Titolo originale | The Strong Man |
Anno | 1926 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 83 minuti |
Regia di | Frank Capra |
Attori | Harry Langdon, Priscilla Bonner, Gertrude Astor, William V. Mong, Robert McKim Arthur Thalasso. |
Tag | Da vedere 1926 |
MYmonetro | 3,13 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 3 ottobre 2023
Il più bel film di Harry Langdon, sostenuto da un grande regista come Frank Capra. Trovate esilaranti e riprese coraggiose.
CONSIGLIATO SÌ
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Paul Berger è al fronte durante la Prima Guerra Mondiale. Non se la cava con la mitragliatrice ma in compenso è esperto nel tiro con la fionda. Lo tiene poi attivo il pensiero di un'amica di penna americana, Mary Brown, che finisce con il dichiarargli il suo amore. Catturato da un soldato tedesco, alla fine del conflitto viene portato da questi negli States come aiutante. L'uomo si esibisce come Il Grande Zandor il cui numero principale consiste nel farsi sparare da un cannone. Paul coglie l'occasione per cercare la sua Mary.
Harry Langdon conosce, grazie a Frank Capra, il vertice del suo successo personale.
Siamo nel 1924 e l'immigrato da Palermo Frank Capra, entra nella scuderia di Mack Sennett ed inizia a scrivere sceneggiature per Langdon ottenendo, caso più unico che raro, di essere presente anche sul set. Qui si impadronisce della conoscenza delle tecniche di ripresa che gli tornerà utile quando Langdon lascerà Sennet fondando una sua casa di produzione e Harry Edwards si ritirerà, per contrasti con l'attore, da La grande sparata secondo lungometraggio che lo vede protagonista. Capra ne sviluppa e affina quelli che saranno i tratti caratteristici del suo personaggio. Un'ingenuità quasi angelica lo accompagna in tutte le peripezie quasi fosse costituzionalmente incapace di concepire, non solo di vedere, il male intorno a sé. Il suo è un candore totale che permette allo sceneggiatore, ora anche regista, Frank di inserirlo nelle situazioni più paradossali sfruttandone l'astrazione come nella scena in cui porta in braccio una donna che sembra svenuta risalendo una scalinata gradino per gradino proseguendo poi l'ascesa su una scala a pioli.
Il mettersi al servizio dell'attore (con il quale girerà un altro film per poi giungere a sua volta a una separazione per incompatibilità) non impedisce a Capra di iniziare a tratteggiare quella che sarà la sua sociologia filmata. C'è una piccola comunità, ci sono degli approfittatori senza scrupoli e c'è qualcuno che, più o meno consapevolmente (nel caso di Langdon meno) favorisce il ritorno alla legalità. Il tutto in un clima che venne definito di "ottimismo rooseveltiano". Ci sono alcune gag, come quella del viaggio con il protagonista ammalato, che si prolungano oltremisura ma nel complesso il film meritò il successo che il pubblico dell'epoca gli decretò. Un successo che durò però relativamente poco e che vide nel distacco da Capra l'inizio del declino per Langdon.
LA GRANDE SPARATA disponibile in DVD o BluRay |
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Paul Berger è al fronte durante la Prima Guerra Mondiale. Non se la cava con la mitragliatrice ma in compenso è esperto nel tiro con la fionda. Lo tiene poi attivo il pensiero di un’amica di penna americana, Mary Brown, che finisce con il dichiarargli il suo amore. Catturato da un soldato tedesco, alla fine del conflitto viene portato da questi negli States come aiutante. Paul coglie l’occasione per cercare la sua Mary.
Harry Langdon conosce, grazie a Frank Capra, il vertice del suo successo personale. Il regista sviluppa e affina quelli che saranno i tratti caratteristici del suo personaggio. Un’ingenuità quasi angelica lo accompagna in tutte le peripezie quasi fosse costituzionalmente incapace di concepire, non solo di vedere, il male intorno a sé. Il suo è un candore totale che permette allo sceneggiatore, ora anche regista, di inserirlo nelle situazioni più paradossali.
Ci sono alcune gag, come quella del viaggio con il protagonista ammalato, che si prolungano oltremisura ma nel complesso il film meritò il successo che il pubblico dell’epoca gli decretò.