Anno | 1987 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Giorgio Capitani |
Attori | Ugo Tognazzi, Anouk Aimée, Ricky Tognazzi, Alessandro Haber, Gianmarco Tognazzi Antonella Fattori, Milly Carlucci, Catherine Alric, Cinzia Bonfantini. |
MYmonetro | 2,52 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO NÌ
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Un padre di famiglia stufo della famiglia e del lavoro, se ne va di casa. Ma nell'appartamento da scapolo dove va a vivere, s'installano per una serie di equivoci anche gli altri due figli maschi (uno è stato lasciato dalla moglie, l'altro aspetta un figlio dalla compagna). Il padre viene a sapere che ha un cancro. Prima di morire, avrà però la forza di mettere a posto tutti i pasticci della sua strampalata famiglia.
ARRIVEDERCI E GRAZIE disponibile in DVD o BluRay |
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questo film è una commedia quasi classica,aggiornata agli anni 8o,quindi con situazioni più moderne rispetto alle commedie all'italiana dei decenni d'oro 50/60:le coppie separate,le convivenze,un modo di vivere più disinibito. però e' condotta con molto garbo,gode di una sceneggiatura e di dialoghi di buon livello con battute spesso brillanti. Si avvale del solito istrionico Tognazzi,qui credo ad [...] Vai alla recensione »
Film para-televisivo(non fosse per le parolacce, che allora-1987-forse non sarebbero passate), non solo per la regia di Capitani, in genere regista di telefilm: lo è per i tempi, decisamente da TV, per il noiosissimo leitmotiv o meglio il motivetto musicale continuamente ripetuto che diventa leitmotiv, la scansione quasi in"sezioni"(ma siamo ancora, volendo, nell'ambito della tempistica).
Film para-televisivo(non fosse per le parolacce, che allora-1987-forse non sarebbero passate), non solo per la regia di Capitani, in genere regista di telefilm: lo è per i tempi, decisamente da TV, per il noiosissimo leitmotiv o meglio il motivetto musicale continuamente ripetuto che diventa leitmotiv, la scansione quasi in"sezioni"(ma siamo ancora, volendo, nell'ambito della tempistica).
Ugo Tognazzi con i suoi figli Ricky e Gianmarco. Al centro di una storia che gli consente di essere padre anche nella finzione. Una storia che comincia ridendo e che si chiude con una lacrima; sia pure vinta con rabbia e buttata in sberleffo. Con gli equilibri giusti, senza nessuna frattura al momento in cui cambia di registro. L’inizio vede un litigio furioso fra due coniugi.