Anno | 1955 |
Genere | Comico |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Camillo Mastrocinque |
Attori | Totò, Franca Faldini, Galeazzo Benti, Tino Buazzelli, Giulio Calì Vincent Barbi, Maria Frau, Cristina Fantoni, Mario Castellani, Fulvia Franco, Mario Pisu, Nerio Bernardi, Olga Solbelli, Pietro Tordi, Guglielmo Inglese, Ignazio Balsamo, Mario Passante, Enzo Garinei, Giacomo Furia, Amedeo Girard, Ubaldo Lay. |
MYmonetro | 3,00 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 25 marzo 2021
Argomenti: Dante Alighieri
Il protagonista sogna di finire all'inferno, dove vive strabilianti avventure nei panni di Marcantonio, con Cleopatra e i diavoli.
CONSIGLIATO SÌ
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Antonio Marchi tenta più volte il suicidio finchè annega accidentalmente in un fiume e si ritrova all'inferno. Inizialmente viene scambiato per Marc'Antonio e incontra Cleopatra ma l'incontro tra i due viene malvisto proprio da Satana, geloso della donna, così Totò scappa di nuovo sulla Terra, trovandosi coinvolto in vicende improbabili. Prima finisce in un gruppo di pseudo esistenzialisti, poi costretto a fare il rapinatore, a sposare una ragazza siamese e infine a fingersi pazzo. Alla fine si ritrova di nuovo agli Inferi.
Primo film di Mastrocinque con Totò.Uno dei pochi film ad essere tratto da un soggetto dell'attore stesso(sceneggiatore tra gli altri,con il regista e Lucio Fulci).Evidente la sua predilizione per la comicità surreale,con molte gag fisiche.Curiosa l'idea di usare il colore(Ferrania-color)nelle scene all'inferno,lasciando invece il mondo reale in un mesto bianco e nero,con [...] Vai alla recensione »
Film piuttosto debole nella parte in cui Totó é all'inferno. Piú carino quando racconta la sua storia nel tribunale dell'inferno. Poi molto bella l'idea di farlo in bianco e nero quando racconta e nella parte iniziale, mentre a colori quando si trova all'inferno. Si ispira un minimo all'inferno di Dante ma con trovate ispirate alla situazione di contrasto tra [...] Vai alla recensione »
un film abbastanza deludente per gli estimatori di Totò, banale e tendente al volgare
Il principe riconosce di avere sbagliato. Totò, che sotto sotto lo sapeva, tira fuori un'idea nella direzione completamente apposta: un film silenzioso, tutto basato sulla mimica, sulla comicità astratta del burattino funambolico. Una pellicola che lo affranchi dal ricatto della battuta e dalla girandola dei doppi sensi, che metta in rilievo le sue ascendenze lunari e la sua capacità di disarticolarsi, [...] Vai alla recensione »