Titolo originale | The Man Who Fell to Earth |
Anno | 1976 |
Genere | Fantascienza |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 118 minuti |
Regia di | Nicolas Roeg |
Attori | Rip Torn, David Bowie, Buck Henry, Candy Clark, Bernie Casey, Jackson D. Kane Rick Riccardo, Tony Mascia, Linda Hutton, Hitary Holland, Adrienne La Russa, Lilybelle Crawford, Richard Breeding, Albert Nelson, Peter Prouse, Jim Lovell. |
MYmonetro | 2,90 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 4 gennaio 2017
David Bowie presta il suo volto ambiguo a un extraterrestre venuto sulla Terra per cercare di salvare il suo pianeta sconvolto dalla siccità. Al Box Office Usa L'uomo che cadde sulla Terra ha incassato 59,9 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Il divo rock David Bowie presta il suo volto ambiguo a un extraterrestre venuto sulla Terra per cercare di salvare il suo pianeta sconvolto dalla siccità. La missione dell'alieno avrebbe successo perché, presa apparenza umana, sfrutta la sua conoscenza tecnologica superiore per creare un impero industriale. Ma interviene la Cia a ridurlo un rottame.
The men who fell to Earth ultima Il regista Nicholas Roeg con una “fotografia elegante , piena di contrasti ,a volte sgranata , spesso morbida , a volte pittorica,con forti connotazioni di densità,propone con senso estetico impareggiabile, la trasposizione cinematografica del romanzo di fantascienza Di Water Trewis dall’omonimo [...] Vai alla recensione »
Questo film sa tanto di occasione sprecata dal regista Roeg che imposta la storia con ritmi lenti e a tratti noiosi, tanto da sembrare davvero infinito per via della sua durata (quasi 2 ore e 20). Una sceneggiatura valida (tratta da un romanzo) si disperde dietro la macchina da presa stordendo lo spettatore con scena alle volte inutili. Il significato che lascia rimane comunque importante, la solitudine [...] Vai alla recensione »
L'UOMO CHE CADDE SULLA TERRA (UK, 1976) diretto da NICOLAS ROEG. Interpretato da DAVID BOWIE, RIP TORN, BUCK HENRY, BERNIE CASEY, JACKSON D. KANE, CANDY CLARK Thomas Jerome Newton è un extraterrestre che approda con la sua astronave sulla Terra da un pianeta sconosciuto in procinto di scomparire dal firmamento, ed è in tutto e per tutto simile ad un essere umano, dal punto di [...] Vai alla recensione »
Avendo letto ottime recensioni a riguardo, ho dovuto rivedere due volte questo film, sforzandomi di andare oltre la prima tediosa mezz'ora, ma il mio giudizio, del tutto personale, s'intende, è pressoché lo stesso: "L'uomo che cadde sulla terra" è davvero una caduta stilistica della fantascienza anni settanta, proponendo in modo inerte una storia che sarebbe [...] Vai alla recensione »
Se avete letto il libro e vi è piaciuto , non guardate questo film. Se avete letto il libro e non vi è piaciuto , guardate il film e rivaluterete il libro. La pagina scritta era un racconto di fanatascenza agile , appassionante e politico, nel senso migliore del termine. Il film di Roag è invece un polpettone noioso, dilatato e pretenzioso.
Dicono che il libro di Tevis anticipava in qualche modo la disillusione e l'amarezza che il tramonto degli ideali kennedyani della Nuova Frontiera provocò in molti intellettuali americani e Fruttero e Lucentini scrivono sulla quarta di copertina del libro : "E' un libro semplice e misterioso, delicato e crudele, un gioiello isolato che non ha avuto predecessori e imitatori". [...] Vai alla recensione »
visto ieri sera in dvd per la prima e ultima volta . il classico film di cui hai sentito parlare e ormai il titolo è entrato nel modo di parlare. e poi c'è bowie e questo rende il tutto subito cool!!! detto questo l'impressione mia è che il film fosse molto più lungo ma che il regista ( e meno male !!) abbia tagliato e abbia ridotto [...] Vai alla recensione »
David Bowie non partecipa alla serata londinese del 18 marzo 1976 nella quale viene presentato, in prima visione assoluta il film. Il cantante infatti è impegnato in tour. Il pubblico ela critica mostrano di apprezzare l’interpretazione data da Bowie all’alieno arrivato sulla terra in pace e perseguitato dal potere.
Un surreale e complesso pensiero sull'uomo iconografico, una sconcertante descrizione di ciò che sarebbe successo, ossia del deserto e della siccità che gli uomini avrebbero provato nell'affidarsi completamente alla comunicazione visiva e non. Gli accenni filosofici sono talmente marcati da sembrare quasi ridicoli, e qua e là si sente il sapore di qualche [...] Vai alla recensione »