Nigel Terry): dall'estrazione della favolosa "spada nella roccia" alla sua morte in battaglia, passando per il matrimonio con Ginevra (Cherie Lunghi), l'istituzione della Tavola Rotonda, il tradimento di Lancillotto (Nicholas Clay) e la ricerca del Graal. Nella prima parte del film Boorman opta per un ritmo rapido e avventuroso, per poi soffermarsi invece su tematiche più complesse, quali il rapporto fra etica e potere e la difficoltà nel conciliare responsabilità pubbliche e sentimenti privati; nell'ultima parte, nella quale viene rappresentato il declino di Camelot, la pellicola assume invece un tono più crepuscolare e decadente, con alcune sequenze addirittura dal carattere visionario.
I vari protagonisti, lungi dall'essere semplici figure stereotipate, hanno ciascuno una personalità ben definita: lo stesso Artù ci viene descritto innanzitutto come un essere umano dotato di virtù e debolezze, che ha un continuo bisogno dei saggi consigli di mago Merlino (Nicol Williamson). Ed è proprio Merlino il personaggio più emblematico e significativo del film: un vecchio stregone tormentato dal peso del suo potere e della sua onniscienza, che assiste con sguardo disincantato al tramonto ineluttabile della propria epoca e all'avvento dell'età degli uomini, fino a restare sopraffatto dagli intrighi della sua astuta apprendista Morgana (Helen Mirren). La splendida fotografia di Alex Thomson mette in contrapposizione le cupe ambientazioni notturne con tinte più luminose: il verde delle foreste, il bianco del lago dal quale sorge la spada Excalibur e l'oro e l'argento delle armature, mentre nella colonna sonora riecheggiano solenni i Carmina Burana e le note di Wagner.
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La leggenda di Re Artù, Excalibur e Mago Merlino tramandata dal ciclo bretone: il figlio del Re Uther estrae la Spada dalla roccia e diventa re di Camelot, fonda la Tavola Rotonda e manda i suoi cavalieri a cercare il Santo Graal. Contro il suo regno trama la sorellastra Morgana e il figlio incestuoso Mordred. Un film d'approccio tradizionale all'epica, con toni solenni, dialoghi [...] Vai alla recensione »
Apprestandoci alla visione di Excalibur abbiamo sicuramente la sensazione di essere di fronte ad un film narrante le gesta di Re Artù e la sua corte di cavalieri piuttosto inconsueto. Con tale termine si vuole mettere in luce il fatto che non si tratti del classico genere "cappa e spada", ma bensì di una pellicola con ampi riferimenti di natura filosofica e religiosa.
Sono parecchi i films sul triangolo "Re Artù, Lancillotto e Ginevra", io ne ricordo bene 4! Da ragazzo avevo visto "I cavalieri della tavola rotonda" di Richard Thorpe, con Robert Taylor, Ava Gardner e Mel Ferrer; ai tempi dell'università avevo visto il music-hall "Camelot" di Joshua Logan, con Richard Harris, Franco Nero e Vanessa Redgrave, film che [...] Vai alla recensione »
A tratti considerato"ridondante"(ma era difficile ridurre tutto ai minimi termini,..)"Excalibur"(John Boorman, anche autore della sceneggiatura con Rospo Palleneberg, da"La mort d'Arthur"di Thomas Malory, classico del 1400, che rielaoborava già all'epoca materiali più antichi sulle leggende del ciclo di Artur(Artà)e della"Ronde Table".&nbs [...] Vai alla recensione »
Sfarzoso adattamento dell'opera di Thomas Malory.Un film ormai epocale come la storia che narra,della quale si serve per parlare dell'eterna ricerca dell'armonia e del rapporto con la Natura perduto con la fine del paganesimo.Ammaliante la visione di un medioevo onirico dove suntuosità ed epica sono ridotte in favore di un piglo sanguigno e antispettacolare,tra momenti di cupezza [...] Vai alla recensione »
Capolavoro assoluto. La stupenda scenografia ed i costumi sfarzosi conferiscono un grandioso impatto scenico ad una pellicola già caratterizzata da toni solenni, confacenti all'oggetto della rappresentazione. Boorman coglie in pieno l'essenza del mito della tradizione bretone e ne riproduce fedelmente l'impianto narrativo utilizzando in modo magistrale figure retoriche, richiami [...] Vai alla recensione »
Il miglior film in assoluto, da tutti i punti di vista, sul tema della cerca del Graal: mistico, magico, illuminato, accattivante, epico, eccelso.
Film epico e spettacolare quello di Boorman, si connota di una struttura narrativa classica e di un linguaggio riconoscibile a cui l'autore ci ha da tempo abituati.L'impianto narrativo ricalca il soggetto non originale ma declina le varie tematiche (il senso del mistico nella Storia, l'onore e la lealtà cavallereschi, il rispetto di tradizioni millenarie ,l'amore cortese)&nb [...] Vai alla recensione »
Il film non rende neanche lontanamente la leggenda di Artù, è fasullo dai costumi ai personaggi. Sembra costruito apposta per qualche scena truculenta o di nudo. Esecrabile.